martedì 5 dicembre 2023

La destra sovversiva

 


La contraddizione della destra, quella che più colpisce l'osservatore,  è rappresentata da due grandi passioni, in apparenza contrastanti:  quella  per i militari, per il tintinnio delle sciabole, e al tempo stesso per il farsi giustizia da soli.

Come coniugare il massimo dell’ordine, esemplificato dal recente culto per il generale Vannacci, e il massimo del disordine? Condensato nell’accanita difesa del gioielliere poliziotto-giudice-boia, ieri giustamente condannato a diciassette anni di carcere? (*)

Questo atteggiamento è pittoricamente esplicitato dalla prima pagina di “Libero” (**). Si difende il militare Vannacci, già eroe nazionale, dal pericolo di inchieste, e si giustifica un gioielliere che ha commesso due omicidi.

Il punto sembra essere sempre lo stesso: la destra non ha mai accettato la modernità. Ci spieghiamo subito.

Modernità significa due cose: 1) accantonamento dell’etica guerriera sostituito dalla pacifica etica degli affari; 2) divieto di farsi giustizia da soli, quindi sostituzione della giustizia alla vendetta.

Probabilmente, e non siamo i primi a dirlo, questa destra è sovversiva, nel senso che cospira, minaccia o agisce per distruggere l’ordinamento dello stato di diritto: un’ istituzione tipica della modernità, fondata sul governo impersonale delle leggi. E qui, si pensi, per contro, alla smania, altrettanto tipica della destra, per il governo degli uomini, in particolare di un uomo solo al comando, meglio ancora se carismatico.

La prima pagina di “Libero” è una specie di ritratto d’autore della sovversione. Ovviamente, una volta al potere, come è già accaduto, la destra mostra il suo vero volto: quello dell’uso sistematico della violenza contro gli oppositori. Si noti ad esempio, per contro, il livore nei riguardi di Battisti, altrettanto sovversivo, nel senso del farsi giustizia da solo violando l'ordinamento  impersonale del diritto,  ma di sinistra… Insomma, due pesi e due misure.

La valorizzazione del sovversivismo (non di sinistra però) scioglie la contraddizione tra il militare fanatico dell’ordine e il gioielliere giustiziere in pieno giorno. A danno però di una libertà che può essere esercitata, e solo a certe condizioni, dai vincitori. Sicché alla giustizia si sostituisce la vendetta politica di una destra che si fa giustizia da sola.

In Italia, non siamo ancora a questo punto, anche se è possibile notare un’occupazione prepotente, diremmo addirittura spudorata, delle istituzioni. Siamo davanti a una temibile volontà di potenza.

Per fare un solo esempio politico, l’istituto del premierato, evocato dalla destra, non è altro che un esempio di sostituzione al governo delle leggi approvate dal parlamento, del governo di un capo “carismatico” che, oltre a governare per decreto, cosa che già accade, avrà il potere di scioglimento delle due camere e quindi di condizionare il voto del parlamentari, puntando sul ricatto politico.

A prima vista può sembrare paradossale, ma il filo nero del sovversivismo collega militari arroganti e illiberali, gioiellieri stralunati e assetati di vendetta, politici fanatici e autoritari.

Una brutta Italia. Veramente. E ci siamo già passati. Eppure…

Carlo Gambescia

(*) Sulla dinamica dei fatti rinviamo al video, visionato anche dai giudici. Agghiacciante. https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/12/04/uccise-banditi-17-anni-di-carcere-gioielliere-asti-mario-roggero/7373330/ .

(**) Anche  qui:  https://www.giornalone.it/prima-pagina-libero/ .

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