Sul “Giornale” Luigi Mascheroni ironizza sui 700mila euro in finanziaria, stanziati per la celebrazione dell’ Anniversario della Resistenza. Ma come non era un governo fascista?
In primo luogo, cominciamo col dire che il prossimo anno non si celebra un anniversario qualsiasi ma gli ottant’anni: 25 aprile 1945- 25 aprile 2025. Una data storica, mai digerita dalla destra missina, e di riflesso dai suoi cloni pseudodemocratici, Alleanza Nazionale e Fratelli d’Italia. Reflusso gastro-politico
In secondo luogo, rispetto al milione e cinquecento euro annui per il biennio 2014-2015, stanziati nel 2013 dal governo Letta appoggiato anche dal PdL, per celebrare i settant’anni, l’assegnazione si è ridotta a meno di un terzo (*). Elemosina.
In terzo luogo, in un paese normale, liberal-democratico, il 25 aprile dovrebbe essere una specie di pre-assunto ideale che unisce tutti. Una festa della libertà, da celebrare senza badare a spese. E invece in Italia non è così. Perché c’ è chi la libertà non l’ha mai amata. E se proprio deve celebrarla, lo fa di malavoglia, a dispetto. Citofonare Giorgia Meloni.
Detto altrimenti: i fascisti sono rimasti fascisti, quantomeno come forma mentis. Perciò, altro che celebrare una Liberazione vissuta tuttora come una sconfitta. Per dirla con Annalisa: “Eravamo bellissimi” (in camicia nera).
Esageriamo? Si pensi al disegno di legge “sicurezza”, attualmente in esame al Senato (**), che introduce una trentina di nuovi reati (***). Roba che non si vedeva dai tempi della “Legge Reale” (1975), alla quale però i missini si opposero. Per la cronaca, all’epoca erano loro a menare nelle piazze. Ergo…
Concludendo, perché Luigi Mascheroni, classe 1967, un intellettuale, in fondo non banale, che come si legge su Wikipedia, possiede una biblioteca di ventimila volumi, deve arrampicarsi sugli specchi per difendere chi non ha mai letto Cesare Beccaria? Per capirsi quelli del “Buca”, “sasso”, “buca con acqua”, “buca con fango”…
Delle due l’una. O non li ha neppure annusati, o, come diceva Totò, “che s’adda fa’ pe’ campa’ “.
Che malinconia.
Carlo Gambescia
(*) Qui: https://www.senato.it/leg/19/BGT/Schede/Ddliter/58519.htm .
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