sabato 27 settembre 2014

iPhone Day in  Italia, tra  file e attese
 C’è coda e coda…


Le solite anime moraleggianti, di regola della sinistra e della destra estreme,  ironizzano   sulle code  davanti ai negozi per acquistare  iPhone 6… Si fanno anche “gesti goliardici”, in attesa di tirare fuori manganello, olio di ricino e confino -  non date retta -  sempre a portata di mano…   
Il punto  è  semplice:  tutti questi signori (si fa per dire) odiano il mercato, la libertà economica e, cosa  fondamentale,  la libertà di scelta.  Perché pretendono di sapere a menadito ciò che sia bene  per ogni individuo.  Insomma, sono quelli  del solidarismo  per legge e dello stato come braccio armato  del bontà umana… La “loro” s’intende.
Eppure in Unione Sovietica, paradiso dei comunisti,  dove il  mercato non c’era, le file si facevano lo stesso. Per mangiare però.  E non per comprare liberamente  un gadget tecnologico. Anche  nell’Italia fascista, da alcuni addirittura rimpianta,  ci si metteva in coda,  ma in divisa:  per andare a combattere in Africa, Spagna e in seguito, dovunque ordinasse Hitler. Per morire o tornare privi di gambe.
Si dirà,  sono argomenti vecchi…  Certo, come il  desiderio di libertà  insito in ogni uomo. Che si concreta nel diritto di  fare le proprie scelte, grandi  o  piccole che siano.  
Anche se fatica sprecata, qualcuno  tenti di  spiegarlo  a comunisti e fascisti.

Carlo Gambescia   

6 commenti:

  1. Sono fra essi. Il fatto è che non si contesta "la libertà di scelta", ma come questa libertà è utilizzata.
    Secondo me è segno di salute intellettuale che appaia triste, avvilente e ridicolo che tante persone sacrifichino giornate intere in fila non per procurarsi l'iphone, ma per essere i primi ad avere l'ultimo modello di iphone. Un primato evidentemente stupido e abietto. Stupido, perchè molto effimero: basta attendere il tempo da loro sprecato in altre attività più divertenti se non più utili per avere, esattamente come loro, lo stesso aggeggio. Abietto, perchè denota una mentalità competitiva applicata non ad essere migliore come persona, ma migliore come consumatore e possidente. Perchè vedi, se avere l'iphone 6 anzichè il 5 comportasse un reale progresso per sè potrebbe anche aver senso, ma non è così. Ripeto, non critico che questa gente possa fare la coda (la facciano pure), trovo solo molto triste che lo facciano. Non pretendo che la gente sia cooperativa anzichè competitiva, che la gente ami il prossimo anzichè cercare di farsi invidiare da lui; però, che io trovi triste che ci sia tutta questa gente stupida e abietta è altrettanto un diritto.

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  2. Grazie Biz. Come la libertà viene utilizzata, inserisce un elemento di giudizio. Il che però ci può stare: ognuno è libero di pensarla come crede. Il punto è, come nel caso di comunisti e fascisti (perché di costoro si parla nel post) di non giungere mai al punto di rinchiudere chiunque la pensi in modo "diverso", nei manicomi e nelle carceri o peggio nei campi di concentramento e sterminio. Tutto qui. Ciao!

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    1. no certo; sono però spesso un po' iperboli della comunicazione di massa, anche se parlare di stermini e campi di concentramento è comunque pericoloso. Ma mi sono sentito coinvolto perchè poi, gratta gratta, e in me finisco sempre per trovare il comunista :-)
      ciao

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  3. giusto, ma una manganellata ogni tanto… ;)

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