Il “dono” di Evo Morales
Papa Francesco
tra falce, crocefisso e martello
tra falce, crocefisso e martello
Mah… Se si pensa alle persecuzioni subite
dal cristianesimo nei paesi del
socialismo reale, il regalo di Evo Morales
a Papa Francesco sa di
beffa… Oppure no, c’è un precedente: nella Spagna della Guerra Civile si inscenò la pubblica
fucilazione di (una statua) di Gesù.
Perciò i miliziani rossi,
simbolicamente, inchiodarono il Cristo
alla falce e martello (*).
Certo, i doni ufficiali, anche se di cattivo gusto,
non si possono rifiutare. Ma il sorriso del Papa non sembra di
circostanza. Eppure da quel che si dice della Bolivia ( dove chi non ha la tessera del
partito di Morales non ha assistenza né lavoro) il vecchio lupo rosso, indio o meno, non sembra aver perduto né pelo né vizio...
Da sempre, personaggi come Morales dichiarano
di sapere, alla perfezione ciò
che è bene per ogni singola persona… E
una volta agguantato il potere “implementano”, di regola con le cattive...
Papa Francesco, per contro, a parte quando deve criticare la
società aperta, si considera, come ha
più volte sottolineato, incapace di giudicare.
Un aneddoto. Pareto consigliava
all’amico Pantaleoni, che si dichiarava conservatore, di non criticare
il Re: “Se sei conservatore, o comunque vuoi comportarti coerentemente come
tale -
questo il succo della lettera
- non puoi attaccare la
monarchia, istituzione conservatrice per eccellenza: a me non piace, ma io non sono conservatore, guarda al fine, la conservazione dello stato
monarchico, e sorvola sui mezzi”.
Francesco commette lo stesso errore. Dovrebbe giudicare, proprio perché Papa e depositario di una dottrina, e
invece non giudica, o peggio giudica coloro che non sono in
sintonia con la sua personale visione del mondo, per alcuni molto spostata a
sinistra.
Proprio come Pantaleoni, il Papa non guarda al fine per concentrarsi solo sui
mezzi. Dovrebbe favorire la
conservazione dell’istituzione e
invece la critica e si bea di ricevere
crocefissi catto-comunisti.
Inseguendo una fin troppo facile popolarità mediatica che non ha nulla
a che vedere con le vere conversioni. In
questo modo però, il rischio qual è? Disorientare i vecchi
fedeli senza acquisirne nuovi.
Carlo Gambescia
(*) Fonte della foto: http://isoladipatmos.com/la-correttezza-storica-come-missione-pedagogico-pastorale-la-chiesa-ed-il-governo-di-fracisco-franco/
Caro Carlo, hai centrato perfettamente la questione. Papa Bergoglio da buon gesuita, non dimentico di quanto fatto dal suo ordine in America Latina, strizza l'occhio ai comunisti, gioca, ride, impiccia, gesuitizza, insomma. La falce&martello come la svastica hitleriana, hanno rappresentato centinaia di milioni di morti, ma per la Chiesa di oggi tutto è relativo, non si esclude, si include tutti, tranne, appunto, chi dissente da Bergoglio. Brutti tempi corrono...
RispondiEliminaGrazie del commento Angelo. Un abbraccio!
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