sabato 7 gennaio 2017

Della ricchezza dei romani (di oggi)
Roma se ne frega



Roma è la prova provata dell’esistenza della mano invisibile, teorizzata da Adam  Smith.  Ci spieghiamo subito.
Praticamente,  è dall’elezione di Alemanno che  Roma non ha un sindaco nel vero senso della parola: che decida e comandi.  Quindi da quasi nove anni.  E Roma che fa?   Macina milioni di turisti e pellegrini come se niente fosse. Digerisce qualsiasi tipo di manifestazione politica. Metabolizza pensionati, venditori ambulanti, spacciatori, ubriachi, criminali, piccoli e grandi.   Il romano medio, fa zig zag tra rifiuti e buche e stradali,  per infilarsi nel  bar preferito e ordinare il suo quotidiano cappuccino e cornetto,  che poi gusta come se fosse la prima volta: tanto il "datore", pubblico o privato, nello stesso momento sta facendo la stessa cosa.  Così,  per fare due conti:   due euro e cinquanta al giorno fanno settantacinque euro al mese. Solo per la colazione.  Evidentemente i romani non sono alla canna del gas... 
Ristoranti, trattorie, pizzerie, aprono e chiudono velocemente, ma sono sempre pieni.  Come i centri commerciali.  I  bed and breakfast  impazzano, arricchendo nonni con due pensioni  e nipoti inoccupati.  I mezzi pubblici vanno così e così (tanto li prendono i filippini...),  ma le concessionarie (di auto nuove e usate) fanno affari d’oro.  E poi c’è sempre la motocicletta (altro mercato fiorentissimo). Insomma, i soldi girano... Della ricchezza dei romani, per parafrasare il titolo del capolavoro smithiano.  Guai a parlarne però. Di ricchezza.  
Infine,  i proverbiali ingorghi della Capitale, grazie ai  cellulari, ormai servono per far salotto o addirittura lavorare... dall'automobile-ufficio. Dulcis in fundo, ai barboni, pochi, anche se abbondantemente mediatizzati, ci pensano la Caritas e il Papa, come ai tempi dello Stato Pontificio. 
Roma se ne frega. Il "soldo" gira. Come del resto, comprovano le statistiche del reddito (*). Per dirla con Adam Smith,  oltre a non aspettarsi  nulla dalla benevolenza del birraio e del macellaio, il romano non si aspetta nulla, ma proprio nulla, anche dal sindaco.  E fa bene.


Carlo Gambescia    

(*) Tanto per fare il sociologo serio e  solo  per farsi un'idea:   https://milano.virgilio.it/speciali/quali_sono_le_citta_piu_ricche_d_italia_ecco_le_prime_5_5055.html      

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