giovedì 7 marzo 2013

La rivista della settimana: "éléments", janvier-mars 2013, n. 146, pp. 64, euro 5,50 -  

http://www.revue-elements.com/elements-Pacte-budgetaire--la-fin-de-la-souverainete.html



Nell’ ultimo fascicolo di "éléments" (janvier-mars 2013 n. 146 ) si dà il treno della fine del mondo per passato e perduto. Detto in altri termini:  il   mondo liberale e capitalista,  come sottolinea Robert de Herte-Alain de Benoist nell’editoriale di apertura,  sarebbe crollato  da un pezzo   tra la  disattenzione generale.  E nessuno se ne sarebbe accorto:  neppure i nemici stessi della modernità, ormai preoccupati da un paio di secoli a piangersi addosso.  Che fare allora? Nell’attesa che qualcuno si accorga di passeggiare tra le rovine di quella che un giorno fu la  splendida civiltà liberale  non resterebbe che cercare (e dire) la verità, sempre e ad ogni costo.   Eccellente.  Ma qual è la verità? Ecco il punto.
Tra gli articoli più interessanti segnaliamo: “Le western zapatiste” (Nicolas Ghautier, pp. 32-34), eccellente reinterpretazione dello spaghetti-western italiano, alla luce del né destra-né sinistra; “Eric Werner; le début de la fin” (Ludovic Maubreuil, pp. 40-42), ottima recensione dell’ultimo libro all’umor filosofico nero di Éric Werner, noto ai lettori italiani per L’anteguerra civile (Edizioni Settimo Sigillo -http://www.libreriaeuropa.it/ricerca.asp ); “Salvator Dalì. Le Luis Mariano de la peinture” (Françoise Bousquet, p. 46),  ritratto agrodolce, scritto in  francese tagliente, di quel genio (seriale) della pittura e dell’arte di  promuovere se stesso che fu Dalì.
Come sempre pieni zeppi di chicche bibliografiche gli spazi dedicati all’informazione culturale (“Cartouches”, pp. 10-26). Infine, il Dossier di questo fascicolo  è dedicato al  “ Pacte budgétaire Européen: la fin de la souveraineté (Alain de Benoist e Félix Morès, pp. 48). Siamo tout à fait d'accord con de Benoist che l’efficienza del mercato viene  mitizzata. E che nella pratica  resta   difficilmente realizzabile. Tuttavia, come diceva Churchill a proposito della democrazia, probabilmente anche l’economia di mercato rimane la peggior forma di interazione economica tra gli uomini, eccezion fatta per tutte le altre forme che si sono sperimentate finora.

Ultima chicca: il “Cioran a fumetti” (p. 5), rubrica fissa, che si compone di tre tavole, a cura del bravissimo Patrice Reytier. I testi (quelli della nuvoletta “recitati” dallo scrittore franco-rumeno) sono tratti da Syllogismes de l’amertume (1952) e De L’inconvéniente d’être né (1973).

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