domenica 14 agosto 2022

La fiamma che brucia

 


Giorgia Meloni che twitta di tutto e su tutto ha glissato sul gravissimo attentato subito da Salman Rushdie, opera come sembra di un estremista islamico. La Meloni si dichiara atlantista e dalla parte dell’Occidente, però, in questa occasione, ha rivelato il suo retroterra fondamentalista.

Rushdie non solo è odiato dagli estremisti islamici, come noto pende sulla sua testa da più di trent’anni una condanna a morte per aver semplicemente esercitato la sua libertà di scrittore. Ma è malvisto anche dalle destre radicali antioccidentali, che dai tempi di Hitler e Mussolini flirtano con il mondo arabo politicamente più acceso e con l’islamismo antisemita. Estremisti, soprattutto qui in Italia, che ancora  si entusiasmano leggendo i libri sull’arruolamento e addestramento nei Balcani da parte di Hitler dei reggimenti nazi-islamisti.

Pertanto, il silenzio di Giorgia Meloni su Rushdie viene da lontano. È frutto di una concezione politica filoaraba, al fondo antisionista e antisemita. Un atteggiamento che se posto davanti alla scelta politica tra Israele e Palestina, opta per i palestinesi, nascondendosi dietro la retorica della scia di sangue, tesi che sottende  la responsabilità di Israele.

Ma c’è dell’altro. E di più grave ancora. Non è vero come scrive “Il Foglio” che sia cosa secondaria il fatto che sul simbolo elettorale di Fratelli d’Italia spicchi la famigerata fiamma missina.

La cosa invece è grave per due ragioni.

La prima, perché il Movimento Sociale si richiamava al fascismo: una dittatura che ha portato l’Italia alla rovina: rovina vera, non quella dell’italiano “povero” che non può comprarsi il condizionatore.

La seconda, è che stando a  una vulgata, abbastanza condivisa dagli storici, la fiamma rinvia al sepolcro di Mussolini, dal quale sorgerebbe l’idea mussoliniana come segno di continuità tra il Ventennio e il Movimento sociale.

Insomma, come si può facilmente intuire, la fiamma, della quale Giorgia Meloni si ritiene orgogliosa, è un simbolo di tirannia e barbarie.

La stessa barbarie che ha condotto al gravissimo attentato subito da Salman Rushdie. Sicché, come si può intuire, il cerchio dell’antidemocrazia si chiude.

Purtroppo non finisce qui. La questione non è solo ideologica. Ma è anche pratica. Perché, stando ai sondaggi, Giorgia Meloni, ha buone possibilità di vincere.

Insomma, la fiamma rischia di bruciare l’Italia.

Carlo Gambescia

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