Arma dei Carabinieri (*)
Nucleo di Polizia Giudiziaria di [omissis]
VERBALE DI INTERCETTAZIONE DI CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI
(ex artt. 266,267 e 268
C .P.P.)
L'anno 2016, lunedì 1 agosto, in [omissis]
presso la sala ascolto sita al 6o piano
della locale Procura della Repubblica, viene redatto il presente atto.
VERBALIZZANTE
M.O Osvaldo
Spengler
FATTO
Nel corso dell'attività tecnica di monitoraggio ambientale svolta
nell'ambito della procedura riservata n. 642/2, autorizzazione COPASIR 3636/3b [Operazione
NATO “SCAMBIAMOCI UN SEGNO DI PACE” N.d.V.] è stata intercettata, in data
31/07/2016, ore 08.22, presso l’Arcivescovato di Cracovia, ul. Franciszkanska 3, Polonia
, una conversazione intercorsa tra S.S. SANCHO I e MONS. JUAN VENTURA Y PASCUAL,
suo terzo segretario. Si riporta di seguito la trascrizione integrale della
conversazione summenzionata:
[omissis]
S.S. SANCHO I: “Hai visto
quanti ragazzi? Che entusiasmo, che freschezza!”
MONS. JUAN VENTURA Y PASCUAL: “Sì, Santità.”
S.S. SANCHO I: “Visto come
rispondono? Quando gli ho detto, ‘Abbiate
il coraggio di insegnarci a noi, abbiate il coraggio di insegnarci a noi che è
più facile costruire ponti che innalzare muri!’ un’ovazione, un boato!”
MONS. JUAN VENTURA Y PASCUAL: “Sì, Santità.”
S.S. SANCHO I: “E’ piaciuto
tantissimo, questo passaggio: ‘E tutti
insieme chiediamo che esigiate da noi di percorrere le strade della fraternità.
Che siate voi i nostri accusatori, se noi scegliamo la vita dei muri, la vita
dell’inimicizia, la via della guerra.’ Chi me l’ha scritto? Me l’hai
scritto tu?”
MONS. JUAN VENTURA Y PASCUAL:
“Sì, Santità.”
S.S. SANCHO I: [pausa]: “Be’? Juan, mi ascolti?”
MONS. JUAN VENTURA Y PASCUAL:
“Sì, Santità. [pausa] Mi perdoni,
Santità, m’ero distratto. Le chiedo scusa. No, non l’ho scritto io il Suo
discorso.”
S.S. SANCHO I: “Non ti
piace?”
MONS. JUAN VENTURA Y PASCUAL: “Sì, Santità.”
S.S. SANCHO I: “Avanti. Parla liberamente.”
MONS. JUAN VENTURA Y PASCUAL [pausa]:
“No, Santità. Non
mi piace.”
S.S. SANCHO I: “E perché mai?
Non hai visto che successo?”
MONS. JUAN VENTURA Y PASCUAL: “Ho visto, Santità, ho visto.”
S.S. SANCHO I: “E allora?”
MONS. JUAN
VENTURA Y PASCUAL: “Perdoni, Santità: successo facile. Un adulto, un padre che
dice a un giovane, ‘insegnami tu, accusami tu’…il successo è garantito. Troppo
facile.”
S.S. SANCHO I: “L’umiltà,
Juan! L’umiltà cristiana! [pausa]
Cosa fai in ginocchio?”
MONS. JUAN
VENTURA Y PASCUAL: “La prego di perdonarmi Santità, non spetta a me criticarLa.
Perdoni la mia superbia.”
S.S. SANCHO I: “Su, su,
tirati su. Dimmi quel che pensi. Sei un giovane anche tu, no? E allora
insegnami.”
MONS. JUAN VENTURA Y PASCUAL [si rialza]
: “Il Suo…il dovere della Chiesa, Santità, è insegnare. Se non insegna la Chiesa , chi lo farà?”
S.S. SANCHO I: “Il dovere
della Chiesa è amare, Juan. “
MONS. JUAN VENTURA Y PASCUAL : “Sì, Santità.”
S.S. SANCHO I: “Il dovere
della Chiesa è accogliere. Accogliere tutti, Juan.”
MONS. JUAN VENTURA Y PASCUAL
: “Sì, Santità.”
S.S. SANCHO I: “Siamo
pastori, Juan, non professori.”
MONS. JUAN VENTURA Y PASCUAL : “Sì, Santità.”
S.S. SANCHO I: “Sei mai stato
parroco, Juan?”
MONS. JUAN VENTURA Y PASCUAL : “No, Santità.”
S.S. SANCHO I: “Professore?”
MONS. JUAN
VENTURA Y PASCUAL : “Sì, Santità. Alla Universidad Catòlica di San Antonio de
Murcia.”
S.S. SANCHO I: “Ecco, lo
immaginavo. Ti manca l’esperienza pastorale.”
MONS. JUAN
VENTURA Y PASCUAL : “Sì, Santità.”
S.S. SANCHO I: “San Antonio
de Murcia…[pausa] Mi diceva giusto
ieri l’Arcivescovo Monsalve Mejia…conosci?”
MONS. JUAN
VENTURA Y PASCUAL : “Sì, Santità. Arcidiocesi di Cali.”
S.S. SANCHO I: “Colombia,
bravo. Mi diceva monsignor Mejia, che è morto in odore di santità il parroco
della chiesa di San Antonio. Una chiesetta appollaiata su un picco, a
cinquemila metri di altitudine…un nido d’aquila, a tu per tu col cielo. Tu
soffri di vertigini, Juan?”
MONS. JUAN
VENTURA Y PASCUAL : “No, Santità.”
S.S. SANCHO I:
“Pressione alta?”
MONS. JUAN VENTURA Y PASCUAL : “No, Santità.”
S.S. SANCHO I: “Allora siamo
d’accordo.”
MONS. JUAN VENTURA Y PASCUAL : “Sì, Santità.”
S.S. SANCHO I: “I tuoi
parrocchiani saranno molto diversi da te, Juan. Non ci sono professori, lassù. Ma
dobbiamo imparare a convivere nella diversità, nel dialogo, nel condividere la
multiculturalità non come una minaccia ma come un’opportunità. Giusto?”
MONS. JUAN VENTURA Y PASCUAL : “Sì, Santità.”
S.S. SANCHO I: “Portati gli
scarponi e qualche maglione ben caldo, mi raccomando: che lassù fa freschetto
anche d’estate.”
MONS. JUAN VENTURA Y PASCUAL : “Sì, Santità.”
Letto, confermato e
sottoscritto
L’UFFICIALE DI P.G.
M.o Osvaldo Spengler
P.S. Cari amici lettori arrivederci all'inizio di settembre. Buone Vacanze!
Roberto Spengler Buffagni
P.S. Cari amici lettori arrivederci all'inizio di settembre. Buone Vacanze!
Roberto Spengler Buffagni
(*) "Trattasi"
- tanto per non cambiare stile, quello della
Benemerita... - di ricostruzioni che sono frutto della
mia fantasia di autore e commediografo. Qualsiasi riferimento
a fatti o persone reali deve ritenersi puramente casuale.
(Roberto Buffagni)
Chi è il
Maresciallo Osvaldo Spengler? Nato a Guardiagrele (CH) il 29 maggio
1948 da famiglia di antiche origini sassoni (carbonai di Blankenburg am Harz
emigrati nelle foreste abruzzesi per sfuggire agli orrori della Guerra dei
Trent’anni), manifestò sin dall’infanzia intelletto vivace e carattere
riservato, forse un po’ rigido, chiuso, pessimista. Il padre, impiegato
postale, lo avviò agli studi ginnasiali, nella speranza che Osvaldo
conseguisse, primo della sua famiglia, la laurea di dottore in legge. Ma pur
frequentando con profitto il Liceo Classico di Chieti “Asinio Pollione”, al
conseguimento della maturità con il voto di 60/60, Osvaldo si rifiutò
recisamente di proseguire gli studi, e si arruolò invece, con delusione e
sgomento della famiglia, nell’Arma dei Carabinieri. Unica ragione da lui
addotta: “Non mi piace far chiacchiere .” (Com’è noto, il carabiniere è “uso a
obbedir tacendo”). Mise a frutto le sue doti di acuto osservatore dell’uomo in
alcune indagini rimaste celebri (una per tutte: l’arresto dell’inafferrabile
Pino Lenticchi, “il Bel Mitraglia”). Coinvolto nelle indagini su
“Tangentopoli”, perseguì con cocciutaggine una linea d’indagine personalissima
ed eterodossa che lo mise in contrasto con i magistrati inquirenti. Invitato a
chiedere il trasferimento ad altra mansione, sorprese i superiori proponendosi
per la sala ascolto della Procura di ***. Richiesto del perché, rispose
testualmente: “Almeno qui le chiacchiere le fanno gli altri.”
***
Roberto Buffagni è un autore teatrale. Il
suo ultimo lavoro, attualmente in tournée, è Sorelle d’Italia – Avanspettacolo
fondamentalista,
musiche di Alessandro Nidi, regia di Cristina Pezzoli, con Veronica Pivetti e
Isa Danieli. Come si vede anche dal titolo di questo spettacolo, ha un po’ la
fissa del Risorgimento, dell’Italia… insomma, dell’oggettistica vintage...
Nessun commento:
Posta un commento