venerdì 6 gennaio 2023

Cosa non mi ha portato la Befana…

 

Questa notte ho sognato. Nulla alla Martin Luther King, come si dice oggi per essere alla moda. Un sogno molto italiano. Cosa ho sognato? La Befana, che mi portava solo cose belle.

Prima cosa di vivere in un Paese laico. Credo che, con i funerali del Papa emerito, si sia toccato il fondo. Certo, un Vicepapa non muore tutti i giorni, bisogna stare sulla notizia. Però i mass media si sono tramutati (tra telegiornali, dirette, approfondimenti) in una succursale di Radio Maria e Tv 2000.

Seconda cosa, di vivere in un Paese “delegificato”. Dove ci si possa sposare o non sposare con chiunque, senza norme e leggi che stiano a lì a prescrivere per filo e per segno, dividendo i cittadini in tribù, quale sia la “famiglia naturale”. Quella “giusta” insomma.

Terza cosa, di vivere in un Paese nel quale basti una scrittura privata per decidere cosa fare della propria vita dinanzi alla morte. Senza complicazioni burocratiche, commissioni di medici, eccetera.

Quarta cosa, di vivere in un Paese tollerante e inclusivo, dove non si faccia la guerra a migranti e Ong. Capace di accogliere, in silenzio, fattivamente, evitando la canea mediatico-politica creata ad arte.

Quinta cosa, di vivere in un Paese antiproibizionista, dove sul consumo di tabacco e tutto il resto, nessuno, in alto, debba decidere della salute individuale. Un Paese nel quale ogni individuo possa fare le proprie scelte assumendone virilmente le conseguenze, positive o negative.

Sesta cosa, di vivere in un Paese, che non smetta mai di credere nella forza dell’iniziativa privata, della creatività imprenditoriale. Un paese dove le imprese siano finalmente capaci di rifiutare qualsiasi contributo pubblico: frutto avvelenato e perverso dello strangolamento fiscale e degli  incentivi pubblici a pioggia, inentivi che sfociano regolarmente nel più classico (pardon) magna magna.

Settima cosa, di vivere in un Paese dove Giorgia Meloni, come dicono le biografie (o almeno dicevano), svolga l’unico lavoro che sapeva fare benissimo: servire i caffè.

Poi però mi sono svegliato. Ho acceso  la  radio. Che subito si è messa a gracchiare “sul giorno dopo i funerali del Papa emerito”...

Cosa dire? Che pure la Befana non è più quella di una volta.

Carlo Gambescia

P.S. Comunque sia, Buona Befana a tutti!

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