lunedì 7 novembre 2022

Parcere subiectis et debellare superbos

 


Sappiamo benissimo, come sosteneva un nostro vecchio direttore,    che il   titolo in latino è un suicidio giornalistico. Però oggi non possiamo farne a meno.

Parcere subiectis et debellare superbos è una classica espressione che rinvia all’Eneide di Virgilio. Significa “Risparmiare i sottomessi e abbattere i superbi”.

Trasposta in termini politologici, vuol dire che un attore politico deve saper mostrare al tempo stesso fermezza e magnanimità. Virgilio aveva sotto gli occhi la “soglia augustea”, il momento  di massima espansione di Roma (che però in realtà fu toccato con Traiano): il suo fulgore.

A questo pensavamo a proposito di un’altra espressione, in voga da tempo sulla stampa di destra: quella del “ricatto delle Ong”. Non solo mass media però: il politicamente corretto di destra ora nuovamente al governo con Giorgia Meloni è passato ai fatti. Si dipinge il salvataggio in mare di migranti come un ricatto. E si agisce di conseguenza. Il copione è quello dei tempi di Salvini, singolare figura di tonto diabolico ora rannicchiata sulla spalla del Ministro dell’Interno, Piantedosi, suo ex capo di gabinetto. Insomma si etichetta come criminale ciò che invece, secondo il senso comune, andrebbe giudicato meritorio.

Esiste una soglia augustea come pure esiste una soglia meloniana, che indica una terribile mistificazione di valori: il rovesciamento del senso comune: ciò che è buono (salvare vite), diventa cattivo, ciò che è male invece (lasciare che si muoia), diventa buono.

Qui torniamo al parcere subiectis et debellare superbos . Dov’è il rispetto augusteo per il debole, per il sottomesso? Se addirittura lo si accusa di ricattare… Chi poi? Il forte, il governo italiano… Classico rovesciamento di valori. Ricordiamo un film di Sordi, il Sordi ripugnante (al cinema ovviamente), che si diffondeva sui ricchi che sono pochi, e che perciò devono difendersi dai poveri, che sono tanti e si uniscono per ricattare i ricchi. Questa è la logica sordiana alla quale sembra conformasi il governo Meloni.

Quanto alla seconda parte della locuzione virgiliana, debellare superbos, la stessa destra governativa che evoca il “ricatto” a proposito di migranti malati e affamati, poi si guarda bene dal debellare i superbos di Mosca, gli aggressori dell’Ucraina, i quali, come si legge hanno le loro ragioni…

Come scrivevamo qualche giorno fa, queste destre sono forti con i deboli, deboli con forti. Altro che Roma antica...

Che vergogna.

Carlo Gambescia

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