lunedì 2 novembre 2015

Arma dei Carabinieri (*) 
Nucleo di Polizia Giudiziaria di [omissis]
VERBALE DI INTERCETTAZIONE DI CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI
(ex artt. 266,267 e 268 C.P.P.)
L'anno 2015, lunedì 2 novembre, in [omissis] presso la sala ascolto sita al 6o piano
della locale Procura della Repubblica, viene redatto il presente atto.
VERBALIZZANTE
M.O Osvaldo Spengler
FATTO
Nel corso dell'attività tecnica di monitoraggio svolta nell'ambito della procedura riservata n. 765/2, autorizzazione COPASIR 8932/3a [Operazione NATO “ASCOLTO FRATERNO” N.d.V.] è stato effettuata in data 01/11/2015, ore 16.41, l’intercettazione di una conversazione telefonica intercorsa tra le utenze di Stato 333***, in dotazione a S.E. FINZI MATTIA, Presidente del Consiglio dei Ministri, e 347***, in dotazione a SENSINI FABIO, consulente per la comunicazione della Presidenza del Consiglio.  Si riporta di seguito la trascrizione integrale della conversazione summenzionata:

[omissis]


S.E. FINZI MATTIA: “Ma chi ce l’ha portato ‘sto deficiente, chi?!”
SENSINI FABIO: “D’Alema, nel 2006. Voleva farlo Ministro della Sanità.”
S.E. FINZI MATTIA:  “D’Alema, capirai. E adesso?”
SENSINI FABIO: “La situazione è fluida, Mattia.”
S.E. FINZI MATTIA: “Cioè non sappiamo che cazzo fare.”
SENSINI FABIO: “Questo ha detto che parla, Mattia. Nomi e cognomi dei dirigenti PD che gli hanno raccomandato gli indagati di Mafia Capitale. Con tanto di prove. E chi lo sa se finisce lì? E’ scemo finché vuoi, ma ha fatto il sindaco, sai quanta roba può aver visto?”
S.E. FINZI MATTIA: “E la magistratura? No, dico, cosa ci stanno a fare questi, che gli ho appena aumentato lo stipendio?”
SENSINI FABIO: “Forse abbiamo sbagliato parlando di ridurre le ferie, di metterli un po’ al passo…forse era troppo presto.”
S.E. FINZI MATTIA: “Sì, a quelli non gli basta mai. [Pausa] Possibile che non ha mai fatto niente? Solo gli scontrini delle pizze, i rimborsi spese, queste cretinate? Ma dai! Ha più di cinquant’anni, ha girato il mondo, gestito fondi negli ospedali…cos’è, Madre Teresa di Calcutta?”
SENSINI FABIO: “Ci stiamo lavorando.”
S.E. FINZI MATTIA: “ ‘Ci stiamo lavorando’. E ci state lavorando male! Mai stato a battone? Mai andato a trans, con la sua Pandina rossa? Con una minorenne, dimmi che è stato con una minorenne…”
SENSINI FABIO: “Finora non risulta.”
S.E. FINZI MATTIA: “E se fosse frocio? Un po’ l’aria ce l’ha, con quella vocina, il polso molle…”
SENSINI FABIO: “Per l’amor di Dio, se è frocio siamo rovinati. Quello fa outing, e dopo chi lo tocca più?”
[Lunga pausa]
S.E. FINZI MATTIA: “Sai qual è il problema?”
SENSINI FABIO: “Quale?”
S.E. FINZI MATTIA: “Il problema è che quello, se vuole, si prende su a torna all’estero a fare il medico, i soldi a casa li porta comunque.”
SENSINI FABIO: “E poi quando è lì fa il martire della politica corrotta e ci sputtana tutti.”
S.E. FINZI MATTIA: “Come abbiamo fatto a ridurci così, me lo spieghi? Che stiamo appesi ai capricci di un cretino?”
SENSINI FABIO: “Backlash, Mattia.”
S.E. FINZI MATTIA: “Eh?”
SENSINI FABIO: “Contraccolpo, boomerang. Su cosa siamo andati al governo, Mattia? Come lo abbiamo conquistato, il PD? Sulla corruzione. Noi, i giovani, i puri, i rottamatori…”
S.E. FINZI MATTIA: “…la società civile…”
SENSINI FABIO: “Eccola qua la società civile. E’ Marinaretto, la società civile.”
S.E. FINZI MATTIA: “Un cretino che non sa fare l’O col bicchiere.”
SENSINI FABIO: “I trapianti li sa fare, l’O col bicchiere no. E’ un dilettante, Mattia, come dicevi tu: mica ci campa col nostro lavoro.”
S.E. FINZI MATTIA: “Dice che una volta ha trapiantato il fegato di una scimmia su un uomo. Non è che gli animalisti…”
SENSINI FABIO: “E’ debole, Mattia.”
S.E. FINZI MATTIA: “Omicidio politico, ti rendi conto?! Sono il mandante di un omicidio politico, secondo lui!”
SENSINI FABIO: “Mah, cosa vuoi che ti dica, parole in libertà… Mica sei Francis Underwood... Uno che, tra l'altro, faceva tutto da solo..." 
[Lunga pausa]
S.E. FINZI MATTIA:  "Francis Underwood?   Però..."

Letto, confermato e sottoscritto
L’UFFICIALE DI P.G.
M.o  Osvaldo Spengler


(*) "Trattasi" -   tanto per non cambiare stile,  quello  della  Benemerita...  -   di ricostruzioni che sono  frutto della mia  fantasia di  autore e commediografo.  Qualsiasi riferimento  a fatti o persone  reali  deve ritenersi puramente casuale. (Roberto Buffagni)


Chi è il  Maresciallo Osvaldo Spengler?  Nato a Guardiagrele (CH) il 29 maggio 1948 da famiglia di antiche origini sassoni (carbonai di Blankenburg am Harz emigrati nelle foreste abruzzesi per sfuggire agli orrori della Guerra dei Trent’anni), manifestò sin dall’infanzia intelletto vivace e carattere riservato, forse un po’ rigido, chiuso, pessimista. Il padre, impiegato postale, lo avviò agli studi ginnasiali, nella speranza che Osvaldo conseguisse, primo della sua famiglia, la laurea di dottore in legge. Ma pur frequentando con profitto il Liceo Classico di Chieti “Asinio Pollione”, al conseguimento della maturità con il voto di 60/60, Osvaldo si rifiutò recisamente di proseguire gli studi, e si arruolò invece, con delusione e sgomento della famiglia, nell’Arma dei Carabinieri. Unica ragione da lui addotta: “Non mi piace far chiacchiere .” (Com’è noto, il carabiniere è “uso a obbedir tacendo”). Mise a frutto le sue doti di acuto osservatore dell’uomo in alcune indagini rimaste celebri (una per tutte: l’arresto dell’inafferrabile Pino Lenticchi, “il Bel Mitraglia”). Coinvolto nelle indagini su “Tangentopoli”, perseguì con cocciutaggine una linea d’indagine personalissima ed eterodossa che lo mise in contrasto con i magistrati inquirenti. Invitato a chiedere il trasferimento ad altra mansione, sorprese i superiori proponendosi per la sala ascolto della Procura di ***. Richiesto del perché, rispose testualmente: “Almeno qui le chiacchiere le fanno gli altri.”

***
 Roberto Buffagni è un autore teatrale. Il suo ultimo lavoro, attualmente in tournée, è Sorelle d’Italia – Avanspettacolo fondamentalista, musiche di Alessandro Nidi, regia di Cristina Pezzoli, con Veronica Pivetti e Isa Danieli. Come si vede anche dal titolo di questo spettacolo, ha un po’ la fissa del Risorgimento, dell’Italia… insomma, dell’oggettistica vintage...






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