lunedì 23 ottobre 2006

(Meta)politics comics
Follini  su Marte? 
Quasi, quasi...


"(Meta)politics comics" è un nuova rubrica. Non avrà periodicità regolare come le altre, 
perché legata alla voglia di sorridere di chi scrive. Che spesso difetta, 
visto come vanno le cose in Italia e altrove ... (C.G.)






E se invece dei fascisti inviassimo su Marte i democristiani. Mica male come idea. Potremmo liberarci per sempre di gente come Buttiglione, Casini, e soprattutto Fellini, pardon Follini, che in fondo è uomo di cinema come il regista riminese… Magari meno famoso, ma sicuramente più istrionico del Federico gloria nazionale.

Come dimenticare le sceneggiate con Berlusconi. Le cenette, i giuramenti, ma anche le liti furibonde e la corte spietata del Cavaliere: “ E levate ‘a cammesella”, gli faceva il Berlusca, con l’occhio infoiato. E Follini ritroso: “Gnornò, gnornò!…”. E via così per ore… Una specie di maratona del sesso politico a base di nomine, favori, promesse e impicci vari di sottogoverno. Con Mastella che si ingelosiva (quando frequentava via del Plebiscito), Buttiglione, che al posto di Follini, si sarebbe levato pure lo slipppino. E infine Casini, nel suo enigmatico isolamento alla Greta Garbo, che gli imponeva di non mostrare al Cavaliere neppure una caviglia.
Così andavano le cose quando il centrodestra governava ( o credeva di governare). Ora che è all’opposizione niente più spogliarelli. Follini si è fatto tutto d’un pezzo. Se ne è andato. E per il momento (così dice) vuole restare al Centro. Tra i senza partito del Senato. Gente come Hulk De Gregorio, il gaucho Pallaro, Tex Cossiga. Ma fino a quando? Il centrosinistra ha fame di voti. E quindi il tiremmolla potrebbe ricominciare. Ma questa volta toccherebbe a Prodi canticchiare il ritornello della “cammesella”. E Follini, solo soletto, potrebbe pure cedere… Visto che il partito non lo ha seguito. A parte (pare) un deputato ( Riccardo Conti) e un gruppetto di litigiosissimi dirigenti democristiani, quasi tutti armati di “molletta”, della Campania e dintorni: la madrepatria di tutte le scissioni.
Perciò Follini, sospeso fra le bande del Cardinal Ruffo e il potere nudo e crudo, potrebbe pure buttarsi prima o poi con la Margherita… E a quel punto denudarsi completamente, per rivestirsi, guarda caso, solo di foglie di quercia e margheritine di campo.
Follini dice pure che crede nell’Italia di Mezzo. E sul serio: fino al punto di scegliere questo nome per il suo nuovo movimento. Dispone pure di una rivista di cultura politica: “ Formiche”. Dove si affrontano i massimi sistemi, citando raffinatissimi pensatori italiani e stranieri. Ma ai campani che ha arruolato, Follini non può però consigliare di leggere Martha Nussbaum, criptica filosofa che discetta di “fragilità del bene”. I vari Don Ciccillo non vogliono chiacchiere ma assessorati e ministeri. E tanti fondi per fare un’Irpinia più grande e più bella che pria… Come farà? Boh… Prodi non sembra uno di manica larga con la moglie, figuriamoci con gli alleati o presunti tali. Per giunta Follini sostiene che l’Udc abbaia ma non morde. E che lui se ne sarebbe andato perché vuole fare opposizione vera. Vedremo.
Diciamo però, che per ora, se Prodi dimostrasse di non fidarsi del nuovo (quasi) venuto, in mezzo all’Italia o in mezzo alla strada finirebbe Follini.
Ad abbaiare alla Luna. Certo, non sarebbe su Marte, ma neppure a Montecitorio.


Carlo Gambescia

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