domenica 5 marzo 2023

Antifascismo razionale, non emotivo

 


Prima di “crocifiggere” Giorgia Meloni (molti lettori, penseranno, come al solito), invito gli amici che ci seguono a leggere l’intera prima pagina del “Domani” in edicola (*). Riassume, in modo chiaro, la totale incapacità della sinistra di inquadrare in chiave liberale la questione dei migranti (**).

Praticamente ci si continua a muovere nell’ambito dell’assistenzialismo puro e semplice, e soprattutto non si coglie, nonostante la continua evocazione del rischio fascista, il vero pericolo rappresentato dalla retorica meloniana.

Il punto non è secondario, perché le argomentazioni di Giorgia Meloni incorrono in una fallacia – gravissima – che sembra tristemente ricordare la vieta retorica nazionalsocialista contro gli ebrei. Quindi il rischio è quello di andare ben oltre la pericolosità del fascismo italiano.

Si legga questa dichiarazione di Giorgia Meloni. È di ieri.

«La presidente del Consiglio ha anche risposto in merito alla lettera che il sindaco di Crotone le ha inviato: “La lettera del sindaco di Crotone non l’ho letta tutta – ha spiegato -. Posso solo dire che io sono rimasta colpita dalle ricostruzioni di questi giorni. Ma davvero, in coscienza, c’è qualcuno che ritiene che il governo abbia volutamente fatto morire 60 persone? Vi chiedo se qualcuno pensa che se si fosse potuto salvare 60 persone, non lo avremmo fatto. Vi prego, siamo un minimo seri” » (***).

Esiste una fallacia argomentativa denominata “ignoratio elenchi” (conclusione irrilevante dal punto di vista logico).

Facciamo un esempio. Un politico dice che tutti devono avere una casa, obiettivo ovviamente, condivisibile. Ma, si dice questo, per appoggiare un progetto di espropriazione di case altrui, per costruire case per tutti, obiettivo non condivisibile da tutti, perché esistono varie formule, non solo l’espropriazione, per costruire case per tutti. Pertanto, si induce il pubblico a sostenere un atteggiamento di approvazione per se stesso (tutti devono avere una casa), per pura associazione psicologica, piuttosto che per implicazione logica. Come si può rifiutare una casa a tutti? Saremmo dei mostri… Si gioca su un fattore emotivo non logico. Quindi irrilevante sul piano della coerenza argomentativa.

Ora, quando Giorgia Meloni asserisce che “ma davvero, in coscienza, c’è qualcuno che ritiene che il governo abbia volutamente fatto morire 60 persone”, chiama in causa un’idea condivisibile da tutti in linea di principio. Si commette perciò la stessa fallacia. Come si può rifiutare una casa tutti? Come si può non salvare una persona che sta per affogare? Saremmo dei mostri… Si gioca su un fattore emotivo, non logico, quindi, ripetiamo, irrilevante, sotto il profilo della coerenza argomentativa.

E qui viene l’aspetto più grave, ideologico diciamo, delle dichiarazioni di Giorgia Meloni. Perché ricordano le giustificazioni dei negazionisti nazisti a proposito delle camere a gas. Ma come avremmo potuto “gassare” sei milioni di ebrei? Saremmo dei mostri… Stesso fattore emotivo. Come sopra insomma.

Nei due casi si gioca sulla dimenticanza o ignoranza, da parte della gente, delle politiche concrete di Fratelli d’Italia nei riguardi dei migranti, come pure di  quelle naziste nei riguardi degli ebrei. Ripetiamo, si gioca sulle emozioni delle gente. Saremmo dei mostri, eccetera, eccetera. Si sostituisce al principio causa-effetto un grumo di emozioni.

Invito i lettori a riflettere su queste nostre osservazioni. Ovviamente, Fratelli d’Italia non è la fotocopia del partito nazionalsocialista, come Giorgia Meloni non è la gemella di Adolfo Hitler. Però, il tipo di fallacia commesso, frutto di una erronea retorica politica, è lo stesso.

Hitler sapeva quel che faceva, e la Meloni? Lo ignoriamo.  Però la linea argomentativa sembra essere la stessa.

E questo, purtroppo, pare essere il lato veramente scabroso della vicenda. Altro che la corsa alla scoperta dei cavilli procedurali,  degna di un antifascismo da operetta, alla quale si aggrappa la sinistra delle Asl.

Se antifascismo deve essere, che sia un antifascismo logico, razionale, non emotivo.

Carlo Gambescia

(*) Qui: https://www.giornalone.it/prima-pagina-domani/ .
(**) Qui: https://cargambesciametapolitics.altervista.org/migranti-una-proposta-liberale/ .
(***) Qui: https://www.ansa.it/calabria/notizie/2023/03/04/naufragio-migranti-trovato-a-riva-il-corpo-di-un-bambino_f3c0b4a0-689a-489a-8c71-ca6f25242075.html .

 

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