giovedì 5 maggio 2022

Donna Assunta, Marcello Veneziani e Giano Accame

 


Per capire che Donna Assunta, pace all’anima sua, non era un mostro di simpatia, a chi scrive bastò un pranzo, ovviamente insieme ad altri numerosi convitati: aveva sempre ragione lei. Inutile alzare il ditino.

Sicché comprendo il rapporto “omertoso”, come lo definisce Veneziani, che, magari solo per rispetto del bon ton, non si poteva non avere con lei.

Ovviamente, mai stato intimo di Donna Assunta. Come detto, ricordo rapporti prandiali, due o tre volte in occasione di convegni e incontri vari, negli anni Novanta. Roba dell’altro secolo.

Per carità, che la terra le sia lieve. Quel che invece mi ha colpito del coccodrillo di Veneziani (*), in stile agrodolce, più agro che dolce… Inciso: Veneziani non hai mai stimato nessuno, di qui la sua incapacità di apprendere dagli altri, perché personalità monadica, probabilmente per ragioni pseudo competitive. E infatti – ben gli sta – da più di trent’anni scrive sempre lo stesso libro.

Dicevo, mi ha colpito del pezzo il riferimento allo scambio epistolare con Almirante, segretario del Movimento Sociale. Veneziani, come tipico dell’ ego-personaggio, non riesce ad andare oltre le conseguenze personali. E infatti scrive così: “né mai le raccontai [A Donna Assunta, Ndr] uno scambio epistolare polemico con lui con sgradevoli conseguenze”.

In realtà, il punto è un altro,  come mi fece notare Giano Accame, persona di umiltà straordinaria, che a sua volta aveva scritto ad Almirante, il quale non si era limitato  a un semplice riscontro.  

Il punto è  che un potente segretario di partito, si mette personalmente alla macchina per scrivere, e risponde, eccetera, eccetera. Oggi, aggiungeva Giano, ed eravamo alla fine degli anni Novanta, la mia lettera sarebbe finita nel cestino (**).

Ecco il “supplemento Giano”: una sorta di dolcezza intellettuale. Frutto graditissimo di quella vera intelligenza, tipica di una bella persona, aperta all’altro, sinceramente. Però parliamo di un intellettuale autentico, libero, capace di riconoscere, pur nella diversità, i meriti degli avversari. E non di piagnucolare…

Carlo Gambescia

(*) Qui: http://www.marcelloveneziani.com/articoli/donna-assunta-la-regina-vedova/

(**) Al riguardo, sebbene storia “minore”, sarebbe interessante un approfondimento archivistico presso la Fondazione Spirito: https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=comparc&Chiave=416085

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