Garibaldi era un personaggio pittoresco. Eletto a furor di popolo, si presentò alla Camera in poncho. E forse con due pistole americane sotto.
Non voleva più vedere un solo prete a Roma. Voleva cacciare via il Papa. Era anticlericale. Come quei romani del dopo Porta Pia che a Carnevale organizzavano pseudo processioni con finti cardinali rubizzi, donnine scollacciate, fratacchioni inclini al bere, eccetera, eccetera. Pio IX da morto, rischiò di finire nel Tevere, bara compresa.
A Roma senza il Papa è dedicato un bel romanzo del suicida Morselli (che il Papa porti sfiga?).
Garibaldi non aveva del tutto torto. La Bastiglia venne demolita perché simbolo dell’Antico regime. Certo il Colonnato e annessa Basilica di San Pietro (per non parlare delle trecento chiese consacrate di Roma entro le mura, altrimenti sarebbero novecento) erano e sono altra cosa, anche per il valore artistico.
Del resto non ci si poteva e può comportare come gli anarchici spagnoli nel 1936, che senza saperlo videro le cose, più o meno, come Garibaldi. Diciamo che passarono all’atto. E non fu una bella pagina.
La Roma del Generale, quella repubblicana, laica, incendiaria, di sinistra, con ancora nel cuore le gloriose giornate del 1849, voleva giustizia. Invece i notabili liberali oscillavano tra l’anticlericalismo (Crispi) e l’indifferenza (Giolitti). In seguito con il fascismo, che confidava nella Chiesa come strumento di controllo sociale, e con la Repubblica democristiana, che ambiva più o meno alla stessa cosa, i preti tornarono a galla.
A Roma, in comune, dagli anni Settanta con i comunisti (altra Chiesa), prima vicini poi al potere, la Repubblica romana II, divenne conciliare.
Con la sinistra post comunista, annacquata, le cose sono andate addirittura peggio.
Oggi Gualtieri è un cardinale aggregato di Santa Madre Chiesa. Gestisce le cose per il Papa. Una specie di Camerlengo. Che, colmo dei colmi, ha fatto restaurare il monumento al Gianicolo di Garibaldi.
Che faccia tosta! Se la statua equestre del Generale, come una specie di Golem garibaldino, si fosse improvvisamente animata, avrebbe inseguito il Sindaco giù per le scarpate del Gianicolo.
Da fuori non ci si può rendere conto di quel che è diventata Roma, aggredita da milioni di pellegrini. Una Lourdes moltiplicata per 3 milioni di abitanti. Si parla per l’intero Giubileo di 35 milioni di pellegrini. Ma la cifra potrebbe essere superata.
Neppure la periferia si salva. Con alberghi e parrocchie trasformate in pensioni. Non si circola più né sopra né sotto. Prezzi alle stelle. Con Gualtieri benedicente più del Papa. E nel frattempo è morto un Papa e se n'è fatto un altro. Cose che capitano.
Passerà? Non sappiamo. È da Papa Giovanni Paolo II che la città piano piano si è trasformata in una gigantesca cuccagna turistico-religiosa. I cattolici nel mondo sono 1 miliardo e quattocentomila. Prima del Covid approdavano a Roma 10 milioni di turisti all’anno, 5-6 milioni di tipo religioso (*).
Ci si chiederà: ma come Gambescia, che è un fanatico della società aperta, ora che fa? Se la prende con i turisti? E poi la voce turismo è troppo economicamente importante per l’Italia e per Roma. Giustissimo.
Però se si fosse ascoltato Garibaldi, evitando magari gli eccessi degli anarchici spagnoli, oggi avremmo lo stesso il turismo, da società aperta, senza il massacro sociologico del turismo religioso.
Un giusto compromesso diciamo. E invece…
Carlo Gambescia
(*) Qui per un informazione generale,attendibile e aggiornata: https://www.bancaditalia.it/statistiche/tematiche/rapporti-estero/turismo-internazionale/tavole/index.html?dotcache=refresh .
Non mi dica che si è perso il blob di ieri sera interamente dedicato a Gualtieri?
RispondiEliminaBuona domenica
Sì, apprendo ora da lei. Ne vale la pena? C'è sempre Raiplay.... Di Gualtieri, che è storico di professione, appena trova tempo e voglia si legga i libri che ha dedicato a Togliatti... Assoluzione piena.
RispondiEliminaUn Gualtieri Super Mario Bros. abbastanza divertente. Poi, io non abito a Roma: Il suo giudizio come sindaco, invece, è così negativo?
RispondiEliminaRoma è una città complicata. Gli rimprovero il mettersi a tappetino davanti al Vaticano. E poi sotto sotto è uno spirito autoritario. Acqua cheta... Comunque non è che ci siano grandi alternative. Io proporrei un non italiano di spessore. Trovarlo però.
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