Arma dei Carabinieri (*)
Nucleo di Polizia Giudiziaria di [omissis]
VERBALE DI INTERCETTAZIONE DI CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI
(ex artt. 266,267 e 268
C .P.P.)
L'anno 2016, lunedì 23 maggio, in [omissis]
presso la sala ascolto sita al 6o piano
della locale Procura della Repubblica, viene redatto il presente atto.
VERBALIZZANTE
M.O Osvaldo
Spengler
FATTO
Nel corso
dell'attività tecnica di monitoraggio svolta nell'ambito della procedura
riservata n. 765/2, autorizzazione COPASIR 8932/3a [Operazione NATO “ASCOLTO FRATERNO” N.d.V.] è stato effettuata in data 22/05/2016, ore 10.37,
l’intercettazione di una conversazione telefonica intercorsa tra le utenze di
Stato 333***, in dotazione a S.E. FINZI MATTIA, Presidente del Consiglio dei
Ministri, e 347***, in dotazione a
SENSINI FABIO, consulente per la comunicazione della Presidenza del Consiglio. Si riporta di seguito la trascrizione
integrale della conversazione summenzionata:
[omissis]
S.E. FINZI MATTIA: “ Il
28%!? Come sarebbe il 28%?”
SENSINI FABIO: “Sì, ma vedi…”
S.E. FINZI MATTIA: “…io vedo
i numeri, e qui c’è scritto 28%! 28% di popolarità!”
SENSINI FABIO: “I sondaggi
hanno un margine…”
S.E. FINZI MATTIA: “…cioè se
vanno bene sono giusti, se vanno male c’è il margine di errore?”
SENSINI FABIO: “Mattia, cosa
vuoi che ti dica…”
S.E. FINZI MATTIA: “Prova a
dirmi perché ho il 28% di popolarità. Non ho avversari, giornali e tv sono
tutti dalla mia, i sindacati stanno allineati e coperti, Confindustria mi viene
a mangiare in mano, i dissidenti del partito sono così ridicoli che non li
voterebbe neanche la loro mamma, il papa
ci manca solo che si iscriva da noi, l’opposizione si suicida, e io ho il 28%
di popolarità?”
SENSINI FABIO [pausa]: “C’è anche la realtà, Mattia.”
S.E. FINZI MATTIA: “Perché io
di cosa parlo?”
SENSINI FABIO: “Dico la
realtà dei…come dire…”
S.E. FINZI MATTIA: “Dici i
cosi, gli…”
SENSINI FABIO: “Sì, gli
italiani, sai…la gente normale…”
S.E. FINZI MATTIA: [pausa]: “Ah.”
SENSINI FABIO: “I sondaggi li
fanno con quella gente lì, Mattia.”
S.E. FINZI MATTIA: “Eh già.”
SENSINI FABIO: “C’è poco
lavoro, i redditi scendono, le tasse salgono…ci sono gli immigrati, la
criminalità…la disoccupazione giovanile…”
S.E. FINZI MATTIA: “Ma io
cosa c’entro, scusa? Credono che un altro al posto mio risolverebbe? Che
andrebbe meglio con Grilletto? Con Bertani? Con Saltini? Ma dai!”
SENSINI FABIO: “Ma no, ma
no…è che non ci credono più, Mattia…in nessuno.”
S.E. FINZI MATTIA: “Tu dici.”
SENSINI FABIO: “Lo sai anche
tu. Il 28% non è poi così male.”
S.E. FINZI MATTIA [pausa]. “Forse hai ragione. Il
problema…”
SENSINI FABIO: “Il problema è
far bastare i voti di quelli lì. Del 28%.”
S.E. FINZI MATTIA: “Be’, la
legge elettorale l’abbiamo fatta.”
SENSINI FABIO: “Se passa il
referendum…”
S.E. FINZI MATTIA: “No se
passa il referendum. Il referendum passa.”
SENSINI FABIO: “Certo, ma…”
S.E. FINZI MATTIA: “No ma.”
S.E. FINZI MATTIA [pausa] “Certo però che è un bel
fastidio.”
SENSINI FABIO: “Dici questa
cosa dei voti?”
S.E. FINZI MATTIA: “Sì, i
voti, le elezioni, i referendum…ma perché poi? A cosa serve? La gente normale!
Non ci capisce niente, la gente normale.”
SENSINI FABIO: “Quello ci
puoi giurare. Certe volte…”
S.E. FINZI MATTIA: “…sì,
certe volte…”
S.E. FINZI MATTIA e SENSINI
FABIO [insieme] “Certe volte non ci
capiamo niente neanche noi…”
[ridono]
Letto, confermato e
sottoscritto
L’UFFICIALE DI P.G.
M.o Osvaldo Spengler
(*) "Trattasi"
- tanto per non cambiare stile, quello della
Benemerita... - di ricostruzioni che sono frutto della
mia fantasia di autore e commediografo. Qualsiasi riferimento
a fatti o persone reali deve ritenersi puramente casuale.
(Roberto Buffagni)
Chi è il
Maresciallo Osvaldo Spengler? Nato a Guardiagrele (CH) il 29 maggio
1948 da famiglia di antiche origini sassoni (carbonai di Blankenburg am Harz
emigrati nelle foreste abruzzesi per sfuggire agli orrori della Guerra dei
Trent’anni), manifestò sin dall’infanzia intelletto vivace e carattere
riservato, forse un po’ rigido, chiuso, pessimista. Il padre, impiegato
postale, lo avviò agli studi ginnasiali, nella speranza che Osvaldo
conseguisse, primo della sua famiglia, la laurea di dottore in legge. Ma pur
frequentando con profitto il Liceo Classico di Chieti “Asinio Pollione”, al
conseguimento della maturità con il voto di 60/60, Osvaldo si rifiutò
recisamente di proseguire gli studi, e si arruolò invece, con delusione e
sgomento della famiglia, nell’Arma dei Carabinieri. Unica ragione da lui
addotta: “Non mi piace far chiacchiere .” (Com’è noto, il carabiniere è “uso a
obbedir tacendo”). Mise a frutto le sue doti di acuto osservatore dell’uomo in
alcune indagini rimaste celebri (una per tutte: l’arresto dell’inafferrabile
Pino Lenticchi, “il Bel Mitraglia”). Coinvolto nelle indagini su
“Tangentopoli”, perseguì con cocciutaggine una linea d’indagine personalissima
ed eterodossa che lo mise in contrasto con i magistrati inquirenti. Invitato a
chiedere il trasferimento ad altra mansione, sorprese i superiori proponendosi
per la sala ascolto della Procura di ***. Richiesto del perché, rispose
testualmente: “Almeno qui le chiacchiere le fanno gli altri.”
***
Roberto Buffagni è un autore teatrale. Il
suo ultimo lavoro, attualmente in tournée, è Sorelle d’Italia – Avanspettacolo
fondamentalista,
musiche di Alessandro Nidi, regia di Cristina Pezzoli, con Veronica Pivetti e
Isa Danieli. Come si vede anche dal titolo di questo spettacolo, ha un po’ la
fissa del Risorgimento, dell’Italia… insomma, dell’oggettistica vintage...
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