venerdì 24 ottobre 2014

A proposito della pubblicazione della lettera  all’Italia dellaUe
Renzi e il “Dolce Stil Novo”



Piaccia o meno, ma con il segreto si governa.  Come insegna la scienza delle regolarità metapolitiche, pur nella diversità dei regimi,  il governante  tende sempre a tenere per sé i cosiddetti  arcana imperii.  Infatti, il democraticissimo (cristiano) Barroso nella sua piccata risposta a Renzi  parla della necessità  "politica" di puntare su "un ambiente confidenziale”, soprattutto durante i negoziati.  Perciò la decisione di Renzi di pubblicare la lettera  Ue sui conti italiani è in controtendenza. Neppure Berlusconi, che pur non amava e non era amato dai tecno-burocrati di Bruxelles,  si era spinto così lontano. “Dolce Stil Novo”?  Forse.  
Piccolo inciso: non subiamo alcun fascino,  non voteremmo mai Renzi, perché di sinistra e tassatore.  Inoltre, non siamo ingenui: anche i segreti (piccoli o grandi), se rivelati al momento opportuno, possono essere utili armi politiche.  Perciò saremmo davanti a una scelta non strategica ma tattica.  Ma anche se fosse così,  non si può negare,  che almeno lo stile di Renzi  è assolutamente diverso da quello dei suoi predecessori (a destra come a sinistra).  
Anche se non riteniamo sia solo questione di stile ( o comunque non del tutto). Si critica, per alcuni giustamente,  quella che viene chiamata la politica renziana degli annunci. In realtà, sugli ottanta euro non ha funzionato (per ora)  la ricetta parakeynesiana. Insomma, il cavallo non ha bevuto. Però i soldi sono puntualmente arrivati. Perciò  non si è trattato  di un puro e semplice annuncio.  Sul resto, vedremo.  Certo, una politica sbilanciata sulla domanda - a nostro avviso errata  -  implicherà nuove  tasse.  Problemi di coloro che hanno votato l’ex Sindaco di Firenze.
Comunque sia, non cambiamo idea.  Renzi, per dirla con Lasswell  (*),  è opportunista, lottatore, fantasioso, giocatore e  riformista.  Insomma, un  bellissimo esemplare di  animale politico… Da studiare, ovviamente.
Carlo Gambescia

(*)
http://carlogambesciametapolitics2puntozero.blogspot.it/2014/03/matteo-renzi-secondo-harold-chiunque.html      

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