Arma dei Carabinieri
Nucleo di Polizia Giudiziaria di [omissis]
VERBALE DI INTERCETTAZIONE DI CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI
(ex artt. 266,267 e 268 C.P.P.)
L'anno 2015, lunedì 28 luglio, in [omissis]
presso la sala ascolto sita al 6o piano
della locale Procura della Repubblica, viene redatto il presente atto.
VERBALIZZANTE
M.O Osvaldo
Spengler
FATTO
Nel corso dell'attività tecnica di monitoraggio svolta nell'ambito
della procedura riservata n. 765/2, autorizzazione COPASIR 8932/3a [Operazione NATO
“ASCOLTO FRATERNO” N.d.V.] è stata intercettata, in data
10/10/2015, ore 12.57, una conversazione intercorsa tra l’ utenza di Stato: n.
334**** in uso a SENSINI FABIO, consulente per la comunicazione alla Presidenza
del Consiglio, e l’utenza privata 338***, in uso a BERTANI PIERGIGI, ex
segretario Partito Democratico. Si riporta di seguito la trascrizione integrale
della conversazione summenzionata:
[omissis]
BERTANI
PIERGIGI: “Guarda, io non mi preoccupo di Bianchini e compagnia cantante. Io mi
preoccupo del PD e delle politiche di governo. “
SENSINI
FABIO: “Senti, Piergigi…”
BERTANI
PIERGIGI: “Senti cosa?! Qua sembra che valori, ideali e programmi di
centrosinistra si sviliscano in trasformismi, giochi di potere e canzoncine!”
SENSINI
FABIO: “Andiamo, è normale politica parlamentare, l’hai fatta anche tu, no?”
BERTANI
PIERGIGI: “Ma non così! Non così, Fabio!”
SENSINI
FABIO [tra sé]: “E infatti hai sempre
perso…”
BERTANI
PIERGIGI: “Cosa?”
SENSINI
FABIO: “Niente.”
BERTANI
PIERGIGI: “Qua sembra, e non da oggi – non da oggi, Fabio! - che ci sia una circolazione extracorporea
rispetto al Pd e alla maggioranza di governo.”
SENSINI
FABIO: “Ma dai…’circolazione extracorporea’…quando serve, gli alleati si
prendono dove sono.”
BERTANI
PIERGIGI: “Eh no, caro mio! Fino a un certo punto!”
SENSINI
FABIO: “E secondo te il punto quale sarebbe?”
BERTANI
PIERGIGI: “Non secondo me, Fabio. Secondo la nostra gente. Tanta
nostra gente pensa che sia ora di chiarire dove stiamo andando, senza
cortine fumogene, giochi di parole e battutine assolutorie. Anch'io la penso
così. E poi, scusa…”
SENSINI
FABIO: “…e poi?”
BERTANI
PIERGIGI: “E poi, ve l’abbiamo votata sì o no, la riforma del Senato? Sì o no?”
SENSINI FABIO:
“Bè, sì…”
BERTANI
PIERGIGI: “ E non ci potevate ringraziare, per una volta? Un sussurro, un
sospiro di riconoscimento?”
SENSINI
FABIO: “Perché metterla sul personale?”
BERTANI
PIERGIGI: “Ma lo sai che senza di me questi facevano la scissione? Lo sai?”
SENSINI
FABIO: “Non ti agitare, Piergigi, che poi stai male…”
BERTANI
PIERGIGI: “Cosa credi, che sto qui a…”
SENSINI
FABIO: “NO!”
BERTANI
PIERGIGI: [pausa] “No cosa?”
SENSINI
FABIO: “Non mi dire che non stai lì a pettinare le bambole. Non me lo
dire mai più, capito? Non lo dire mai più né a me, né a nessun altro, almeno in
pubblico. Mai più!”
BERTANI
PIERGIGI: “Ma come ti…”
SENSINI
FABIO: “Stai zitto! Con queste battutine da presidente di bocciofila, da
figlio del benzinaio che ce l’ha fatta ma non si è montato la testa ci hai
fatto rischiare tutto! Volevi andare dalla Merkel con le tue bambole? Da
Obama?! Ma stai zitto e ringrazia tu che non ti sputtaniamo sui giornali
e non ti buttiamo agli squali! Hai visto quell’altro coglione di Marini? Vuoi
che ti facciamo spulciare le note spese, Piergigi? Che diamo un’occhiatina ai
contratti che hai firmato? Ci sono tanti magistrati che non vedono l’ora di
andare in prima pagina…”
BERTANI
PIERGIGI: [lunga pausa] “Ehehm. Ecco,
dal nostro dialogo ricaverei questo insegnamento: è sempre meglio dirigere che
comandare.”
SENSINI
FABIO: “Più che d’accordo. Ma si può dirigere solo chi sa filare diritto e
tenere la bocca chiusa.”
BERTANI
PIERGIGI: “Bè, che ora si è fatta?”
SENSINI
FABIO: “Hai ragione, ormai è ora di pranzo. Che ti cucina la tua signora, i
tortellini?”
BERTANI
PIERGIGI: “Macché tortellini, non siamo mica a Bologna! Qua a Piacenza facciamo
gli anolini di stracotto, guarda, una poesia…”
SENSINI
FABIO: “Bravo, gli anolini…beato te!”
BERTANI
PIERGIGI: “Quando passi di qui, avvertimi che te li faccio preparare,
sentirai…”
SENSINI
FABIO: “Sì, sì…ciao eh?”
BERTANI
PIERGIGI: “Mi raccomando, eh? E’ una promessa! [pausa] Fabio? Fabio, sei ancora lì?”
[l’ utenza di
Stato: n. 334**** ha interrotto la comunicazione. Nd.V.]
Letto,
confermato e sottoscritto
L’UFFICIALE DI P.G.
M.o Osvaldo Spengler
(*) "Trattasi"
- tanto per non cambiare stile, quello della
Benemerita... - di ricostruzioni che sono frutto della
mia fantasia di autore e commediografo. Qualsiasi riferimento
a fatti o persone reali deve ritenersi puramente casuale.
(Roberto Buffagni)
Chi è il
Maresciallo Osvaldo Spengler? Nato a Guardiagrele (CH) il 29 maggio
1948 da famiglia di antiche origini sassoni (carbonai di Blankenburg am Harz
emigrati nelle foreste abruzzesi per sfuggire agli orrori della Guerra dei
Trent’anni), manifestò sin dall’infanzia intelletto vivace e carattere
riservato, forse un po’ rigido, chiuso, pessimista. Il padre, impiegato
postale, lo avviò agli studi ginnasiali, nella speranza che Osvaldo
conseguisse, primo della sua famiglia, la laurea di dottore in legge. Ma pur
frequentando con profitto il Liceo Classico di Chieti “Asinio Pollione”, al
conseguimento della maturità con il voto di 60/60, Osvaldo si rifiutò
recisamente di proseguire gli studi, e si arruolò invece, con delusione e
sgomento della famiglia, nell’Arma dei Carabinieri. Unica ragione da lui
addotta: “Non mi piace far chiacchiere .” (Com’è noto, il carabiniere è “uso a
obbedir tacendo”). Mise a frutto le sue doti di acuto osservatore dell’uomo in
alcune indagini rimaste celebri (una per tutte: l’arresto dell’inafferrabile
Pino Lenticchi, “il Bel Mitraglia”). Coinvolto nelle indagini su
“Tangentopoli”, perseguì con cocciutaggine una linea d’indagine personalissima
ed eterodossa che lo mise in contrasto con i magistrati inquirenti. Invitato a
chiedere il trasferimento ad altra mansione, sorprese i superiori proponendosi
per la sala ascolto della Procura di ***. Richiesto del perché, rispose
testualmente: “Almeno qui le chiacchiere le fanno gli altri.”
***
Roberto Buffagni è un autore teatrale. Il
suo ultimo lavoro, attualmente in tournée, è Sorelle d’Italia – Avanspettacolo
fondamentalista,
musiche di Alessandro Nidi, regia di Cristina Pezzoli, con Veronica Pivetti e
Isa Danieli. Come si vede anche dal titolo di questo spettacolo, ha un po’ la
fissa del Risorgimento, dell’Italia… insomma, dell’oggettistica vintage...
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