domenica 5 dicembre 2021

MA FEDEZ LO SA?

 

Il "Domani" pubblica un interessante approfondimento sul "bacino" elettorale dal quale attingerebbe un ipotetico partito animato da Fedez ( e forse consorte)  (*).

Sostanzialmente, capterebbe voti soprattutto tra gli astenuti e i delusi degli attuali partiti, da destra a sinistra.

Quel che colpisce è la visione assistenzialistica (dalla previdenza alla salute, dalle pensioni al lavoro) che distingue l’elettorato ammaliato da Fedez. Rappresentato in particolare da ventenni (che raggiungono il quaranta per cento) e da donne ( quasi il settanta per cento). Comunque sia, si parla di un partito che potrebbe raggiungere l’otto per cento, quindi in grado di pescare voti non solo tra giovani e donne.

Detto altrimenti, quel che fa riflettere non è tanto il programma di Fedez, che ancora non esiste, se mai esisterà, ma le aspettative del potenziale elettore “fedeziano”.

La figura tipo che emerge rimanda al fenomeno dell’individualismo assistito. Ci spieghiamo.

Parliamo di un soggetto sociale che ama lo stile di vita di un Fedez, tipicamente individualista, nel senso di una prevalenza delle esigenze individuali su quelle collettive, però con il paracadute, perché aspira al pieno godimento di tutte le garanzie welfariste.

Per contro Fedez è il tipico imprenditore di se stesso, che si è fatto da solo, e ne è orgoglioso. Che è sul mercato e che ogni giorno deve inventarsi qualcosa. Non timbra cartellini, non si mette in malattia per un raffreddore: sa che è un imprenditore e che quindi deve innovare, rischiare,eccetera. Altrimenti andrebbe subito a fondo. Così funziona il libero mercato.

Il dato singolare è che Fedez, per mentalità un guerriero capitalista, verrebbe votato da un pavido elettore semisocialista.

In sintesi, un elettore che sogna di essere come Fedez, senza però assumersi i rischi di Fedez. Per dirla con una formula non freschissima: il suo elettore tipo vuole privatizzare i profitti e socializzare le perdite. Si chiama, per passare dal micro al macro, capitalismo assistito.

In realtà, la questione dell’assenza in Italia di un "liberalismo di massa", ossia di un elettore, “individualista punto” che non vuole un centesimo dallo stato, non nasce con Fedez ma viene da lontano.

Si deve risalire alla conformazione storica del liberalismo italiano. Che, in una nazione latecomer (ritardaria sul piano dello sviluppo politico ed ecomomico), ha dovuto cedere molto terreno allo stato interventista e alla conseguente diffusione di una contraddittoria mentalità collettiva, come dicevamo, contraddistinta da un individualismo con il paracadute e da un economia mista pubblico-privato, incapace, con alcune eccezioni, di volare da sola

Ma Fedez lo sa?

Carlo Gambescia

(*) Qui: https://www.editorialedomani.it/economia/dati/fedez-disumano-partito-ferragnez-non-esiste-ha-gia-piu-voti-di-renzi-ieewdrva

Nessun commento:

Posta un commento