La decapitazione di Khaled Asaad, capo archeologo dei
musei di Palmira
Battaglia di civiltà
Non abbiamo mai amato il retorico, spesso furbo, richiamo a questa o quella “battaglia di
civiltà”, nel nome della superiorità di una civiltà sull'altra. Crediamo invece fermamente nel valore del relativo e della possibilità di comparare,
di scegliere, premiando e preservando la diversità e
il valore storicamente unico delle differenti
civiltà.
Ora, però, sono in gioco, non solo i valori di relatività,
libertà e tolleranza che caratterizzano la “nostra” di civiltà, ma la possibilità stessa di "fare arte", e quindi "civiltà", liberamente. Lo Stato Islamico e le varie correnti
fondamentaliste non solo non ammettono la diversità e la possibilità di scelta, ma sono contro ogni forma di retaggio
storico-culturale "differente" e di manifestazione artistica che non sia in linea con le tradizioni islamiste. E mettono in pratica… Purtroppo.
La decapitazione di un mite studioso, Khaled Asaad, macchiatosi della "gravissima colpa" di essere stato direttore del polo museale di Palmira (*) e la sistematica distruzione a colpi di piccone di
statue e monumenti, provano che non c’è
possibilità di mediazione. Siamo davanti
a nemici che non solo ci indicano come tali, e come tali vogliono distruggerci, ma che mirano a colpire le basi stesse di ogni vita culturale. Nemici ben peggiori dei nazionalsocialisti, i quali in pubblico denunciavano l’ “arte degenerata” per poi goderne in
privato… Il che, ovviamente, non implica
alcuna riabilitazione di Hitler, ma serve solo a fornire la misura “scalare”
del pericolo che corrono tutti coloro che si riconoscono, occidentali e non, nei valori di libertà, a
cominciare da quella artistica, da sempre fondamento di qualsiasi sviluppo sociale e politico. Valori che vanno difesi. Ad ogni costo.
Carlo Gambescia
D'accordo, ci mancherebbe. Bisognerebbe aver chiaro anche, però, che far passare una "merda" o un tubo di ferro come opere d'arte, la così detta Arte Moderna, è anch'essa una degenrazione, certamente incruenta, ma non indolore. Poi ogni civiltà ha il diritto di suicidarsi. E' già accaduto e accadrà ancora.
RispondiEliminaarmando
Grazie del commento!
RispondiElimina