lunedì 19 ottobre 2015

Arma dei Carabinieri (*)
Nucleo di Polizia Giudiziaria di [omissis]
VERBALE DI INTERCETTAZIONE DI CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI
(ex artt. 266,267 e 268 C.P.P.)
L'anno 2015, lunedì 19 ottobre, in [omissis] presso la sala ascolto sita al 6o piano
della locale Procura della Repubblica, viene redatto il presente atto.
VERBALIZZANTE
M.O Osvaldo Spengler
FATTO
Nel corso dell'attività tecnica di monitoraggio svolta nell'ambito del p.p. n 2367105 R.G.N.R. -R.R.I.T. nr. 34986, [Operazione “FINE PENA MAI”, N.d.V.] in data 18/10/2015, ore 09.45, è stata effettuata una intercettazione ambientale presso il parco pubblico “Paolo Borsellino” in Milano. Presenti BERNASCONI SILVANO E  DUDU’ [cane barboncino, presidente PAC (Protezione Animali Cristiani) registrato in proprietà dell’On. SALTINI MATTIA]. Si riporta di seguito la trascrizione integrale della conversazione summenzionata  (1):

[omissis]

BERNASCONI SILVANO: “Cos’è, fai finta di non vedermi?”
DUDU’: “Silvano! Che piacere!”
BERNASCONI SILVANO: “Sei proprio diventato un politico, eh?”
DUDU’: [pausa] “Ti trovo benissimo, sai? Ringiovanito. “
BERNASCONI SILVANO: “Tu invece sei ingrassato.”
DUDU’: “Cosa vuoi, mi tocca mangiare sempre al ristorante…”
BERNASCONI SILVANO: “E come va coi tuoi Cani Cristiani?”
DUDU’: “Benissimo, grazie. Ci ha invitato anche papa Francesco.”
BERNASCONI SILVANO: “E cosa vi ha detto?”
DUDU’: “Di lavorare per l’accoglienza e l’integrazione.”
BERNASCONI SILVANO: “Cioè?”
DUDU’: “Per i mussulmani, noi cani siamo animali immondi, lo sai. Dice il papa, ‘Dimostrategli che non è vero, che siete buoni cittadini, educati, multiculturali…’ Insomma, non dobbiamo morderli.”
BERNASCONI SILVANO: “E tu sei d’accordo?”
DUDU’: “Tanto ho le guardie del corpo.”
BERNASCONI SILVANO: “Quei due dobermann lì?”
DUDU’: “Peste e Corna. Addestrati in Germania.”
BERNASCONI SILVANO: “E Saltini? Vai d’accordo con Saltini?”
DUDU’: “Non che lo veda molto, sai…Lui ha il suo entourage, io ho il mio…”
BERNASCONI SILVANO: “I due dobermann.”
DUDU’: “Non solo. C’è Treperdue, che mi fa l’amministrazione…”
BERNASCONI SILVANO: “Quel cocker che fa pipì contro l’albero?”
DUDU’: “Lui. E poi ci sono le mie, come dire…le mie segretarie.”
BERNASCONI SILVANO: “Quante ne hai?”
DUDU’: “Vediamo…Cipria, Puffa, Biba, Falpalà…”
BERNASCONI SILVANO: “Non me le presenti?”
DUDU’: “Non sono qui. Si alzano tardi, sai com’è…”
BERNASCONI SILVANO: “So, so.”
DUDU’: “Una c’è, se vuoi te la presento.”
BERNASCONI SILVANO: “Con piacere.”
DUDU’ [ad alta voce] : “Ruby? Vieni qua che ti presento un amico.”
BERNASCONI SILVANO: “Ruby?!”
DUDU’: “La scuserai: non parla. Ruby, ti presento il mio caro amico Silvano, fagli le feste.”
BERNASCONI SILVANO: [a Ruby]“Ciao bella, che pelo lucido hai…”
DUDU’: [a Ruby] “Brava, vai pure a giocare. [a BERNASCONI SILVANO] Che ne dici?”
BERNASCONI SILVANO: “Carina. E’ per caso parente di…”
DUDU’: “No. Una trovatella. Le prendo tutte al canile, proprio per evitare…sai, complicazioni.”
BERNASCONI SILVANO [pausa] “Dudù.”
DUDU’: “Sì?”
BERNASCONI SILVANO: “Cosa ti è successo, Dudù?”
DUDU’: “Ma niente, perché?”
BERNASCONI SILVANO: “Perché una volta eri così sincero, spontaneo, allegro…parlare con te era un tale sollievo! E adesso, guardati come sei ridotto, mi sembri…non so, mi sembri…”
DUDU’: “Ti sembro te, Silvano?”
BERNASCONI SILVANO: “Eh, bello mio, ne devi mangiare dei croccantini per diventare come me…”
DUDU’: “Vero: sono più giovane, io. Fermo con quella gamba! Attento che se mi dai un calcio Peste e Corna ti sbranano.”
[lunga pausa]
BERNASCONI SILVANO: “Io non sono come te, Dudù. Non sono un santo, ma neanche falso, ipocrita e cinico come te.”
DUDU’: “Solo perché hai perso. [ai cani del suo entourage] Andiamo! Footing! [trotta via, seguito dai suoi]”

Letto, confermato e sottoscritto
L’UFFICIALE DI P.G.
M.o  Osvaldo Spengler



(1) Per un migliore comprensione del presente verbale, si invita alla rilettura del verbale di intercettazione del http://carlogambesciametapolitics2puntozero.blogspot.it/2015/06/arma-dei-carabinieri-nucleo-di.html [N.d.V.]

(*) "Trattasi" -   tanto per non cambiare stile,  quello  della  Benemerita...  -   di ricostruzioni che sono  frutto della mia  fantasia di  autore e commediografo.  Qualsiasi riferimento  a fatti o persone  reali  deve ritenersi puramente casuale. (Roberto Buffagni)


Chi è il  Maresciallo Osvaldo Spengler?  Nato a Guardiagrele (CH) il 29 maggio 1948 da famiglia di antiche origini sassoni (carbonai di Blankenburg am Harz emigrati nelle foreste abruzzesi per sfuggire agli orrori della Guerra dei Trent’anni), manifestò sin dall’infanzia intelletto vivace e carattere riservato, forse un po’ rigido, chiuso, pessimista. Il padre, impiegato postale, lo avviò agli studi ginnasiali, nella speranza che Osvaldo conseguisse, primo della sua famiglia, la laurea di dottore in legge. Ma pur frequentando con profitto il Liceo Classico di Chieti “Asinio Pollione”, al conseguimento della maturità con il voto di 60/60, Osvaldo si rifiutò recisamente di proseguire gli studi, e si arruolò invece, con delusione e sgomento della famiglia, nell’Arma dei Carabinieri. Unica ragione da lui addotta: “Non mi piace far chiacchiere .” (Com’è noto, il carabiniere è “uso a obbedir tacendo”). Mise a frutto le sue doti di acuto osservatore dell’uomo in alcune indagini rimaste celebri (una per tutte: l’arresto dell’inafferrabile Pino Lenticchi, “il Bel Mitraglia”). Coinvolto nelle indagini su “Tangentopoli”, perseguì con cocciutaggine una linea d’indagine personalissima ed eterodossa che lo mise in contrasto con i magistrati inquirenti. Invitato a chiedere il trasferimento ad altra mansione, sorprese i superiori proponendosi per la sala ascolto della Procura di ***. Richiesto del perché, rispose testualmente: “Almeno qui le chiacchiere le fanno gli altri.”
***

Roberto Buffagni è un autore teatrale. Il suo ultimo lavoro, attualmente in tournée, è Sorelle d’Italia – Avanspettacolo fondamentalista, musiche di Alessandro Nidi, regia di Cristina Pezzoli, con Veronica Pivetti e Isa Danieli. Come si vede anche dal titolo di questo spettacolo, ha un po’ la fissa del Risorgimento, dell’Italia… insomma, dell’oggettistica vintage...



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