Arma dei Carabinieri (*)
Nucleo di Polizia Giudiziaria di [omissis]
VERBALE DI INTERCETTAZIONE DI CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI
(ex artt. 266,267 e 268
C .P.P.)
L'anno 2016, lunedì 2 maggio, in [omissis]
presso la sala ascolto sita al 6o piano
della locale Procura della Repubblica, viene redatto il presente atto.
VERBALIZZANTE
M.O Osvaldo
Spengler
FATTO
Nel corso
dell'attività tecnica di monitoraggio svolta nell'ambito della procedura
riservata n. 404/2, autorizzazione Presidenza del Consiglio-AISE 329/03
[Operazione “QUANTO SEI BELLA ROMA” N.d.V.] è stato effettuata in data 01/05/2016,
ore 16.41, l’intercettazione di una conversazione telefonica intercorsa tra le
utenze 333***, in dotazione a ON. SALTINI MATTIA, Segretario Lega Nord, e 344***,
in dotazione a BERNASCONI SILVANO. Si riporta di seguito la trascrizione
integrale della conversazione summenzionata:
[omissis]
ON.
SALTINI MATTIA: “E poi?”
BERNASCONI
SILVANO: “E poi cosa?”
ON.
SALTINI MATTIA: “E poi dove pensi di arrivare? Prima Bertolini, poi Marchetti…
e poi? Chi altri ci chiederai di votare, a Roma?”
BERNASCONI
SILVANO: “Pensavo di sentire il Papa.”
ON.
SALTINI MATTIA: “Giusto, un immigrato di sinistra: l’ideale, per voi.”
BERNASCONI
SILVANO: “Voi chi?”
ON.
SALTINI MATTIA: “Voi moderati.”
BERNASCONI
SILVANO: “C’è poco da sfottere i moderati,
caro. Dici moderati come se dicessi…”
ON.
SALTINI MATTIA: “…traditori?”
BERNASCONI
SILVANO: “Traditori, esatto. Ma certo che siamo traditori.”
ON.
SALTINI MATTIA: “Ti posso citare?”
BERNASCONI
SILVANO: “Se ci tieni, fa’ pure. Chi credi di scandalizzare? Gli italiani?
Auguri.”
ON.
SALTINI MATTIA: “Non ti facevo così cinico. C’è sempre qualcosa da imparare.”
BERNASCONI
SILVANO: “Non so voi padani, ma noi italiani non siamo cinici. Noi lo sappiamo
che prima o poi tutti tradiscono, sempre: i governi, i partiti, i
clienti affezionati, gli impiegati di fiducia, i padroni, le mogli, i mariti, i
padri, le madri, i figli, i nipotini…Tradiscono gli ideali, le religioni, i
preti, i papi…tradisce il corpo che invecchia e si ammala, tradisce la mente
che sbaglia e s’illude, tradisce la memoria che s’inganna e ti fuorvia… perfino
i cani, dico i cani, tradiscono. Dicono
che Dio non tradisce, e chissà? Potrebbe essere vero, ma forse Dio non tradisce
solo perché non esiste. E allora? E allora, invece di lamentarci, protestare, indignarci,
proclamare, incupirci, filosofeggiare, noi italiani ci moderiamo. Cioè
tradiamo prima invece che poi, ma tradiamo poco. Tradiamo con
moderazione, ecco. Per esempio, magari tradiamo la moglie il giorno delle
nozze, ma non la piantiamo con la scusa che non la vogliamo tradire.”
ON.
SALTINI MATTIA: “Cioè tu, proprio tu Bernasconi Silvano, tradivi
la moglie con moderazione?”
BERNASCONI
SILVANO: “Hai ragione: in questo ambito, non sono stato un moderato. E lo sai
perché?”
ON.
SALTINI MATTIA: “Perché ti piace la ciccina fresca?”
BERNASCONI
SILVANO: “No. Vedi che non hai capito niente? Se era solo per la ciccina
fresca, che certo mi piace, come del resto a tutti, bastava un po’ di
discrezione, un po’ di moderazione e sarei ancora sposato. E’ stato per
l’ideale.
[l’ ON.
SALTINI MATTIA ride]
L’ideale,
sì: l’ideale. L’ideale di amare tutte, di essere amato da tutte, come i miei
eroi di gioventù: Walter Chiari, Frank Sinatra, Johnny Dorelli…Gigi Rizzi…i
divi del varietà, i playboy... L’ideale, Mattia: è l’ideale che mi ha fregato. Mi
è costato, mi costa e mi costerà dei bei milioni, l’ideale. La vedi la morale?”
ON. SALTINI MATTIA: “Mai
farsi beccare dalla moglie?”
BERNASCONI SILVANO:
“Fuochino. ‘Mai farsi beccare’, punto. Ma soprattutto, niente ideali,
Mattia. Guai! Sugli ideali ci dovrebbero scrivere, ‘Gli ideali nuocciono
gravemente alla salute’, e ‘Chi ha ideali avvelena anche te, digli di
smettere’. Perché prima o poi…”
ON. SALTINI MATTIA:
“…prima o poi gli ideali tradiscono.”
BERNASCONI SILVANO: “O se
non tradiscono gli ideali, tradisce l’idealista. E quando tradisce l’idealista,
non tradisce con moderazione: tradisce in grande, lui, ti scodella il
tradimento ideale. Meglio un tradimento piccolo prima, o un tradimento
enorme poi?”
ON. SALTINI MATTIA: “E
non tradire proprio?”
BERNASCONI SILVANO:
“Mai?”
[lunga pausa]
ON. SALTINI MATTIA: “Va
be’. Marchetti, dici tu. Marchetti ha il suo perché. Ma alla Cocomeri cosa le
racconto? Che è anche incinta, poveretta, dai…”
BERNASCONI SILVANO: “Perché,
è tuo il bambino?”
[ridono]
Letto, confermato e
sottoscritto
L’UFFICIALE DI P.G.
M.o Osvaldo Spengler
(*) "Trattasi"
- tanto per non cambiare stile, quello della
Benemerita... - di ricostruzioni che sono frutto della
mia fantasia di autore e commediografo. Qualsiasi riferimento
a fatti o persone reali deve ritenersi puramente casuale.
(Roberto Buffagni)
Chi è il
Maresciallo Osvaldo Spengler? Nato a Guardiagrele (CH) il 29 maggio
1948 da famiglia di antiche origini sassoni (carbonai di Blankenburg am Harz
emigrati nelle foreste abruzzesi per sfuggire agli orrori della Guerra dei
Trent’anni), manifestò sin dall’infanzia intelletto vivace e carattere
riservato, forse un po’ rigido, chiuso, pessimista. Il padre, impiegato
postale, lo avviò agli studi ginnasiali, nella speranza che Osvaldo
conseguisse, primo della sua famiglia, la laurea di dottore in legge. Ma pur
frequentando con profitto il Liceo Classico di Chieti “Asinio Pollione”, al
conseguimento della maturità con il voto di 60/60, Osvaldo si rifiutò
recisamente di proseguire gli studi, e si arruolò invece, con delusione e
sgomento della famiglia, nell’Arma dei Carabinieri. Unica ragione da lui
addotta: “Non mi piace far chiacchiere .” (Com’è noto, il carabiniere è “uso a
obbedir tacendo”). Mise a frutto le sue doti di acuto osservatore dell’uomo in
alcune indagini rimaste celebri (una per tutte: l’arresto dell’inafferrabile
Pino Lenticchi, “il Bel Mitraglia”). Coinvolto nelle indagini su
“Tangentopoli”, perseguì con cocciutaggine una linea d’indagine personalissima
ed eterodossa che lo mise in contrasto con i magistrati inquirenti. Invitato a
chiedere il trasferimento ad altra mansione, sorprese i superiori proponendosi
per la sala ascolto della Procura di ***. Richiesto del perché, rispose
testualmente: “Almeno qui le chiacchiere le fanno gli altri.”
***
Roberto Buffagni è un autore teatrale. Il
suo ultimo lavoro, attualmente in tournée, è Sorelle d’Italia – Avanspettacolo
fondamentalista,
musiche di Alessandro Nidi, regia di Cristina Pezzoli, con Veronica Pivetti e
Isa Danieli. Come si vede anche dal titolo di questo spettacolo, ha un po’ la
fissa del Risorgimento, dell’Italia… insomma, dell’oggettistica vintage...
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