mercoledì 6 aprile 2011

Contraddizioni pieddine
Il fascismo no, 
i fasciocomunisti sì?



Il problema è sempre lo stesso. Come si deve comportare la democrazia con chi sia antidemocratico? In modo democratico o antidemocratico? Un partito che si dichiari antidemocratico deve essere ammesso al libero gioco democratico delle elezioni? La Costituzione italiana mise fuori il legge il fascismo. Ora però si riparla di farlo tornare in gioco, proponendo un disegno di legge costituzionale che abolisce la XII norma transitoria e finale della Costituzione, quella che appunto vieta «la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista». Ci riferiamo al Ddl presentato al Senato, lo scorso 29 marzo, il senatore del Pdl Cristano De Eccher (Pdl), co-firmatari i senatori del Pdl Fabrizio Di Stefano, Francesco Bevilacqua, Giorgio Bornacin, Achille Totaro e il senatore Fli Egidio Digilio. Ovviamente il Partito democratico è subito insorto, come del resto ogni sincero democratico. Perché, per un atto di realismo politico, la democrazia deve difendersi dall’antidemocrazia. Ovviamente esiste il rischio che la democrazia, per difendersi, diventi a sua volta antidemocratica, e scelga il nemico, non perché antidemocratico, ma solo perché diversamente pensante…
Ci piacerebbe però che il Partito democratico fosse altrettanto fermo nel respingere il tentativo “fasciocomunista” di Pennacchi a Latina. Dove, in occasione delle prossime amministrative, stando a un’ intervista rilasciata al Secolo d’Italia, il Premio-Strega-per-caso sembra puntare, sulla base di « un’ idea concreta» ( quella fasciocomunista), «a raccogliere i “coloni” uniti in ampio fronte (…): dal centrosinistra fino ai “fascisti” onesti di Futuro e libertà» I quali, con Lanna prontissimo a scrivere il solito peana maggioritario, si sono, per l'appunto, precipitati a intervistarlo… Sicuramente perché fascisti. Sull’onestà decidano i lettori…
 Ora, delle due l’una. O il fascismo è tuttora fuorilegge. E quindi il Partito democratico deve prendere subito, e ufficialmente, le distanze dall’ operazione fasciocomunista di Pennacchi e dai “fascisti onesti” di Futuro e Libertà . Oppure, il Partito democratico, prendendo atto del cambiamento, deve immediatamente aggiungere la sua firma al Ddl presentato al Senato per l’abolizione della XII norma transitoria della Costituzione.
 Basta con gli equivoci.

Carlo Gambescia

Nessun commento:

Posta un commento