mercoledì 10 giugno 2009

Incontri su YouTube 
Reds


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Ieri sera, nel tentativo di combattere certa malinconia post-elettorale, ci siamo imbattuti su YouTube in questo bellissimo frammento di Reds ( http://www.youtube.com/watch?v=c13q2wYZr_0 ).
Un film del 1981 sull’ultimo periodo della vita di John Reed (1887-1920), giornalista americano, comunista, autore di un epico resoconto della Rivoluzione d’Ottobre: I dieci giorni che sconvolsero il mondo (1919). Ma non è del libro che desideriamo qui parlare, bensì della potenza di questo frammento, che in poche battute, e grazie al travolgente sottofondo musicale di un’Internazionale cantata nella lingua di Lenin, si avvicina a cogliere il senso profondo di quelle giornate. Si avvicina...
Il frammento, ci restituisce, per dirla con Claudia Salaris, l’idea della “festa della rivoluzione”. Dipinta dal regista ( l’attore Warren Beatty) come un specie di allegra ricreazione scolastica, ma che avviene nel Palazzo d’Inverno, dove si applaude, si ride, ci si guarda intorno, si crede e si spera, chiedendosi con gli occhi: mica torneranno i professori?

Ma no. Tranquilli. I professori si guarderanno bene dall’interromperla (almeno per i successivi ottant'anni). Perché o già lontani o pacificamente convertiti dagli infuocati ma convincenti discorsi di Lenin e Trotsky... E pedagogicamente pronti a sostituire la bombetta borghese con il proletario berretto a visiera rigida del rivoluzionario-tipo, a cominciare da quello usato da Lenin. Inchinandosi così alla Superiore Logica del Progresso (con le iniziali maiuscole...) . Per poi marciare tutti insieme cantando nelle strade innevate, al lume ipnotico delle torce. Efficacissime, dal punto di vista della sociologia visuale, le immagini del corteo rivoluzionario che costringe un tram pieno zeppo di borghesi, impauriti e naturalmente in bombetta, ad arrestarsi, per far passare in religioso silenzio la Storia (sempre con la esse maiuscola…).
E sullo sfondo l’ amore tra John Reed ( un bellissimo Warren Beatty ) e Louise Bryant ( una dolce e devota Diane Keaton), equamente distribuito tra marce, studio e camera da letto. Ma sobriamente, senza scadere nell’ erotomania alla Bertolucci… Un amore romantico fatto di tenerezze, palle di neve, scherzi sotto l'Albero Natale…
Dunque festa, epicità e amore, tutto molto bello e vero, eppure manca qualcosa...



Carlo Gambescia

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