martedì 3 settembre 2024

Perchè in Germania hanno vinto gli estremisti?

 


La tesi che in Germania ha vinto l’estrema destra, perché l’elettore è contrario a pagare altre “tasse ecologiche” e più in generale perché contrario all’Unione europea filo-ucraina, è pura disinformazione, avallata, come in Italia, da un giornalismo organico al governo Meloni.

A Palazzo Chigi si pensano le stesse cose della destra estrema tedesca. Però – come dire ? – si cerca di incartarle meglio. Anche per presentare il governo di destra, posizione che fu la stessa di Hitler e Mussolini , come un bastione contro l’estremismo di destra.

Sicché oggi Sechi su “Libero”, forse il più perfido esecutore di ordini, dopo Sallusti, avalla la tesi del “bastione” meloniano. Confeziona pacchi politici, nel senso slang dell’espressione.

Chi scrive invece scorge un bastone. E non è solo questione di una lettera i in meno.

Ma veniamo al punto. La contrarietà assoluta verso gli aiuti militari all’Ucraina e la transizione ecologica riguarda 1 europeo (per eccesso si può arrivare 2) su 10. E la Germania è più o meno in linea con questi dati (*).

Pertanto non è questa la motivazione del successo dell’estrema destra, tra l’altro avvenuta sul piano locale e in aree economicamente e culturalmente depresse come la Turingia e la Sassonia (in particolare l’Alta), mai del tutto ripresesi dai danni sociali del comunismo.

Sotto quest’aspetto l’assenza di democrazia, fino alla riunificazione, spiegherebbe il successo congiunto per così dire dell’estrema destra, dell’ Alternative für Deutschland (Afd), e della sinistra comunista-nazionale, il Bündnis Sahra Wagenknecht (Bsw). Quindi non solo estrema destra. La questione è più ampia.

La vera domanda è questa: per dirla alla buona, chi ha votato per le estreme ci fa o c’è? Cioè ci troviamo davanti a un convinto elettore nazista o comunista nazionale? Oppure, a sempliciotti, egoisti e timorosi quanto basta, privi di qualsiasi cultura storica, e che quindi neppure conoscono le atrocità naziste e comunista?

Per rispondere a questa domanda servirebbero informazioni di tipo anagrafico e socio-economico sull’elettore rossobruno (semplificando). Però riguardo all’età, si può dire che chi aveva un anno nel 1939, oggi ne ha ottantacinque e del nazismo non può ricordare nulla. Per contro, lo stesso individuo, non può non ricordare tutto o quasi del comunismo. Parliamo della popolazione anziana tedesca, dai 75 anni in su, quindi persone, che ne sanno ancora meno del nazismo: 10 milioni su una popolazione di 85 milioni circa (**).

Alla luce di quando appena detto, l’elettore tedesco che vota Afd e Bsw o è completamente ignorante (nel senso che ignora cosa sono stati il nazismo e comunismo), o è un autolesionista volontario o involontario.

Con riguardo all'autolesionismo, nel primo caso, l'elettore crede nella versione eroica del nazismo e del comunismo, quindi si autocondanna a sfracellarsi di nuovo contro il muro della dittatura. 

Mentre nel secondo caso, quello dell’autolesionista involontario, l’elettore non sa che ha preso un treno senza ritorno. Perché, ignaro, andrà a sfracellarsi, magari contro un altro treno proveniente da Mosca, con un sorriso idiota sulle labbra.

C’è da interrogarsi sul perché nazismo e comunismo (nella sua versione sovranista Bsw) riscuotano consenso. Un mistero. Cerchiamo comunque di capire.

Stupidità e cattiveria non sono motivazioni valide sotto il profilo storico. Però può esserlo il diffuso risentimento verso le élite dirigenti liberali e socialiste, dipinte come corrotte e nemiche del popolo.

La corruzione in realtà riguarda ogni tipo di regime. Però, oggi come oggi, i regimi più corrotti sono quelli dittatoriali (***). Pertanto la descrizione fornita dall’estrema destra e dall’estrema sinistra non rispecchia la realtà, ma purtroppo finisce per incidere sulla percezione della corruzione (****). E sulle decisioni di voto.

Uscire da questa impasse, tra realtà e rappresentazione della realtà, è difficilissimo. Perché le lamentele sulla crescente corruzione sono un’ ottima, per quanto banale, razionalizzazione sociale e politica – una specie di compensazione psicologica – per giustificare sul piano individuale i fallimenti e per appagare quella preferenza per la sicurezza rispetto alla libertà che anima l’uomo collettivo dei nostri tempi.

Sono perciò, ripetiamo, formidabili argomenti elettorali, ben sfruttati dal populismo di estrema destra e di estrema sinistra.

Come convincere le persone che il nostro è il migliore dei mondi possibili? E che come usava dire Margaret Thatcher: There Is No Alternative (TINA)?

Ecco il grande dilemma che travaglia le forze liberal-democratiche. Non si sa veramente come convincere chi vuole solo vincere.

Una cosa è certa. Mai vi riusciranno giornalisti come Sechi.

Carlo Gambescia

(*) Supporto all’Ucraina, qui (2024): https://europa.eu/eurobarometer/surveys/detail/3216 .
Supporto transizione ecologica, qui (2023): https://europa.eu/eurobarometer/surveys/detail/2954 .

(**) Qui (2022): https://ugeo.urbistat.com/AdminStat/it/de/demografia/eta/germania/276/1 .

(***) Qui (anni vari) : https://democracybarometer.org/ .

(****) Qui (2023): https://www.transparency.org/en/research .

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