Arma dei Carabinieri
Nucleo di Polizia Giudiziaria di [omissis]
VERBALE DI INTERCETTAZIONE DI CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI
(ex artt. 266,267 e 268
C .P.P.)
L'anno 2015, lunedì 28 luglio, in [omissis]
presso la sala ascolto sita al 6o piano
della locale Procura della Repubblica, viene redatto il presente atto.
VERBALIZZANTE
M.O Osvaldo
Spengler
FATTO
Nel corso dell'attività tecnica di monitoraggio svolta nell'ambito
della procedura riservata n. 642/2, autorizzazione COPASIR 3636/3b [Operazione
NATO “SCAMBIAMOCI UN SEGNO DI PACE” N.d.V.] è stata intercettata, in data
24/09/2015, ore 08.12, presso La Legazione Apostolica
di Washington, la seguente conversazione intercorsa tra S.S. SANCHO I e MONS.
JUAN VENTURA Y PASCUAL, suo terzo segretario. Si riporta di seguito la trascrizione integrale
della conversazione summenzionata:
[omissis]
S.S.
SANCHO I: “Allora come ti sembra il discorso?”
MONS.
JUAN VENTURA Y PASCUAL: “Molto equilibrato, Santità…”
S.S.
SANCHO I: “Ma…?”
MONS. JUAN VENTURA Y PASCUAL: “Scusi,
Santo Padre?”
S.S.
SANCHO I: “ ‘Molto equilibrato’ ma. C’era un ma. Avanti, parla
liberamente.”
MONS.
JUAN VENTURA Y PASCUAL: [pausa] “La famiglia, Santità, il
matrimonio. Dopo la sentenza della Corte Suprema sul matrimonio omosessuale
sono già cominciate le persecuzioni contro la Chiesa , contro i cristiani. Taglio dei fondi alle
istituzioni cristiane, censura sui media…”
S.S.
SANCHO I: “Nel discorso ne parlo. Senti qua: [legge] ‘Eppure non posso
nascondere la mia preoccupazione per la famiglia, che è minacciata, forse come
mai in precedenza, dall’interno e dall’esterno. Relazioni fondamentali sono
state messe in discussione, come anche la base stessa del matrimonio e della
famiglia. Io posso solo riproporre l’importanza e, soprattutto, la ricchezza e
la bellezza della vita familiare.’ “
MONS.
JUAN VENTURA Y PASCUAL: “Bellissime parole, Santità.”
S.S.
SANCHO I: “Ma deboli, vero?”
MONS. JUAN VENTURA Y PASCUAL:
“Diplomatiche.”
S.S.
SANCHO I: “L’occasione è diplomatica.”
MONS.
JUAN VENTURA Y PASCUAL: “Perdoni, Santo Padre: ma allora perché al ricevimento
alla Casa Bianca hanno invitato suore pro aborto, transessuali, attivisti LGBT?
Quando viene in visita di Stato il presidente cinese, forse che invitano i
dissidenti e il Dalai Lama? Se l’occasione è diplomatica, questo è uno schiaffo
diplomatico.”
S.S.
SANCHO I: “Quante divisioni abbiamo, Juan?”
MONS.
JUAN VENTURA Y PASCUAL: “Scusi, Santità, non capisco.”
S.S.
SANCHO I: “Sei troppo giovane per capire. Un giorno Stalin chiese, ridendo di
noi: ‘Quante divisioni ha il papa’?”
MONS.
JUAN VENTURA Y PASCUAL: “Eppure il comunismo è sparito, e la Chiesa rimane.”
S.S.
SANCHO I: “Ma la domanda di Stalin non era sciocca. Mal formulata, ma non
sciocca. Le divisioni del papa non sono armate, ma ci sono: sono i fedeli,
Juan. E in America, in Europa, oggi quante divisioni ha il papa? Com’è finito
il referendum sul matrimonio omosessuale, in Irlanda? Nella cattolicissima
Irlanda!”
MONS. JUAN VENTURA Y PASCUAL: “In Irlanda... [pausa] in Irlanda non abbiamo combattuto, Santo Padre! La Chiesa non ha aperto
bocca!”
S.S.
SANCHO I: “Vuoi dire che io non ho
aperto bocca.”
MONS.
JUAN VENTURA Y PASCUAL: “L’episcopato irlandese ha taciuto! I pochissimi che
hanno parlato sono stati isolati, zittiti!”
S.S.
SANCHO I: “Bisogna scegliersi bene le battaglie. Quella era perduta. Quando
avremo le divisioni necessarie, combatteremo.”
MONS. JUAN
VENTURA Y PASCUAL: “Vostra Santità opera certo per il meglio.”
S.S.
SANCHO I: “Sono bambini, Juan, bambini confusi e viziati. Vanno presi con la
dolcezza, la comprensione, la misericordia. Prediche, minacce, intemerate non
le ascoltano più. Se fossi gesuita
lo sapresti anche tu. Diceva Ignazio: ‘Hay que procurar conservar la amistad y benevolencia
de los que gobiernan y ganar a las personas de autoridad con humildad, modestia
y buenos oficios...[1]”
MONS. JUAN VENTURA Y PASCUAL: “Vostra
Santità perdoni la mia impertinenza, ma...”
S.S.
SANCHO I: “…ma? Sei l’uomo dei ma, Juan, e per questo mi sei utile e caro. Ma?”
MONS. JUAN VENTURA Y PASCUAL: “Ma il santo
Fondatore della Compagnia di Gesù diceva anche: ‘El enemigo se hace como mujer
en ser flaco por fuerza y fuerte de grado’[2]. “
S.S.
SANCHO I: [pausa] “Altri tempi, Juan,
altri costumi…Ignazio poi era un militare…”
MONS. JUAN VENTURA Y PASCUAL [tra sé] “...e il papa aveva tante
divisioni...”
S.S.
SANCHO I: “Come?”
MONS.
JUAN VENTURA Y PASCUAL: “E’ ora di andare, Santità.”
Letto, confermato e sottoscritto
L’UFFICIALE DI P.G.
M.o Osvaldo Spengler
[1]
Bisogna procurarsi e conservarsi l’amicizia e la benevolenza dei governanti, e
conquistarsi i potenti con l’umiltà, la modestia e i buoni servigi.
[2] Il
nemico si comporta come la donna, che diventa debole davanti alla forza e forte
davanti alla dolcezza.
(*) "Trattasi"
- tanto per non cambiare stile, quello della
Benemerita... - di ricostruzioni che sono frutto della
mia fantasia di autore e commediografo. Qualsiasi riferimento
a fatti o persone reali deve ritenersi puramente casuale.
(Roberto Buffagni)
Chi è il
Maresciallo Osvaldo Spengler? Nato a Guardiagrele (CH) il 29 maggio
1948 da famiglia di antiche origini sassoni (carbonai di Blankenburg am Harz
emigrati nelle foreste abruzzesi per sfuggire agli orrori della Guerra dei
Trent’anni), manifestò sin dall’infanzia intelletto vivace e carattere
riservato, forse un po’ rigido, chiuso, pessimista. Il padre, impiegato
postale, lo avviò agli studi ginnasiali, nella speranza che Osvaldo
conseguisse, primo della sua famiglia, la laurea di dottore in legge. Ma pur
frequentando con profitto il Liceo Classico di Chieti “Asinio Pollione”, al
conseguimento della maturità con il voto di 60/60, Osvaldo si rifiutò
recisamente di proseguire gli studi, e si arruolò invece, con delusione e
sgomento della famiglia, nell’Arma dei Carabinieri. Unica ragione da lui
addotta: “Non mi piace far chiacchiere .” (Com’è noto, il carabiniere è “uso a
obbedir tacendo”). Mise a frutto le sue doti di acuto osservatore dell’uomo in
alcune indagini rimaste celebri (una per tutte: l’arresto dell’inafferrabile
Pino Lenticchi, “il Bel Mitraglia”). Coinvolto nelle indagini su
“Tangentopoli”, perseguì con cocciutaggine una linea d’indagine personalissima
ed eterodossa che lo mise in contrasto con i magistrati inquirenti. Invitato a
chiedere il trasferimento ad altra mansione, sorprese i superiori proponendosi
per la sala ascolto della Procura di ***. Richiesto del perché, rispose
testualmente: “Almeno qui le chiacchiere le fanno gli altri.”
***
Roberto Buffagni è un autore teatrale. Il
suo ultimo lavoro, attualmente in tournée, è Sorelle d’Italia – Avanspettacolo
fondamentalista,
musiche di Alessandro Nidi, regia di Cristina Pezzoli, con Veronica Pivetti e
Isa Danieli. Come si vede anche dal titolo di questo spettacolo, ha un po’ la
fissa del Risorgimento, dell’Italia… insomma, dell’oggettistica vintage...
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