martedì 14 novembre 2017

Arma dei Carabinieri (*)
Nucleo di Polizia Giudiziaria di [omissis]
VERBALE DI INTERCETTAZIONE DI CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI
(ex artt. 266,267 e 268 C.P.P.)
L'anno 2017, martedì 14 novembre, in [omissis] presso la sala ascolto sita al 6o piano
della locale Procura della Repubblica, viene redatto il presente atto.
VERBALIZZANTE
M.O Osvaldo Spengler
FATTO
Nel corso dell'attività tecnica di monitoraggio svolta nell'ambito della procedura riservata n. della procedura riservata n. 945/3, autorizzazione NATO n. 219/2a [Operazione “FOLLOW UP” , N.d.V.] è stata intercettata in data 13/11/2017, ore 16,25 la seguente conversazione telefonica tra le utenze 333.***, intestata a FINZI MATTIA, SEGRETARIO DEL PARTITO DEMOCRATICO e 386***, intestata a MISTELLA CLEMENTINO, SINDACO DI MALEVENTUM. Si riporta di seguito la trascrizione integrale della conversazione summenzionata:
[omissis]

MISTELLA CLEMENTINO: “Buongiorno, Mattia. Hai voglia di fare due chiacchiere?”
FINZI MATTIA: “Ho voglia di sapere chi sei.”
MISTELLA CLEMENTINO: “Sono Mistella, Mattia.”
FINZI MATTIA: “Clementino? Clementino Mistella?”
MISTELLA CLEMENTINO: “In persona. Mistella il maneggione democristiano, Mistella l’artista della clientela, Mistella il redivivo.”
FINZI MATTIA: “Allora sì, ho voglia di fare due chiacchiere. Non ci siamo incontrati mai, ma mi interessi.”
MISTELLA CLEMENTINO: “Mi interessi anche tu, Mattia. Ti ho seguito molto, in questi anni.”
FINZI MATTIA: “Ah sì?”
MISTELLA CLEMENTINO: “Sì. Da un canto non avevo niente da fare, dall’altro tu mi piaci. Mi piaci perché sei un ragazzo modesto.”
FINZI MATTIA [ride]: “Modesto io?! Grazie, ma lo pensi solo tu.”
MISTELLA CLEMENTINO: “Lo penso solo io perché gli altri non capiscono una minchia, scusa il francesismo. Tu sei un ragazzo modesto, perché sai di non essere perfetto, impeccabile, superiore. Sei come sei, e lo sai.”
FINZI MATTIA [pausa]: “E come sono?”
MISTELLA CLEMENTINO: “Sei Pinocchio, Mattia, e quindi al tuo livello, sei forse l’ultimo politico veramente italiano che ci sia in Italia. Il penultimo, va’. C’è anche Silvano Bernasconi.”
FINZI MATTIA: “Pinocchio…perché no…”
MISTELLA CLEMENTINO: “Pinocchio, Pinocchio. Però così non ce la fai, a diventare un bambino in carne ed ossa. Lo sai che queste elezioni le perderai, vero?”
FINZI MATTIA: “Lo dici tu.”
MISTELLA CLEMENTINO: “Lo sai, lo sai. E dopo? Dopo cosa farai?”
FINZI MATTIA: “Se perderò continuerò a combattere. Tu mi dovresti capire, no? Sei rimasto nove anni in castigo e non hai mollato.”
MISTELLA CLEMENTINO: “Infatti ti capisco benissimo. Ma vedi: un modo per trasformare la sconfitta in vittoria c’è.”
FINZI MATTIA: “Sarebbe?”
MISTELLA CLEMENTINO: “Finire quel che hai cominciato, Mattia. Rottamare il PD.”
FINZI MATTIA: “E senza un partito dove vado, scusa?”
MISTELLA CLEMENTINO: “Perché, con quel partito dove vai? Cos’è il PD, Mattia? Hanno messo insieme le due parti più stupide della DC e del PCI, e l’hanno chiamato Partito Democratico, che non vuol dire niente perché non siamo in America. Prova a mettere insieme le due parti più intelligenti della DC e del PCI, e poi ne riparliamo. Tutta un’altra musica.”
 FINZI MATTIA: “E quali sarebbero le due parti più intelligenti della DC e del PCI, secondo te?”
MISTELLA CLEMENTINO: “Le parti modeste, Mattia. Le parti che sanno di non essere perfette, impeccabili, superiori. Le parti che sanno di essere italiane. Italiane, bugiarde e simpatiche, come Pinocchio, come te.”
FINZI MATTIA: “Cioè mi dovrei mettere con te?”
MISTELLA CLEMENTINO: “No: sono io che mi devo mettere con te. Silvano ha 81 anni, Mattia, c’è un limite a tutto, anche a lui.”
FINZI MATTIA: “E una volta che ci siamo messi insieme cosa facciamo, Clementino?”
MISTELLA CLEMENTINO: “Il meno possibile, Mattia. Soprattutto, niente zelo. L’Italia è fragile, molto fragile. Noi siamo l’imballaggio, ecco. Maneggiare con cura.”
FINZI MATTIA [pausa]: “Tutto qua?”
MISTELLA CLEMENTINO: “Tutto qua. E’ un programma modesto, lo so. Vedi: se Pinocchio cade, non si rompe; se si brucia i piedi, Geppetto gliene fa di nuovi. Ma quando il burattino si trasforma in ragazzo…”
FINZI MATTIA: “E come lo chiameresti questo imballaggio?”
MISTELLA CLEMENTINO: “Italia democratica.”
FINZI MATTIA: “Senza cristiana?”
MISTELLA CLEMENTINO: “Neanche Dio è più cristiano, lo dice il Papa. Ti piace? Hai colto l’allusione?”
FINZI MATTIA: “Sì, mi piace la cucina fusion. Vediamoci a pranzo, uno di questi giorni.”
MISTELLA CLEMENTINO: “Offri tu.”
FINZI MATTIA: “Facciamo alla romana.”
MISTELLA CLEMENTINO: “Parole sagge, Mattia, parole sagge.”
Letto, confermato e sottoscritto

L’UFFICIALE DI P.G.
M.Osvaldo Spengler

(*) "Trattasi" -   tanto per non cambiare stile,  quello  della  Benemerita...  -   di ricostruzioni che sono  frutto della mia  fantasia di  autore e commediografo.  Qualsiasi riferimento  a fatti o persone  reali  deve ritenersi puramente casuale. (Roberto Buffagni)


Chi è il  Maresciallo Osvaldo Spengler?  Nato a Guardiagrele (CH) il 29 maggio 1948 da famiglia di antiche origini sassoni (carbonai di Blankenburg am Harz emigrati nelle foreste abruzzesi per sfuggire agli orrori della Guerra dei Trent’anni), manifestò sin dall’infanzia intelletto vivace e carattere riservato, forse un po’ rigido, chiuso, pessimista. Il padre, impiegato postale, lo avviò agli studi ginnasiali, nella speranza che Osvaldo conseguisse, primo della sua famiglia, la laurea di dottore in legge. Ma pur frequentando con profitto il Liceo Classico di Chieti “Asinio Pollione”, al conseguimento della maturità con il voto di 60/60, Osvaldo si rifiutò recisamente di proseguire gli studi, e si arruolò invece, con delusione e sgomento della famiglia, nell’Arma dei Carabinieri. Unica ragione da lui addotta: “Non mi piace far chiacchiere .” (Com’è noto, il carabiniere è “uso a obbedir tacendo”). Mise a frutto le sue doti di acuto osservatore dell’uomo in alcune indagini rimaste celebri (una per tutte: l’arresto dell’inafferrabile Pino Lenticchi, “il Bel Mitraglia”). Coinvolto nelle indagini su “Tangentopoli”, perseguì con cocciutaggine una linea d’indagine personalissima ed eterodossa che lo mise in contrasto con i magistrati inquirenti. Invitato a chiedere il trasferimento ad altra mansione, sorprese i superiori proponendosi per la sala ascolto della Procura di ***. Richiesto del perché, rispose testualmente: “Almeno qui le chiacchiere le fanno gli altri.”
***

Roberto Buffagni è un autore teatrale. Il suo ultimo lavoro, attualmente in tournée, è Sorelle d’Italia – Avanspettacolo fondamentalista, musiche di Alessandro Nidi, regia di Cristina Pezzoli, con Veronica Pivetti e Isa Danieli. Come si vede anche dal titolo di questo spettacolo, ha un po’ la fissa del Risorgimento, dell’Italia… insomma, dell’oggettistica vintage...