giovedì 29 dicembre 2005


Profili/6 
Marshall McLuhan (e Pound)



Dopo un lungo periodo di silenzio, i giornali sono tornati ad occuparsi di Marshall McLuhan (1911-1980). Del resto così vuole la logica mediatica degli anniversari. Infatti il prossimo 31 dicembre ricorrerà il 25° anniversario della sua scomparsa.
Resta comunque un peccato che si sia cessato di studiarlo come invece si dovrebbe. McLuhan rimane un pensatore importante, non conformista, che può aiutare a capire, l'enorme potere manipolatorio, conquistato dai media moderni. Il suo è un pensare per archetipi e per forme analogiche: dietro i fenomeni linguistici (non bisogna dimenticare che McLuhan proveniva da studi letterari, era professore di Inglese) lo studioso canadese scorge un pensiero morfologicamente strutturato, e tra i due fattori l'enorme potere creativo ma anche manipolatorio, quando cade nelle mani sbagliate, della lingua, a ogni livello, popolare, "mediatico" e colto.
Va qui ricordato un suo libro, il primo, molto importante, The Mechanical Bride: Folklore of Industrial Man (1951, trad. it. La sposa meccanica: folclore dell'uomo industriale, Sugarco 1994) , dove studia la cultura popolare dell'uomo di oggi (soprattutto attraverso la pubblicità, come potere manipolatorio) frutto di una mescolanza di parole e immagini (i fenomeni linguistici) dietro cui si cela una struttura profonda che ha come forme (archetipiche) sesso e tecnologia.
Sotto questo aspetto è molto importante, ma poco studiato, il rapporto di McLuhan con Ezra Pound. In Italiano si può vedere la Corrispondenza (1931-1979) di Marshal McLuhan, a cura di Corinne McLuhan, Matie Molinaro, Francesca Valente, pref. di Gianpiero Gamaleri (Sugarco 1990, ed. or. Letters of Marshall McLuhan, Oxford University Press 1987 ) dove sono pubblicate alcune sue lettere a Pound (1948-1957), ma non quelle di risposta del grande poeta (si veda l'articolo in argomento di Edwin J. Barton al sito http://www.epas.utoronto.ca/mcluhan-studies/mstudies.htm ). Dalle lettere di McLuhan, che abbracciano il delicatissimo periodo dell'internamento di Pound al St Elisabeths Hospital, oltre alla grande ammirazione nei riguardi di Pound ( si veda ad esempio il lusinghiero giudizio sui Canti Pisani, p. 111) , affiora il comune interesse per il potere creativo della lingua, ma anche per i pericoli di una sua volgare manipolazione, ad esempio a fini economici, o puramente pratici.

Carlo Gambescia

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