domenica 19 dicembre 2021

Carlo Gambescia 1 – “il Sole 24 ore” 0

 


Ebbene sì. Abbiamo anticipato “ il Sole 24 ore” di due giorni.

Pensiamo al nostro articolo del 17 dicembre in cui sono evidenziati i rischi inflazionistici che possono abbattersi sulla nostra economia (*). In sintesi: Carlo Gambescia 1 – “il Sole 24 ore” 0 .

“Il Sole”, uscito oggi (**), dice più o meno le nostre stesse cose. Sottovalutando però il rischio del mix tra inflazione e stagnazione produttiva. Certo si tratta di una nostra ipotesi. Che però, qualora si verificasse potrebbe rendere la situazione economica ancora più complicata e ingestibile.

Non soffriamo di megalomania. Il processo purtroppo è molto semplice: le imprese non producono perché i costi sono proibitivi, i consumatori restano alla finestra, però al tempo stesso i prezzi crescono, diminuendo il potere d’acquisto e dimezzando i risparmi.

In realtà, per chiunque mastichi un poco di economia, non è mai complicato fare previsioni del genere. Più denaro nominale, soprattutto se pubblico, si immette nel sistema produttivo, più il potere d’acquisto reale diminuisce. Non ci vuole un Nobel per dire certe cose. Sono rudimenti, come si diceva un tempo, da primo anno di Economia e Commercio (che bella la vecchia denominazione della facoltà…).

Draghi e il suo ministro dell’economia queste cose dovrebbero saperle. O no? E se le sanno per quale ragione fanno finta di niente? Perché, evidentemente, ragionano da politici: scorgono nei finanziamenti pubblici a pioggia uno strumento di consenso elettorale. Diciamo che il realismo politico prevale sul realismo economico.

Ma di che realismo politico si tratta? Di buona qualità? Che ragiona per millenni? O comunque, a lunga scadenza?

No, è di pessima qualità. Siamo davanti a un realismo a breve termine. In pratica, legato all’ultima fase del ciclo elettorale, quella prima delle elezioni (un anno o due), quando, la spesa pubblica cresce sempre, come provano le indagini sul funzionamento delle democrazia welfariste contemporanee. Per poi decrescere dopo le elezioni e riesplodere verso la fine della legislatura.

Pur di essere confermati dal popolo molti  governi  preferiscono disconoscere  le leggi dell’economia, tra cui quella, elementarissima, di Gresham. Che insegna che la moneta cattiva scaccia la moneta buona. Detto altrimenti: l’inflazione distrugge investimenti e risparmi. Influendo anche sul valore reale dei beni immobili.

Il risparmiatore – un consiglio… – non confidi troppo nella leggenda dei beni rifugio. Di fatto, anche questi beni sotto sottoposti, come tutti gli altri,  alla legge della domanda e dell’offerta. Tradotto: se tutti puntano ad acquistare beni rifugio, i prezzi aumentano, se tutti invece vendono, i prezzi, anche di questi beni, diminuiscono.

Concludendo, Draghi è un’autentica delusione. Il “raffinato” e “autorevole” economista, che “il mondo ci invidia”, sembra ragionare come un vecchio presidente democristiano o socialista della Cassa del Mezzogiorno.

Carlo Gambescia

(*) Qui il nostro articolo: https://cargambesciametapolitics.altervista.org/l-anormalita-normale/

 (**) Qui la prima pagina del “Sole” di oggi: https://www.giornalone.it/prima-pagina-il-sole-24-ore/

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