lunedì 6 luglio 2015

                                                               

Arma dei Carabinieri (*)  
Nucleo di Polizia Giudiziaria di [omissis]
VERBALE DI INTERCETTAZIONE DI CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI
                          (ex artt. 266,267 e 268 C.P.P.)

L'anno 2015, lunedì 6 aprile, in [omissis] presso la sala ascolto sita al 6o piano
della locale Procura della Repubblica, viene redatto il presente atto.
VERBALIZZANTE
M.O Osvaldo Spengler
FATTO
Nel corso dell'attività tecnica di monitoraggio svolta nell'ambito della procedura riservata n. 765/2, autorizzazione COPASIR 8932/3a [Operazione NATO “ASCOLTO FRATERNO” N.d.V.] è stata intercettata, in data 05/07/2015, ore 12.32, una conversazione intercorsa tra le utenze di Stato: n. 345**** in uso a S.E. FINZI MATTIA, Presidente del Consiglio dei Ministri, e 367***, in uso a SENSINI FABIO, consulente per la comunicazione della Presidenza del Consiglio.  Si riporta di seguito la trascrizione integrale della conversazione summenzionata:

[omissis]

S.E. FINZI MATTIA: “Insomma, come va a finire il referendum?”
SENSINI FABIO: “Secondo gli ultimi sondaggi…”
S.E. FINZI MATTIA: “Mi prendi in giro?”
SENSINI FABIO: “No, quelli veri.”
S.E. FINZI MATTIA: “Ah, ecco.”
SENSINI FABIO: “Gli ultimi sondaggi danno un testa a testa. Col margine d’errore statistico, la sintesi è: non si sa.”
[pausa]
S.E. FINZI MATTIA: “Se vince il no cosa diciamo?”
SENSINI FABIO: “Questa Europa va cambiata…”
S.E. FINZI MATTIA: “…sì, e poi?”
SENSINI FABIO: “Un’Europa dei popoli…”
S.E. FINZI MATTIA: “Sei matto? Come Salvini? Come la Marine Le Pen?!”
SENSINI FABIO: “Più Europa?”
S.E. FINZI MATTIA: “Per l’amor di Dio, è vecchia come il cucco!”
[lunga pausa]
SENSINI FABIO: “Ci sono!”
S.E. FINZI MATTIA: “Sentiamo.”
SENSINI FABIO: “E’ un no alla vecchia Europa…”
S.E. FINZI MATTIA: “Dai, dai che ci sei…”
SENSINI FABIO: “Questo no alla vecchia Europa è un sì, mille volte sì alla giovane Europa…”
S.E. FINZI MATTIA: “Questa l’ho già sentita.”
SENSINI FABIO: “Occavolo, hai ragione! La Giovane Europa di Mazzini!”
S.E. FINZI MATTIA: “Va bene Mazzini?”
SENSINI FABIO: “No, no…ha la fissa dei doveri, del popolo, di Dio…una faccia triste, da gufo…e poi faceva gli attentati.”
S.E. FINZI MATTIA: “Un terrorista! Ma tu per chi lavori?!”
SENSINI FABIO: “Bè, non proprio un terrorista…comunque Mazzini non va bene. [pausa] Senti un po’ qua: ‘Questo no alla vecchia Europa è un sì, mille volte sì all’Europa dei giovani.”
S.E. FINZI MATTIA: “Fuochino. Vai avanti.”
SENSINI FABIO: “Un’Europa dei giovani, con i giovani, per i giovani.”
S.E. FINZI MATTIA: “Lincoln!”
SENSINI FABIO: “Esatto. Così mandiamo anche un messaggio alla Merkel: ‘Guarda bimba che Obama sta con noi!’ “
S.E. FINZI MATTIA: “Bè…”
SENSINI FABIO: “Si fa per dire, Mattia.”
S.E. FINZI MATTIA: “E se poi la Merkel se la prende?”
SENSINI FABIO: “Per così poco?”
S.E. FINZI MATTIA: “Non hanno il senso dell’umorismo, i tedeschi. L’hai sentito Schultz?”
SENSINI FABIO: “Quando ha detto che in Grecia ci vuole un governo di tecnici?”
S.E. FINZI MATTIA: “Mi è venuta la pelle d’oca, Fabio.”
SENSINI FABIO: “Perché?”
S.E. FINZI MATTIA: “Come perché? ‘Se fai come dico io resti al governo, se no ti mando a casa e ci metto un mio dipendente.’ Dovrei stare tranquillo, secondo te?”
SENSINI FABIO: “Scusa, Mattia: ma te ne accorgi adesso?”
S.E. FINZI MATTIA: “No, ma sai, detto così, fuori dai denti, da una sede ufficiale…”
SENSINI FABIO: “Ci conviene, Mattia.”
S.E. FINZI MATTIA: “In che senso?”
SENSINI FABIO: “Se in Europa governasse solo chi vince le elezioni, noi non saremmo qua.”
S.E. FINZI MATTIA: “Ma se ho preso il quaranta per cento!”
SENSINI FABIO: “Alle europee, Mattia: alle europee. Le politiche non le abbiamo fatte.”
S.E. FINZI MATTIA: [pausa]: “Eh già. Sai, ormai mi sono abituato…”
SENSINI FABIO: “Ecco il punto: ti sei abituato tu, e si sono abituati anche gli italiani. Ma se ci pensi un attimo, è da un bel pezzo che non si fanno le politiche.”
S.E. FINZI MATTIA: “Sai che è vero? Non le ha fatte neanche ‘stai sereno’…”
[ridono]
SENSINI FABIO: “Con quella faccia, ‘stai sereno’ non lo votava neanche sua moglie…”
S.E. FINZI MATTIA: “Forse la mamma, che pure o’ scarrafone è bbello a mamma soia…”
[ridono]
SENSINI FABIO: “Insomma: noi siamo al governo perché c’è andato Montani. E chi l’ha eletto Montani? Nessuno. Nessuno Montani, nessuno ‘stai sereno’, nessuno neanche noi.”
S.E. FINZI MATTIA: “In effetti... [pausa] insomma, se vince il no cosa diciamo?”
SENSINI FABIO: “Questo no alla vecchia Europa è un sì, mille volte sì a un’Europa dei giovani…”
S.E. FINZI MATTIA: “Sììì…”
SENSINI FABIO: “Un’Europa dei giovani che cresce insieme ai giovani…”
S.E. FINZI MATTIA: “Sì, sì…”
SENSINI FABIO: “E a questi giovani, l’Europa dei giovani lancia una sfida…”
S.E. FINZI MATTIA: “Dai che ci sei…”
SENSINI FABIO: “Senti questa: ‘non chiedere cosa può fare per te la vecchia Europa: dimmi cosa vuoi fare tu, per l’Europa dei giovani!”
S.E. FINZI MATTIA: “[pausa] Kennedy. Sei un grande, Fabio.”
SENSINI FABIO: “It’s my job, Mr. President.”
S.E. FINZI MATTIA: “No, niente falsa modestia. E’ magistrale.”
SENSINI FABIO: “Che tra l’altro un pochino gli somigli.”
S.E. FINZI MATTIA: “Dici?”
SENSINI FABIO: “Va un po’ aggiustato il taglio dei capelli…”
S.E. FINZI MATTIA: “Qua devo perdere un cinque chili, basta con la pastasciutta!”
SENSINI FABIO: “E poi, se permetti…”
S.E. FINZI MATTIA: “Certo, dai.”
SENSINI FABIO: “Hai fatto caso che Maria Eleonora pare la sorella di Marylin?”
S.E. FINZI MATTIA: “Magari! No, però hai ragione, un pochino…soprattutto l’espressione…”
SENSINI FABIO: “Anche lei, se cambia pettinatura, si tinge di biondo…magari fate la dieta insieme…”
S.E. FINZI MATTIA: “ ‘Happy birthday, Mr. President…’ Che donna quella, che donna…”
SENSINI FABIO: “Niente di esplicito, di volgare, capisci? Una somiglianza appena accennata, un messaggio subliminale…non sembra, ma arriva, arriva…”
S.E. FINZI MATTIA: “No no, ho capito, una cosa sottile…bravo, Fabio, oggi sei proprio in forma.”
SENSINI FABIO: “E poi con il richiamo a Kennedy c’è un altro bonus.”
S.E. FINZI MATTIA: “Cioè?”
SENSINI FABIO: “Comunque vada il referendum, vedrai che tutti daranno addosso ai tedeschi. Se vince il sì e i greci fanno la fame, di chi è la colpa? Dei tedeschi che sono insensibili. Se vince il no e la Grecia esce dall’euro, di chi è la colpa? Dei tedeschi che sono rigidi. Anche tu, qualcosa contro i tedeschi lo dovrai pur dire.”
S.E. FINZI MATTIA: “ ‘La vecchia Europa’ “
SENSINI FABIO: “Esatto. Però non li possiamo criticare e basta, sennò…”
S.E. FINZI MATTIA: “…sennò mi mandano a casa.”
SENSINI FABIO: “E allora tu cosa fai? Prima li critichi un pochetto, la vecchia Europa, l’Europa dei giovani, eccetera. Ma quando Salvini si scatena contro la Merkel, l’austerità, la Germania, l’euro che non è l’euro ma il marco tedesco, tu cosa fai?”
S.E. FINZI MATTIA: “Cosa faccio?”
SENSINI FABIO: “Fai un discorso a reti unificate. Serio, composto, presidenziale…magro, bello, giovane, col ciuffo…il vestito scuro, la cravatta sottile, la camicia coi bottoncini…kennediano! e cominci così: ‘Ich bin ein Berliner’…”
[pausa]
S.E. FINZI MATTIA: “Cosa prendi di stipendio?”
SENSINI FABIO: “Ma, esattamente non…”
S.E. FINZI MATTIA: “Te lo faccio aumentare del venti per cento.”
SENSINI FABIO: “Grazie, Mattia, ma non c’è bisogno, può dare adito a polemiche…”
S.E. FINZI MATTIA: “Venti per cento. Te lo meriti. The best and the bestest.”
SENSINI FABIO: “The best and the brightest…”
S.E. FINZI MATTIA: “Perché io cos’ho detto?”

Letto, confermato e sottoscritto
L’UFFICIALE DI P.G.

M.o  Osvaldo Spengler

(*) "Trattasi" -   tanto per non cambiare stile,  quello  della  Benemerita...  -   di ricostruzioni che sono  frutto della mia  fantasia di  autore e commediografo.  Qualsiasi riferimento  a fatti o persone  reali  deve ritenersi puramente casuale. (Roberto Buffagni)


Il Maresciallo Osvaldo Spengler, nato a Guardiagrele (CH) il 29 maggio 1948 da famiglia di antiche origini sassoni (carbonai di Blankenburg am Harz emigrati nelle foreste abruzzesi per sfuggire agli orrori della Guerra dei Trent’anni), manifestò sin dall’infanzia intelletto vivace e carattere riservato, forse un po’ rigido, chiuso, pessimista. Il padre, impiegato postale, lo avviò agli studi ginnasiali, nella speranza che Osvaldo conseguisse, primo della sua famiglia, la laurea di dottore in legge. Ma pur frequentando con profitto il Liceo Classico di Chieti “Asinio Pollione”, al conseguimento della maturità con il voto di 60/60, Osvaldo si rifiutò recisamente di proseguire gli studi, e si arruolò invece, con delusione e sgomento della famiglia, nell’Arma dei Carabinieri. Unica ragione da lui addotta: “Non mi piace far chiacchiere .” (Com’è noto, il carabiniere è “uso a obbedir tacendo”). Mise a frutto le sue doti di acuto osservatore dell’uomo in alcune indagini rimaste celebri (una per tutte: l’arresto dell’inafferrabile Pino Lenticchi, “il Bel Mitraglia”). Coinvolto nelle indagini su “Tangentopoli”, perseguì con cocciutaggine una linea d’indagine personalissima ed eterodossa che lo mise in contrasto con i magistrati inquirenti. Invitato a chiedere il trasferimento ad altra mansione, sorprese i superiori proponendosi per la sala ascolto della Procura di ***. Richiesto del perché, rispose testualmente: “Almeno qui le chiacchiere le fanno gli altri.”

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