lunedì 13 marzo 2017

Arma dei Carabinieri (*)
Nucleo di Polizia Giudiziaria di [omissis]
VERBALE DI INTERCETTAZIONE DI CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI
(ex artt. 266,267 e 268 C.P.P.)
L'anno 2017, lunedì 13 marzo, in [omissis] presso la sala ascolto sita al 6o piano
della locale Procura della Repubblica, viene redatto il presente atto.
VERBALIZZANTE
M.O Osvaldo Spengler
FATTO

Nel corso dell'attività tecnica di monitoraggio ambientale svolta nell'ambito della procedura riservata n. 412/3, autorizzazione COPASIR [Operazione “SENATUSPOPULUSQUE” N.d.V.] è stato effettuata in data 12/03/2017, ore 8.31, la registrazione della seguente conversazione, tenutasi presso Villa Borghese (Roma), tra RADIANTI VIRGINIA, Sindaco di Roma, e PERSONA IGNOTA che si presenta sotto il nome KUNT. Sono in corso indagini per accertare l’identità del sedicente “KUNT”.

[omissis]

KUNT: “Si fermi, per favore!”
RADIANTI VIRGINIA: [faceva jogging, si ferma ansimando]“Eh?”
KUNT: “Sono Kunt.”
RADIANTI VIRGINIA: “Come, scusi?”
KUNT: “Kunt. [pausa] Kunt. Non ricorda?”
RADIANTI VIRGINIA: “No.”
KUNT: “Ma scusi, lei non è il sindaco di Roma?”
RADIANTI VIRGINIA: “Sì.”
KUNT: “Ci siamo incontrati che è poco, non ricorda?”
RADIANTI VIRGINIA: “Eeeh…veramente no.”
KUNT: “Vediamo, per voi era il…1960.”
RADIANTI VIRGINIA: “Io nel 1960 non ero neanche nata.”
KUNT: [si dà una gran botta sulla fronte]: “Ah sì! Scusi, scusi! Che stupido! E’ vero che voi vivete poco poco…”
RADIANTI VIRGINIA [ride]: “Perché lei  invece quanto vive?”
KUNT: “Io sono programmato per vivere 7.431 dei vostri anni. In teoria sarebbero 10.000, ma abbiamo deciso un taglio. Sa, le pensioni, il debito pubblico…”
RADIANTI VIRGINIA [tra sé] : “Pazzesco…il marziano a Roma…”
KUNT: “Esatto! Brava! Cioè: marziano l’avete detto voi l’altra volta, quando è venuto Kunt. Noi per la verità veniamo da più lontano di Marte. Vuole vedere da dove veniamo?” [trae di tasca un accrocco, lo mostra a RADIANTI VIRGINIA]
RADIANTI VIRGINIA [guarda nell’accrocco]: “Oddio!”
KUNT: “No, Dio sta in un’altra galassia. Qua ci stiamo noi. Bello, eh? Visto i manticordi, che carini?”
RADIANTI VIRGINIA: “I manti…manticordi? Sono questi qui?”
KUNT: “Sì, quelli col pelo verde e la gobba telescopica. Le piacciono?”
RADIANTI VIRGINIA [pausa]: “Ma… li mangiate?”
KUNT [scandalizzato]: “Ma cosa dice! Sono i nostri bambini!”
RADIANTI VIRGINIA: “Scusi. [lo squadra] Ma lei però non è…non è così…”
KUNT: “Neanche lei è uguale a com’era da bambina.”
RADIANTI VIRGINIA: “Quindi lei è…”
KUNT: “Sono Kunt. Kunt il…diciamo Kunt il marziano, che è più semplice.”
RADIANTI VIRGINIA: “Ehem. Piacere. Virginia Radianti.”
KUNT: “Kunt. Piacere mio.”
RADIANTI VIRGINIA: “Eeee…diceva che è già venuto a Roma nel 1960?”
KUNT: “No, è venuto Kunt.”
RADIANTI VIRGINIA: “Ma non è lei, Kunt?”
KUNT: “Noi ci chiamiamo tutti Kunt. Sa: da noi uno vale uno.”
RADIANTI VIRGINIA: “Come scusi?”
KUNT: “Da noi uno vale uno.”
RADIANTI VIRGINIA [pausa]: “Ah. Molto interessante. Quindi da voi non…non comanda nessuno?”
KUNT: “Certo che comanda qualcuno. Comanda Kunt.”
RADIANTI VIRGINIA: “Ecco. E lo…lo eleggete, Kunt? Quello che comanda?”
KUNT: “Sicuro. Siamo civili anche noi, cosa crede? Vede qua? [le mostra un pulsante sul braccio] Se schiaccio il pulsante, voto. Una volta pro, due volte contro.”
RADIANTI VIRGINIA: “Pro e contro cosa?”
KUNT: “Pro e contro Kunt.”
RADIANTI VIRGINIA: “Giusto. E ogni quanto tempo fate le elezioni?”
KUNT: “Di solito, una volta all’ora. Anche di più, se c’è bisogno. Per esempio, adesso stiamo discutendo se invadervi e sottomettervi, o sterminarvi tutti prima di sbarcare. C’è un vivace dibattito, si vota ogni quarto d’ora.”
RADIANTI VIRGINIA: [lunga pausa]: “Come vanno le votazioni?”
KUNT: “Mi ridà il Vidiak, per favore? [guarda nell’accrocco] Parità perfetta. Dipende tutto dal prossimo voto.”
RADIANTI VIRGINIA: [pausa] “Lei come ha votato?”
KUNT: “Non ho ancora votato, sono indeciso.”
RADIANTI VIRGINIA: “Ha letto il nostro programma?”
KUNT: “No.”
RADIANTI VIRGINIA: “Lo sa che siamo il primo partito, in Italia?”
KUNT: “No, mi deve scusare ma durante il viaggio mi sono ibernato.”
RADIANTI VIRGINIA [lo prende sottobraccio]: “Allora: uno vale uno…” [si allontanano insieme sottobraccio]

Letto, confermato e sottoscritto
L’UFFICIALE DI P.G.

M.Osvaldo Spengler

(*) "Trattasi" -   tanto per non cambiare stile,  quello  della  Benemerita...  -   di ricostruzioni che sono  frutto della mia  fantasia di  autore e commediografo.  Qualsiasi riferimento  a fatti o persone  reali  deve ritenersi puramente casuale. (Roberto Buffagni)


Chi è il  Maresciallo Osvaldo Spengler?  Nato a Guardiagrele (CH) il 29 maggio 1948 da famiglia di antiche origini sassoni (carbonai di Blankenburg am Harz emigrati nelle foreste abruzzesi per sfuggire agli orrori della Guerra dei Trent’anni), manifestò sin dall’infanzia intelletto vivace e carattere riservato, forse un po’ rigido, chiuso, pessimista. Il padre, impiegato postale, lo avviò agli studi ginnasiali, nella speranza che Osvaldo conseguisse, primo della sua famiglia, la laurea di dottore in legge. Ma pur frequentando con profitto il Liceo Classico di Chieti “Asinio Pollione”, al conseguimento della maturità con il voto di 60/60, Osvaldo si rifiutò recisamente di proseguire gli studi, e si arruolò invece, con delusione e sgomento della famiglia, nell’Arma dei Carabinieri. Unica ragione da lui addotta: “Non mi piace far chiacchiere .” (Com’è noto, il carabiniere è “uso a obbedir tacendo”). Mise a frutto le sue doti di acuto osservatore dell’uomo in alcune indagini rimaste celebri (una per tutte: l’arresto dell’inafferrabile Pino Lenticchi, “il Bel Mitraglia”). Coinvolto nelle indagini su “Tangentopoli”, perseguì con cocciutaggine una linea d’indagine personalissima ed eterodossa che lo mise in contrasto con i magistrati inquirenti. Invitato a chiedere il trasferimento ad altra mansione, sorprese i superiori proponendosi per la sala ascolto della Procura di ***. Richiesto del perché, rispose testualmente: “Almeno qui le chiacchiere le fanno gli altri.”
***

Roberto Buffagni è un autore teatrale. Il suo ultimo lavoro, attualmente in tournée, è Sorelle d’Italia – Avanspettacolo fondamentalista, musiche di Alessandro Nidi, regia di Cristina Pezzoli, con Veronica Pivetti e Isa Danieli. Come si vede anche dal titolo di questo spettacolo, ha un po’ la fissa del Risorgimento, dell’Italia… insomma, dell’oggettistica vintage...