mercoledì 9 dicembre 2009

Incontri su YouTube 

 Fausto Leali e il “neorealismo musicale rosa”


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Di Fausto Leali pochi ricordano La Bandiera di sole. Il testo è di Vito Pallavicini, importante paroliere italiano (autore di Azzurro, ad esempio). La musica invece di Fausto Leali. La canzone, presentata al Festival di San Remo del 1973, fu un clamoroso insuccesso, soprattutto di pubblico. Così viene ricordata sul sito ufficiale di Leali:
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" 1973. Che sfortuna, le canzoni di Fausto vengono apprezzate dalla commissione di Sanremo Ma molto meno dal grosso pubblico, il brano era La Bandiera di sole trattava l’argomento utopico della pace nel mondo, non era il Festival adatto!!!!! ".

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Ora è possibile riascoltarla su YouTube: http://www.youtube.com/watch?v=_mat_8VTWOA .
Quel che colpisce è lo spiacevole contrasto tra l’arrangiamento in stile marcia militare, dunque marziale, e il testo pacifista e "giovanilista", ma di maniera ( "giovani armati solo di chitarre, ansiosi di morire in blue-jeans..."). Addirittura odiosa la voce fuori campo, che evoca non sentimenti di pace ma tetre atmosfere belliciste e americanorfe alla John Wayne. Sempre godibile, nonostante tutto, la voce di Leali.

In un commento al video (Marjum3) si accenna ai gusti musicali dello scoutismo ("Questa canzone l'ho cantata un sacco di volte attorno ad un fuoco nei campi con il mio gruppo scout"). Spunto che meriterebbe un approfondimento...
La Bandiera di sole resta interessante come testimonianza di una specie di neorealismo (musicale) rosa. Ma negli anni Settanta non gradito al pubblico, a differenza di quello cinematografico anni Cinquanta. Un "poppetto" in fondo inoffensivo, che in tempi di universalismo politico a buon mercato come i nostri, forse potrebbe avere successo. O no?


Comunque sia, chi voglia “rifarsi la bocca” e gustare un Fausto Leali al meglio, e soprattutto nel suo elemento, clicchi qui: http://www.youtube.com/watch?v=Yf-qG62Z474  .
Buon ascolto a tutti!

Carlo Gambescia
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