Grecia, banche e borse chiuse per una settimana
Il kerenskijsmo di Tsipras & Company
La chiusura per una settimana di
Banche e Borse è solo l’antipasto
delle misure autarchiche che la
Grecia , sarà costretta a prendere se deciderà di uscire dall’Euro.
Misure che impoveriranno i greci. Altro che i cosiddetti vampiri della Bce evocati dai nazionalisti (pardon, "sovranisti").
Però, probabilmente la premiata ditta Tsipras & Company naviga a vista. Per fare solo un esempio: che cosa dovrebbe fare il governo greco? Incominciare a stampare dracme, o comunque la valuta che dovrà sostituire, di fatto,
l’Euro. Certo, sono cosette pratiche che di solito si fanno in segreto... Però, come confermano i soliti "edotti" ad Atene si dorme ancora sugli allori. Né potranno bastare a un' economia comunque modernamente strutturata, le dracme - delle leggende metropolitane - "nascoste nei materassi". Il che significa che la
Grecia rischia, in caso di definitiva chiusura dei
rubinetti Ue, di tornare al baratto. Fermo restando, che il valore della futura dracma “nazionale” (pardon, "sovrana") schizzerà comunque alle stelle. Rischio di caos politico e sociale alle viste? Mais oui! Poveri greci. Rimpiangeranno le sfuriate della Signora Merkel e dei banchieri tedeschi.
Tsipras ricorda certi socialisti parolai novecenteschi, incapaci di mantenere promesse catartiche e perciò condannati a
diventare prigionieri degli estremisti o vittime della reazione. Insomma, un caso da manuale. Si tratta di una malattia politica nota come kerenskijsmo. Ed è nei libri di storia.
Carlo Gambescia
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