La strage di Tunisi
Morire in costume da bagno
La devastante immagine dei turisti in costume da bagno, abbattuti come cani randagi, su una
spiaggia tunisina, lascia senza parole.
Ancora una volta la realtà risulta
essere più terrificante di qualsiasi fantasia malata. Si parte, si va in vacanza, dove si vuole,
felici, ultimi acquisti e spese (ultimi, nel caso, suona veramente male), e poi sole,
mare, tuffi: si tratta di un modello di
vita, libero e gioioso che ci siamo guadagnati, in Occidente, con secoli di sacrifici e di
impegno collettivo e individuale. Del quale dovremmo essere giustamente fieri. E ora, i turisti massacrati
sotto l’ombrellone indicano, non
solo simbolicamente, che quel sistema
di vita è in pericolo.
Che fare con i criminali che
uccidono nascondendosi dietro il nome di Allah ?
Per i
terzomondisti invecchiati, quelli
che sputano nel piatto dove mangiano, dovremmo
addirittura chiedere scusa… Per il
cristianesimo buonista, pregare e far finta di niente… Per i politici di orientamento
catto-socialista ( i vertici Ue, per intendersi), trattare, trattare,
trattare… Per alcuni parassiti del
capitale, provare a comprarli… Per gli irriducibili illusi del 1945 e del 1989, cooptarli come alleati contro gli odiati Yankee… Inutile,
infine, interrogarsi sull'ondivago pensiero di Obama…
La sola parola guerra fa tremare
tutti... E poi morire per consentire agli europei
di andare in vacanza? Basta cambiare località. Certo.
Fino a quando però?
Carlo Gambescia
L'Occidente non vuole vedere...non vuole fare ammenda dei suoi errori, come il folle sostegno (e forse anche qualcosa di più, ma non voglio fare il complottista) alle cosiddette primavere arabe...e infine tende a promuovere l'idea manichea di uno scontro di civiltà che fa il gioco degli estremisti e dei terroristi di entrambi gli schieramenti. A me piace considerare che, accanto ai sottouomini dell'Isis (e dei suoi emuli o simpatizzanti), vi sono coloro che, come gli Hezbollah, combattono in Siria e restituiscono le chiese ai cristiani, mentre l'amministrazione Obama, ma anche la neocandidata Hillary Clinton e Israele, tengono una posizione ambigua contro Assad e di fatto a favore dei tagliagole. Massimo Maraviglia
RispondiEliminaGrazie del commento, Massimo
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