venerdì 7 dicembre 2012

Ritorno di Berlusconi? 
Sarebbe una festa per lo spread


Fin da  ieri sera, al grido di “A morte  il  caimano”, si è ricompattato il FdLNdB (Fronte di Liberazione Nazionale da Berlusconi). Inoltre,  la magistratura a orologeria, se il Cavaliere manterrà la parola, subito  ripartirà con nuove  inchieste a raffica…
Il problema però, piaccia o meno, è un altro: il voto dei mercati. Detto in altro modo: Berlusconi fa bene allo spread? Pare proprio di no. Perché già nelle ore successive al suo annuncio,  il famigerato tasso differenziale tra Btp e Bund  ha spiccato il volo. Quindi al posto del Cavaliere ci penseremmo bene prima di tentare una difficilissima risalita contro il volere dei corsi borsistici. 
Allora, cosa fa bene allo spread? Chiaramente, Monti. Il quale però, oltre che sul favore dei mercati,  può contare solo sulla fedeltà di Napolitano…  E Bersani? Potrebbe piacere a Sua Maestà Spread  se riuscisse a mettere  insieme  un’alleanza di centrosinistra inclusiva di Casini ( e qualche ministro montiano),  ma senza Vendola.  Per contro,  Bersani  potrebbe anche tentare di  allearsi (come sembra preferire)  con l'Armata capitanata da Brancaleone-Nichi. Scelta che  potrebbe anche funzionare,   a patto però  che in Germania, alle prossime elezioni,  i democristiani cedessero il passo ai socialdemocratici.   Cosicchè si avrebbe una specie di asse socialista tra  Germania-Francia-Italia  in grado di zuccherare q.b. l'amara pillola dei tagli.  Ovviamente, fatto salvo il gradimento dei bizzosi  mercati...    Infine,   con Grillo al potere  lo spread volerebbe più alto delle astronavi di guerre stellari.  Come con  il Cavaliere, insomma.
Si dirà, lo spread non esiste, è un’invenzione dei media pagati dai signori incappucciati… D'accordo. Tuttavia  il mondo là fuori,  almeno  per ora,  si muove entro la  situazione-spread. E con  essa, per dirla in sociologhese,  reagisce e interagisce, seguendo alla lettera la  regolarità psico-sociologica intuita da William L. Thomas.  Citiamo a memoria: “Se gli uomini  ritengono  reali  alcune situazioni, esse saranno reali nelle loro conseguenze”.
Di riflesso, fantasie complottiste o meno, lo spazio politico  in termini di influssi situazionali  è molto limitato: o Monti per pochi mesi ancora o  Bersani, da subito, per una legislatura.  
Buona giornata.

Carlo Gambescia

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