mercoledì 12 agosto 2020

Giorgia Meloni, la  demagogia  al potere
“Un semplice click”…

Non si capisce  bene se il  tetto dei 35 mila euro di reddito  per richiedere  l’ormai famoso bonus nei mesi di marzo, aprile, maggio, sia stato introdotto in seguito  e solo per alcune categorie iscritte ai fondi separati. 

Comunque sia, diamo per scontato che l’erogazione iniziale abbia riguardato tutti, per così dire ricchi e poveri. Una gigantesca mancia populista  a tutti gli italiani, alla quale avrebbero però  attinto  non pochi politici e alcuni parlamentari. Ne abbiamo parlato ieri, cercando di evidenziare come le polemiche di questi giorni sui “furbetti del Parlamento” siano frutto di   una forma di giustizialismo populista rivolto contro lo stato di diritto.  Ripetiamo:  il male non è tanto ( o non solo)  nel  bonus  ma nel sistema di  welfare che  crea al tempo stesso le condizioni per dividere e unire i percettori, provocando conflitti e nuove gerarchie sociali della deferenza e dell’invidia, nuove stratificazioni  che riconducono  alle arcaiche  distinzioni in stati dell’ ancien régime Insomma, il welfare, le controindicazioni economiche e le conseguenti polemiche, spesso giocate al rialzo,  che  la sua strutturazione inevitabilmente comporta,  distruggono  l'uguaglianza dei cittadini, di tutti i cittadini, davanti alla legge (*).


Singolare, anzi veramente esemplare come triste segno dei tempi, la reazione della destra e in particolare di Giorgia Meloni, che,  come si legge oggi sul “Tempo”, ormai  soffietto giornaliero di Storace e della peggiore destra dalle mai dimenticate radici neofasciste, avrebbe un ruolo fondamentale  circa la   scelta del prossimo candidato a  sindaco di Roma da opporre a Virginia Raggi.  Si vocifera addirittura  di una  candidatura diretta della Meloni.
Questa Grande Elettrice o  futuro  Sindaco di  Roma, che oggi rimprovera, anche giustamente, al governo populista di Conte e Gualtieri, di non aver introdotto alcun tetto al bonus,   nel mese di marzo asseriva invece che:

 “Bisogna dare subito 1000 euro con un semplice click a chiunque ne faccia richiesta (meglio online) direttamente alla propria banca (...)  Si stabilisce in modo semplice chi ne ha diritto come sostegno, chi come prestito, chi non ne ha diritto, ma le verifiche si fanno dopo, finita l’emergenza. Intanto zero burocrazia e zero perdite di tempo. 1000 euro a chi dichiara di averne bisogno. Subito!”.

Capito?   "1000 euro  con un semplice click”…   Demagogia  allo stato puro.  Roba da arruffapopoli.  Il Campo digitale  dei Miracoli evocato dal  Gatto e dalla Volpe in versione postmoderna.
Ora però Giorgia Meloni, accigliata,  parla di controlli e verifiche. Che metamorfosi... Come dire?  Da Peron a Monti...  Poveri noi.         
 Carlo Gambescia