Per il titolo avremmo voluto usare un’espressione romanesca, ben conosciuta da Giorgia Meloni, che si vanta tanto della sua estrazione popolana, che però un amico avvocato ci ha sconsigliato di impiegare. Accontentato.
Dunque faccia di bronzo di Giorgia Meloni. Si legga qui:
“L’ operazione di Mps su Mediobanca è un’operazione di mercato. Da una parte dobbiamo essere orgogliosi del fatto che Mps, per anni vista dai cittadini e dalla politica solo come un problema da risolvere oggi è una banca perfettamente risanata che anzi avvia operazioni ambiziose. Questo deve renderci tutti orgogliosi per il lavoro fatto. Se l’operazione dovesse andare in porto parliamo della nascita del terzo polo bancario che potrà avere un ruolo importante per la messa in sicurezza dei risparmi degli italiani” (*).
Parlare di “operazione di mercato”, quindi di qualcosa di neutrale,
asettico, estraneo alla politica, è affermazione temeraria che denota
un atteggiamento da persona sfrontata che non teme di essere
sbugiardata. Oppure da persona che conta sul fatto che nessuno avrà
il coraggio di chiedere conto delle cose dette. Di qui l’impassibilità.
Come una statua di bronzo (**). “Tanto ‘sti scemi se bevono tutto”… Ci sembra quasi di sentirla.
Però basta andare su Wikipedia, cosa semplicissima, per scoprire che il Ministero dell’Economia possiede quasi il 12 per cento delle azioni. E’, come si dice, l’azionista di riferimento.
Perciò di quale mercato parla la Meloni? Per parlare di “operazione di mercato”, lo stato, doveva essere uscito, e da un pezzo, dal capitale di Mps. Cosa, come detto, che non è.
Inoltre altro aspetto fondamentale che poco ha a che vedere con le “operazioni di mercato”, è che Mps capitalizza circa di 8 miliardi di euro mentre Mediobanca viaggia sui 13 abbondanti (anche qui basta andare su Wiki). Si può definire operazione di mercato una banca piccola che compra una banca più grande? Gatta (politica) ci cova.
E per una semplice ragione. Perché chi dovrebbe vigilare, cioè il Ministro dell’ economia, ha dato parere positivo. Si noti la gravità della cosa: l’azionista di riferimento di Mps, lo scalatore, cioè lo stato, dice di sì alla scalata a Mediobanca per bocca di un ministro, che, come detto, dovrebbe vigilare sulla stessa scalata. Cioè controllore e controllato sono la stessa persona.
E questa sarebbe un’ “operazione di mercato”?
Terzo polo bancario nazionale. Roba da ridere. O forse da piangere. Perché in realtà, una volta andata a regime l’operazione, il governo potrà mettere le mani su nomine e operazioni creditizie. Certo, contrattando, con gli altri azionisti. Ma si rifletta: chi avrà il coltello dalla parte del manico? Chi può fare e disfare le leggi o chi le subisce? Come si può intuire la lezione dell’opaco do ut des di Tangentopoli non è servita a nulla. Altro che “terzo polo bancario” che mette “in sicurezza i risparmi degli italiani”, come evoca Giorgia Meloni.
Infine se l’operazione andasse in porto, sul piano del mercato internazionale dei capitali, che è quello vero, dove volano gli schiaffoni, Mps-Mediobanca resterebbe un nano, incapace di competere con gruppi dalle capitalizzazioni stratosferiche nell’ordine delle migliaia di miliardi. Altro che i bruscolini di Mpe e Mediobanca messe insieme.
Ovviamente esistono le facce di bronzo perché c’è sempre qualcuno che consente che esistano. Cioè si permette che la si faccia franca. Anche dove non ci si aspetta di trovare una faccia di bronzo, diciamo, come danno collaterale.
Ad esempio l’ABI, che vede al vertice, un ex segretario dei giovani liberali, parla di spinta al rafforzamento delle banche. Un professore, già presidente e tuttora membro dell’ultraliberale Istituto Bruno Leoni, sottolinea il giustificato consolidamento del sistema.
Come disse Alberto Sordi, il tenentino di
“Tutti a casa”? “Comandante i tedeschi si sono alleati con gli
americani”. Nel film, e storicamente parlando, non era vero. Solo una battuta per scatenare le risate in sala. Qui invece è tutto vero:
gli amici della libertà economica si sono realmente alleati con i nemici… C' è poco da ridere.
Infine tace anche la sinistra, perché attraverso la cassaforte Montepaschi, il sistema pubblico-privato, anche in ambito bancario, l’ha beneficata a lungo in passato. Perciò scagli la prima pietra, eccetera, eccetera.
Sicché, corsi e ricorsi, ora tocca alla destra. Che sembra addirittura più affamata. Però, come dicevamo i nonni, chi troppo in alto sale, cade sovente precipitevolissimevolmente.
Concludendo. Capito? “Operazione di mercato”… Che faccia di bronzo.
Carlo Gambescia
(**) Alla "legge bronzea" della Meloni abbiamo dedicato altri articoli. Si veda qui: https://carlogambesciametapolitics2puntozero.blogspot.com/search?q=Faccia+di+bronzo .
(***) Sui retroscena, per chi fosse interessato, si legga qui: https://www.avvenire.it/economia/pagine/mps-mediobanca.
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