sabato 5 settembre 2020

Carlo De Benedetti lancia  "Domani"
Il nuovo giornale del Gatto e della Volpe


Non si sa ancora  molto del nuovo quotidiano lanciato da Carlo De Benedetti:  “Domani”, in edicola il15 settembre.  Di sicuro si sa che  sarà distribuito da Cairo, patron  del “Corriere della Sera”.
Il direttore  sarà Stefano Feltri, già vicedirettore di Travaglio al “Fatto Quotidiano”,  coadiuvato da una squadra di giornalisti schierati a sinistra,  con due eccezioni, ex “Foglio”: Mattia Ferraresi e Nicola Imberti. Per gli altri nomi in predicato  rinviamo al non recente ma informato articolo de “Linkiesta” (*).
Anche se  De Benedetti ha negato, lo scopo è quello di captare i lettori  in fuga di “Repubblica”, allarmati, sembra, da possibili svolte moderate (che in realtà ancora non si vedono…), nonché  di infastidire “ il Fatto Quotidiano” e (perché no?) di fare le pulci, da sinistra, ai quotidiani a grande tiratura.  Quindi al posto di Cairo non ci fideremmo troppo dell’ “amico  Carlo”.   Il quale, proprio ieri,  dopo aver inviato  i suoi auguri a  Berlusconi, ricoverato con il Covid,  lo ha definito un imbroglione.  Che classe.
Spicca come Presidente del Cda editoriale, Luigi Zanda, approdato al Pd, ma collaboratore storico di Cossiga in fasi caldissime della storia d’Italia.  Un personaggio politico, classe 1942 (un ragazzino rispetto a De Benedetti che è del 1934),  che ne sa una più del diavolo   Se De Benedetti ricorda  la Volpe, Zanda il Gatto. Dio li fa poi li accoppia.  
Del resto  il finanziere si è già preparato una via d’uscita, in caso di default.  Si parla infatti, “dopo una fase startup” (per dirla sempre in “economese”) di graduale trasferimento del “Domani” a una omonima fondazione, eccetera, eccetera.
C’ è spazio per un altro giornale di sinistra? Dopo “ il Manifesto, “il Fatto Quotidiano” e nonostante tutto “ la Repubblica”?  Senza considerare, ovviamente “ il Dubbio” e “ il Riformista” che sono di sinistra ma sul versante moderato e garantista...
Tecnicamente, “Domani”, dovrà barcamenarsi soprattutto  tra  “Repubblica” e “Fatto quotidiano”. Riuscirà a strappare lettori  a  Molinari e Travaglio?   Si rifletta,  dovrebbe mantenersi  più a sinistra di “Repubblica”  e al tempo stesso  del  “Fatto”.  Una specie di “Manifesto” ma, conoscendo le idee De Benedetti,  con  licenza di uccidere i sindacati…  
La vediamo dura.

Carlo Gambescia