lunedì 30 gennaio 2017

Arma dei Carabinieri (*)
Nucleo di Polizia Giudiziaria di [omissis]
VERBALE DI INTERCETTAZIONE DI CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI
(ex artt. 266,267 e 268 C.P.P.)
L'anno 2017, lunedì 30 gennaio, in [omissis] presso la sala ascolto sita al 6o piano
della locale Procura della Repubblica, viene redatto il presente atto.
VERBALIZZANTE
M.O Osvaldo Spengler
FATTO

Nel corso dell'attività tecnica di monitoraggio svolta nell'ambito della procedura riservata n. 945/3, autorizzazione NATO n. 219/2a [Operazione “FOLLOW UP” , N.d.V.] è stata intercettata in data 29/01/2017, ore 16,25 la seguente conversazione telefonica tra le utenze 333.***, intestata a FINZI MATTIA, e 356***, intestata a SENSINI FABIO.
[omissis]

SENSINI FABIO: “Niente da fare.”
FINZI MATTIA: “Come niente da fare?!”
SENSINI FABIO: “L’ho chiamato dieci volte. Non mi risponde.”
FINZI MATTIA: “Chiamalo con un altro numero!”
SENSINI FABIO: “Già fatto. Quando ha riconosciuto la voce sai cosa mi ha risposto? ‘Ha sbagliato numero, giovanotto.’ “
FINZI MATTIA: “Giovanotto…”
[PAUSA]
SENSINI FABIO: “Fa sul serio, Mattia.”
FINZI MATTIA: “Ma perché?! Non si rende conto che se spacca il partito vince Grilletto?”
SENSINI FABIO: “ Pessimo D’Altema è fatto così, Mattia, io te l’avevo de…”
FINZI MATTIA: “Ah no eh?! No te l’avevo detto!”
SENSINI FABIO: “E invece sì! Te l’avevo detto e ridetto, Mattia! Cosa ti costava dargli quello che voleva?”
FINZI MATTIA: “Non mi ha mai chiesto niente, D’Altema.”
SENSINI FABIO: “Fai finta di non capire? Cos’ha detto D’Altema un anno fa? ‘Bisogna ricostruire il centrosinistra con un lento lavoro culturale, non con la creazione di partitini a sinistra, ma il gruppo dirigente attuale non sembra interessato a questo obiettivo.’ “
FINZI MATTIA: “E invece adesso il partitino lo fa.”
SENSINI FABIO: “Voleva qualcosa, Mattia. Voleva l’ONU, voleva l’Alto Commissariato agli Esteri della UE…voleva chiudere in bellezza, voleva un tramonto da grande statista... Noi non gli abbiamo dato niente, poi abbiamo perso il referendum, tu ti sei dimesso, e adesso lui ti dà una lezione.”
FINZI MATTIA: “Bastava chiedere, no? Mi faceva una telefonata…”
SENSINI FABIO: “Perché non l’hai chiamato tu? Te l’ avevo detto, di chiamarlo.”
FINZI MATTIA: “Io?”
SENSINI FABIO: “Tu, tu.”
FINZI MATTIA: “Mah, non so…mi sarà passato di mente…”
SENSINI FABIO [pausa]: “Il re non telefona per primo, eh Mattia? [pausa] Si vede che la pensa così anche D’Altema.”
FINZI MATTIA [pausa]: “Va be’, adesso lo chiamo io… [prende il telefono]”
SENSINI FABIO: “Se vuoi....”
FINZI MATTIA: “Cioè, secondo te…”
SENSINI FABIO: “… secondo me è inutile che lo chiami. Perché abbiamo perso, Mattia. Abbiamo perso il referendum, ti sei dimesso…”
FINZI MATTIA [pausa] “…e non sono più il re. Giusto?”
SENSINI FABIO: “Sì. Ma se tu non lo sei più, lui non lo è ancora.”
FINZI MATTIA: [pausa]: “Alla pari. Anzi no. Io sono giovane, lui è vecchio. Lo faccio piangere, Fabio.”
SENSINI FABIO: “Mattia, attenzione che D’Altema…”
FINZI MATTIA: “Lo faccio piangere, quello!” [chiude la comunicazione]

Letto, confermato e sottoscritto
L’UFFICIALE DI P.G.

M.Osvaldo Spengler

(*) "Trattasi" -   tanto per non cambiare stile,  quello  della  Benemerita...  -   di ricostruzioni che sono  frutto della mia  fantasia di  autore e commediografo.  Qualsiasi riferimento  a fatti o persone  reali  deve ritenersi puramente casuale. (Roberto Buffagni)


Chi è il  Maresciallo Osvaldo Spengler?  Nato a Guardiagrele (CH) il 29 maggio 1948 da famiglia di antiche origini sassoni (carbonai di Blankenburg am Harz emigrati nelle foreste abruzzesi per sfuggire agli orrori della Guerra dei Trent’anni), manifestò sin dall’infanzia intelletto vivace e carattere riservato, forse un po’ rigido, chiuso, pessimista. Il padre, impiegato postale, lo avviò agli studi ginnasiali, nella speranza che Osvaldo conseguisse, primo della sua famiglia, la laurea di dottore in legge. Ma pur frequentando con profitto il Liceo Classico di Chieti “Asinio Pollione”, al conseguimento della maturità con il voto di 60/60, Osvaldo si rifiutò recisamente di proseguire gli studi, e si arruolò invece, con delusione e sgomento della famiglia, nell’Arma dei Carabinieri. Unica ragione da lui addotta: “Non mi piace far chiacchiere .” (Com’è noto, il carabiniere è “uso a obbedir tacendo”). Mise a frutto le sue doti di acuto osservatore dell’uomo in alcune indagini rimaste celebri (una per tutte: l’arresto dell’inafferrabile Pino Lenticchi, “il Bel Mitraglia”). Coinvolto nelle indagini su “Tangentopoli”, perseguì con cocciutaggine una linea d’indagine personalissima ed eterodossa che lo mise in contrasto con i magistrati inquirenti. Invitato a chiedere il trasferimento ad altra mansione, sorprese i superiori proponendosi per la sala ascolto della Procura di ***. Richiesto del perché, rispose testualmente: “Almeno qui le chiacchiere le fanno gli altri.”
***

Roberto Buffagni è un autore teatrale. Il suo ultimo lavoro, attualmente in tournée, è Sorelle d’Italia – Avanspettacolo fondamentalista, musiche di Alessandro Nidi, regia di Cristina Pezzoli, con Veronica Pivetti e Isa Danieli. Come si vede anche dal titolo di questo spettacolo, ha un po’ la fissa del Risorgimento, dell’Italia… insomma, dell’oggettistica vintage...



Nessun commento:

Posta un commento