martedì 1 novembre 2016

Arma dei Carabinieri
Nucleo di Polizia Giudiziaria di [omissis]
VERBALE DI INTERCETTAZIONE DI CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI
(ex artt. 266,267 e 268 C.P.P.)
L'anno 2016, lunedì 31 ottobre, in [omissis] presso la sala ascolto sita al 6o piano
della locale Procura della Repubblica, viene redatto il presente atto.
VERBALIZZANTE
M.O Osvaldo Spengler
FATTO

Nel corso dell'attività tecnica di monitoraggio ambientale svolta nell'ambito della procedura riservata n. 666/2, autorizzazione CONCISTORO DEGLI INCAPPUCCIATI 7932/3a [Operazione “GRANDE INQUISITORE” N.d.V.] è stato effettuata in data 30/10/2016, ore 14.37 la registrazione delle seguenti conversazioni, tenutesi presso il Cimitero del Verano (Roma).
[omissis]

MORTO UNO: “E’ domani la festa?”
MORTO DUE: “Tu che costume ti metti?”
[I MORTI ridono]
MORTA TRE: “Ridete, ridete pure.”
MORTO QUATTRO: “Tu proprio non cambi mai, eh? La solita guastafeste.”
MORTA TRE: “Ma stai zitto, se manco mi conosci.”
MORTO QUATTRO: “Siamo stati sposati quarant’anni.”
MORTA TRE: “Embè? Cosa c’entra?”
MORTO QUATTRO: “Qui ti do ragione.”
MORTO UNO [a MORTO DUE]: “Scusa, ti sposti un pochetto?”
MORTO DUE: “E dove vado? Qua siamo come le sardine.”
MORTA TRE: “Ti lamenti che stiamo stretti adesso? Vedrai, vedrai…”
MORTO QUATTRO: “Vedrai cosa?”
MORTA TRE: “Vedrai quando cominceranno ad arrivare gli immigrati.”
MORTO DUE: “Che immigrati?”
MORTA TRE: “Gli immigrati, non lo sai che di là ne arriva una marea?”
MORTO DUE: “Mah, ho sentito qualcosa…”
MORTO UNO: “Esagerano sempre, i vivi…”
MORTO TRE: “Poi qua si danno una calmata.”
MORTA TRE: “Sì, belli, fate pure i superiori. Io li ascolto, i becchini. Sai che dicono?”
MORTO QUATTRO: “No, ma tanto ce lo racconti tu.”
MORTA TRE: “Dicono che le case popolari le danno tutte agli immigrati, e gli italiani restano in mezzo a una strada.”
MORTO UNO: “E a noi che ce ne frega, scusa?”
MORTA TRE: “Ahó, ma sei proprio de coccio! Se buttano fuori gli italiani vivi, vuoi che non buttano fuori gli italiani morti?”
[PAUSA]
MORTO DUE: “Cioè tu dici che…”
MORTA TRE: “Dico che ci esumano! Ci buttano nella fossa comune!”
MORTO UNO: “Ma dai…”
MORTA TRE: “Ma dai ma dai! Ma dai cosa?! Quelli sono milioni, e fanno pure tanti figli: credi che non muoiono? E dove li mettono?”
MORTO DUE: “Be’, ma io sono duecento anni che sto qua, scusa!”
MORTA TRE: “Gli frega assai, ai vivi! Duecento anni o duemila, qua c’è bisogno di spazio e noi siamo nei piedi.”
MORTO QUATTRO: “Comunque, noi che abbiamo la tomba di famiglia siamo a posto.”
MORTO UNO E MORTO DUE [insieme]: “Ah no! Uno vale uno!”


Letto, confermato e sottoscritto
L’UFFICIALE DI P.G.

M.Osvaldo Spengler


(*) "Trattasi" -   tanto per non cambiare stile,  quello  della  Benemerita...  -   di ricostruzioni che sono  frutto della mia  fantasia di  autore e commediografo.  Qualsiasi riferimento  a fatti o persone  reali  deve ritenersi puramente casuale. (Roberto Buffagni)


Chi è il  Maresciallo Osvaldo Spengler?  Nato a Guardiagrele (CH) il 29 maggio 1948 da famiglia di antiche origini sassoni (carbonai di Blankenburg am Harz emigrati nelle foreste abruzzesi per sfuggire agli orrori della Guerra dei Trent’anni), manifestò sin dall’infanzia intelletto vivace e carattere riservato, forse un po’ rigido, chiuso, pessimista. Il padre, impiegato postale, lo avviò agli studi ginnasiali, nella speranza che Osvaldo conseguisse, primo della sua famiglia, la laurea di dottore in legge. Ma pur frequentando con profitto il Liceo Classico di Chieti “Asinio Pollione”, al conseguimento della maturità con il voto di 60/60, Osvaldo si rifiutò recisamente di proseguire gli studi, e si arruolò invece, con delusione e sgomento della famiglia, nell’Arma dei Carabinieri. Unica ragione da lui addotta: “Non mi piace far chiacchiere .” (Com’è noto, il carabiniere è “uso a obbedir tacendo”). Mise a frutto le sue doti di acuto osservatore dell’uomo in alcune indagini rimaste celebri (una per tutte: l’arresto dell’inafferrabile Pino Lenticchi, “il Bel Mitraglia”). Coinvolto nelle indagini su “Tangentopoli”, perseguì con cocciutaggine una linea d’indagine personalissima ed eterodossa che lo mise in contrasto con i magistrati inquirenti. Invitato a chiedere il trasferimento ad altra mansione, sorprese i superiori proponendosi per la sala ascolto della Procura di ***. Richiesto del perché, rispose testualmente: “Almeno qui le chiacchiere le fanno gli altri.”
***

Roberto Buffagni è un autore teatrale. Il suo ultimo lavoro, attualmente in tournée, è Sorelle d’Italia – Avanspettacolo fondamentalista, musiche di Alessandro Nidi, regia di Cristina Pezzoli, con Veronica Pivetti e Isa Danieli. Come si vede anche dal titolo di questo spettacolo, ha un po’ la fissa del Risorgimento, dell’Italia… insomma, dell’oggettistica vintage...

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