lunedì 30 novembre 2015

Arma dei Carabinieri (*) 
Nucleo di Polizia Giudiziaria di [omissis]
VERBALE DI INTERCETTAZIONE DI CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI
(ex artt. 266,267 e 268 C.P.P.)
L'anno 2015, lunedì 30 novembre, in [omissis] presso la sala ascolto sita al 6o piano
della locale Procura della Repubblica, viene redatto il presente atto.
VERBALIZZANTE
M.O Osvaldo Spengler
FATTO
Nel corso dell'attività tecnica di monitoraggio svolta nell'ambito della procedura riservata n. 642/2, autorizzazione COPASIR 3636/3b [Operazione NATO “SCAMBIAMOCI UN SEGNO DI PACE” N.d.V.] è stata intercettata, in data 29/11/2015, ore 11.23, una conversazione telefonica tra l’utenza di Stato n. 347***, in uso a S.E. FINZI MATTIA , e l’utenza n. 338***, in uso all’AMBASCIATA DELLA FEDERAZIONE RUSSA. Al telefono, il Presidente della Federazione Russa, S.E. PUSKIN VLADIMIR. Si riporta di seguito la trascrizione integrale della conversazione summenzionata:

[omissis]


S.E. PUSKIN VLADIMIR: “Come stai, Mattia?”
S.E. FINZI MATTIA: “Vladimir, che piacere sentirti! Ma come parli bene italiano…”
S.E. PUSKIN VLADIMIR: “Merito delle barzellette di Silvano.”
S.E. FINZI MATTIA: “La sai quella del missionario?”
S.E. PUSKIN VLADIMIR: “Dopo, se non ti spiace.”
S.E. FINZI MATTIA: “Certo. A cosa devo il piacere?”
S.E. PUSKIN VLADIMIR: “Queste sanzioni, Mattia. Fanno male a noi, fanno male a voi… quando pensi di fare qualcosa?”
S.E. FINZI MATTIA: “Lo so, lo so. Ma vedi, Vladimir…non è facile. L’Europa…”
S.E. PUSKIN VLADIMIR: “L’Europa, Mattia, sempre l’Europa…non sta diventando un po’ una scusa, questa Europa?”
S.E. FINZI MATTIA: “L’Europa è un sogno, Vladimir, il nostro sogno.”
S.E. PUSKIN VLADIMIR: “Piaceva anche a noi russi, sognare. Abbiamo sognato settant’anni, ma poi ci siamo svegliati. Brutto risveglio, Mattia.”
S.E. FINZI MATTIA: “Cioè tu dici che l’Europa e il comunismo…”
S.E. PUSKIN VLADIMIR: “Fuochino. Mattia, avete il nemico alle porte di casa, anzi: dentro casa. Noi lo combattiamo anche per voi; ma voi? Quando vi svegliate, voi? Almeno levateci le sanzioni.”
S.E. FINZI MATTIA: “Ti garantisco che sto facendo tutto il possibile, per le sanzioni. Guarda, giusto venerdì scorso ne ho parlato con la Merkel…”
[pausa]
S.E. PUSKIN VLADIMIR: “…e?”
S.E. FINZI MATTIA: “E ufficiosamente, ti posso dire che ci siamo quasi.”
S.E. PUSKIN VLADIMIR: “Ufficiosamente.”
S.E. FINZI MATTIA: “Certo, ufficiosamente.”
S.E. PUSKIN VLADIMIR: “Quasi.”
S.E. FINZI MATTIA: “Quasi.”
[pausa]
S.E. PUSKIN VLADIMIR: “Grazie, Mattia.”
S.E. FINZI MATTIA: “Ma figurati! E’ interesse comune, no?”
S.E. PUSKIN VLADIMIR: “La sai quella del difettuccio?”
S.E. FINZI MATTIA: “No. E’ di Silvano?”
S.E. PUSKIN VLADIMIR: “No, è russa.”
S.E. FINZI MATTIA: “Vai.”
S.E. PUSKIN VLADIMIR: “Una donna dice all’amica: ‘Io non bevo, non fumo, non mi drogo e non ho mai tradito mio marito.’ ‘Ma che brava!’, risponde l’amica. ‘E proprio non hai difetti?’ ‘Uno solo. Sono bugiarda.’ “


Letto, confermato e sottoscritto
L’UFFICIALE DI P.G.

M.o  Osvaldo Spengler



(*) "Trattasi" -   tanto per non cambiare stile,  quello  della  Benemerita...  -   di ricostruzioni che sono  frutto della mia  fantasia di  autore e commediografo.  Qualsiasi riferimento  a fatti o persone  reali  deve ritenersi puramente casuale. (Roberto Buffagni)

Chi è il  Maresciallo Osvaldo Spengler?  Nato a Guardiagrele (CH) il 29 maggio 1948 da famiglia di antiche origini sassoni (carbonai di Blankenburg am Harz emigrati nelle foreste abruzzesi per sfuggire agli orrori della Guerra dei Trent’anni), manifestò sin dall’infanzia intelletto vivace e carattere riservato, forse un po’ rigido, chiuso, pessimista. Il padre, impiegato postale, lo avviò agli studi ginnasiali, nella speranza che Osvaldo conseguisse, primo della sua famiglia, la laurea di dottore in legge. Ma pur frequentando con profitto il Liceo Classico di Chieti “Asinio Pollione”, al conseguimento della maturità con il voto di 60/60, Osvaldo si rifiutò recisamente di proseguire gli studi, e si arruolò invece, con delusione e sgomento della famiglia, nell’Arma dei Carabinieri. Unica ragione da lui addotta: “Non mi piace far chiacchiere .” (Com’è noto, il carabiniere è “uso a obbedir tacendo”). Mise a frutto le sue doti di acuto osservatore dell’uomo in alcune indagini rimaste celebri (una per tutte: l’arresto dell’inafferrabile Pino Lenticchi, “il Bel Mitraglia”). Coinvolto nelle indagini su “Tangentopoli”, perseguì con cocciutaggine una linea d’indagine personalissima ed eterodossa che lo mise in contrasto con i magistrati inquirenti. Invitato a chiedere il trasferimento ad altra mansione, sorprese i superiori proponendosi per la sala ascolto della Procura di ***. Richiesto del perché, rispose testualmente: “Almeno qui le chiacchiere le fanno gli altri.”

***

Roberto Buffagni è un autore teatrale. Il suo ultimo lavoro, attualmente in tournée, è Sorelle d’Italia – Avanspettacolo fondamentalista, musiche di Alessandro Nidi, regia di Cristina Pezzoli, con Veronica Pivetti e Isa Danieli. Come si vede anche dal titolo di questo spettacolo, ha un po’ la fissa del Risorgimento, dell’Italia… insomma, dell’oggettistica vintage...


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