lunedì 30 marzo 2020


L’intervista del Premier  al “País”
Giuseppe Conte “usa” gli italiani…


Amici  lettori,  è il momento di parlare chiaro. Il Presidente del Consiglio non merita alcun trattamento giornalistico speciale.    
La lunga intervista di Giuseppe Conte apparsa  oggi  sul "País" (*) merita un commento accurato e soprattutto fuori dai denti.  Il testo ovviamente  è in lingua spagnola ma non presenta alcuna difficoltà di lettura... 
Innanzitutto Conte  ammette, la sospensione della Costituzione italiana:

Mire [guardi], estamos limitando derechos constitucionales de nuestros ciudadanos y Europa debe reaccionar evitando errores trágicos.

E qui, sembra temere,  la reazioni degli italiani, contraddicendosi, platealmente però.  Perché se  le  misure coercitive fossero state graduali come  asserisce qui ( corsivi, neretti e incisi sono nostri):

Es difícil pronunciarse, solo puedo decirle los criterios que reivindico: máximo rigor en la reacción, absoluta transparencia con los ciudadanos y medidas graduales según los criterios adecuados y de proporcionalidad. Y, sobre todo, seguir siempre las indicaciones de los mejores científicos, aunque luego se tome[prende] la decisión política.

Non ci sarebbe nulla da temere. In realtà,  la ragione è un’altra…

 La razón por la que procedemos gradualmente (sic) es porque la emergencia sanitaria ha sido luego una crisis económica. Ahora el aspecto más importante está siendo social y, sobre todo, de orden público. La gente realiza grandes sacrificios, y crece un gran malestar, también psicológico. No están habituados a asumir esas restricciones de circulación y a confinarse en casa. Empezamos a tener un problema también [anche] material, muchos ciudadanos carecen de sueldos fijos [non hanno salari fissi].

Conte,   come tutti i peggiori politici privi di idee, vuole usare l’ordine pubblico, come arma di ricatto verso l’Ue perché si  capisca che

es el momento de introducir una herramienta de deuda común europea que nos permita vencer lo antes posible esta guerra y relanzar la economía

In buona sostanza, Conte  minaccia di esportare la "rivoluzione" se non si trova “una herramienta [strumento] de deuda [del debito] común europea”. Insomma, se  l’Ue vuole impedire  che  l’ordine pubblico precipiti in Italia, contagiando gli altri paesi, deve finanziare il deficit italiano. Si trovi il modo.   Leninista alle vongole...
Inciso:  Conte le spara anche grosse,  perché promette alla Spagna quel che non abbiamo per noi…

Quiero expresar nuestra cercanía [vicinanza] y solidaridad con el Gobierno español y su población. Es un drama que conocemos muy bien y puedo imaginar las dificultades que atraviesan. Queremos salir cuanto antes de esta crisis para, entre otras cosas, poder ayudar con médicos, respiradores y dispositivos de protección personal a otros países como España.




Singolare, anche l’inversione argomentativa, all’insegna del post hoc ergo propter hoc, dove la crisi economica e sociale prossima ventura viene attribuita  all'emergenza sanitaria   in corso, in larga parte reinventata a tavolino, e non - attenzione -  alle sconsiderate misure economiche prese dal Governo populista che la precedono.

Esto es una crisis sanitaria que ha terminado explotando [ricadendo] en el campo económico y social. 

Di questo passo, altro che "salir [uscire] de la crisis cuanto antes [quanto prima]...  
In conclusione, un’intervista a uso esterno, dove si minaccia l’Ue, promettendo briciole alla Spagna.  E  dalla quale  emergono l’ipocrisia e la spregiudicatezza  di Giuseppe Conte. Che  “usa” gli italiani. Insomma, il populista "duro e puro" che invece "usa" il popolo come un qualsiasi routinier della politica.   
E per quali fini?   Il Potere.  Altro che trasparenza… 

Carlo Gambescia