“Tutti a casa”. Grande film di Comencini che coglie lo spirito della Resistenza in modo non retorico. E oggi, Venticinque Aprile, la Resistenza si celebra. La battaglia per la vittoria della libertà contro il fascismo. Un regime dittatoriale, nelle mani di una soldataglia accampatasi in Italia per vent'anni, come un' orda di barbari invasori.
Una masnada, secondo l' antica etimologia medievale: i servi di un signore, un Michelaccio abbigliato come il direttore di un circo.
Una masnada in camicia nera andata al potere con la violenza. E annegata, dopo venti anni di soprusi e violenze, in un'inevitabile bagno di sangue. E ciò che è peggio, al seguito di una guerra fascista, persa in modo vergognoso, dopo venti anni di retorica militarista, complice la monarchia, che pensava di liberarsi del fascismo e di poter conservare il potere, come se nulla fosse accaduto.
Il che spiega - qui l'arte di Comencini - la presa di coscienza, dopo tragicomiche avventure, di un ufficiale, Alberto Sordi, fino a quel momento passivo, che si alza in piedi tra le macerie e impugna la mitragliatrice contro i prepotenti rimasugli militari della sciagurata alleanza di Mussolini. Rovine, mai dimenticarlo, causate dal fascismo, la masnada accampata in Italia, e dalla monarchia, traditrice dell'idea liberale e politicamente disonorata.
Ecco perchè si deve celebrare il Venticinque Aprile. Per non dimenticare.
La chiusa del film, che qui segue, mostra in modo icastico e commovente cosa sia una presa di coscienza civile e militare. Un lampo. Che allora condusse al Venticinque Aprile.
https://www.youtube.com/watch?v=raW0lOxw1qw .
Buon Venticinque Aprile!
Carlo Gambescia
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