sabato 8 agosto 2020

“Decreto  Agosto”
Spendi spandi, spandi spendi effendi
  
Il  Governo populista  ricorda quei disgraziati, digiuni di qualsiasi cultura economica,  che dopo una vincita alla lotteria, in questo caso quella di Bruxelles, in pochi anni  dilapidano  il primo premio miliardario. Così, come per gioco, rinunciando a qualsiasi  ragionamento economico rivolto a far  crescere il capitale. Per dirla con il compianto Rino Gaetano:  spendi spandi, spandi spendi effendi…  
Un tempo c'era il "Disco per l'estate", il più  gettonato sulle spiagge. Ecco il lettore immagini Conte e Gualtieri, canticchiare allegramente il motivetto di Gaetano in compagnia del bagnino Bagonghi  tra una birretta e  uno scopone. Tutti con la mascherina ovviamente.
Al di là delle battute, ormai si è perso il conto degli scostamenti di bilancio. Conte sommando gli stanziamenti del  “Decreto agosto” (*), parla  di cento miliardi complessivi “ a sostegno di lavoratori e imprese”: grosso modo, come ammontare,  si tratta di  tre impegnative e dispendiose  leggi finanziarie varate in nove mesi. Un terremoto per la spesa pubblica.  
Soldi a fondo perduto:  dagli invalidi civili alle casalinghe, dai venditori porta a porta  ai cassaintegrati a vita (o quasi) con secondo o terzo lavoro  in nero.  E tutto questo  solo  per tenere in piedi quello che può essere chiamato il baraccone del  Covid-Welfare inventato dai populisti.
Chi pagherà? Conte e sodali  credono che pagherà l’Europa.   Ma i fondi promessi ( si parla di 200 miliardi all’Italia divisi  però in sussidi e  prestiti)  - ovvero l’accredito del biglietto vincente della lotteria -  arriveranno diluiti nel bilanci  dei prossimi  sette anni . E con 2500 miliardi di debito pubblico agli atti  c’è poco da scherzare… Soprattutto perché le misure del governo sono di tipo puramente assistenziale,  improduttive. Anche questo è agli atti.
Del resto,  come si è detto,  i finanziamenti a pioggia  non  creano ricchezza, gestiscono la paralisi economica.  E quanto più si prolunga l’emergenza,  tanto più si rendono necessari “gli scostamenti”. Quindi c'è un metodo nella follia populista... Dal  punto vista di Conte e Gualtieri, quello della conservazione del potere distribuendo mance, i conti tornano.
Per farla breve,  la paralisi dell’economia impone  gli scostamenti di bilancio, e gli scostamenti impongono la paralisi. Siamo dentro  una specie di spirale demenziale (economicamente demenziale): quella del soldi buttati al vento inseguendo la logica del pagheremo a babbo morto.  Cioè mai. 
Insomma,  più si spande più si spende, più si spende più si spande… E chi se ne frega dei nipoti.   Perciò spendi spandi, spandi spendi  effendi… Anzi offendi l’intelligenza. Economica.  Di chi verrà dopo di noi... Se verrà... Perché per  debiti ci si estingue anche...  

Carlo Gambescia