giovedì 31 dicembre 2009

Ma Obama ha mai letto 
una sola pagina di Carl Schmitt o di Sun Tzu?




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E così sembra che Obama voglia lanciare le sue bombe sullo Yemen… Per distruggere le basi di Al Qaeda…
Finirà con il solito buco nell’acqua. E in un senso preciso. Ci spieghiamo subito.
Gli americani pare non abbiano capito che siamo di fronte a una “guerra asimmetrica”. E per due ragioni
In primo luogo, gli Usa, ma anche l'intero Occidente, non hanno davanti un nemico in grado di qualificarsi come contro-stato, con un suo territorio e un suo popolo. Per dirla in sociologhese: gli Stati Uniti non hanno di fronte un movimento sociale (partigiano) che punti a trasformarsi, una volta sconfitto il nemico, in istituzione (stato-nazione), come nelle guerre di liberazione nazionale del secolo scorso. Di conseguenza gli Stati Uniti non dispongono di obiettivi precisi, da poter colpire militarmente in senso classico. Al Qaeda, infatti, è una specie di fantasma. E, al massimo, può rappresentare una comunità islamica sparsa per il mondo. E perciò, ripetiamo, resta un'entità inattingibile, secondo una normale strategia militare.
In secondo luogo, l’enorme squilibrio di potenza tra gli Usa e Al Qaeda, si traduce nell’impossibilità per il movimento terroristico di vincere, ma anche nell’impossibilità di perdere. Perché, dal momento che Al Qaeda è destinato a restare un “movimento” sociologicamente fantasmatico (né popolo, né territorio, dotato però di un prolungamento militare ma ai limiti della percettibilità-contabilità bellica...) sarà sempre più difficile, se non impossibile, dare un nome, una volta per tutte, a vincitori e vinti.
Naturalmente, non diciamo nulla nuovo. Al presidente Obama e ai suoi consiglieri, raffinati prodotti delle celebratissime università americane, sarebbe bastato leggere, a suo tempo, qualche pagina della Teoria del partigiano di Carl Schmitt, per capire subito che contro il fantasmatico “nemico islamico” i missili e non bastano, neppure atomici. Ma serve la diplomazia: un'accurata politica di saggi contatti ed eventuali accordi separati con i diversi stati islamici esistenti, in nome del classico divide et impera. Ma gli americani, nonstante le chiacchiere dei neocon, non assomigliano affatto agli antichi Romani... Ma questa è un'altra storia.
Altrimenti si rischia di “sparare a casaccio” e di ritrovarsi sempre più “infognati” in una guerra infinita, senza vincitori né vinti. Dove però il nemico, per dirla con Sun Tzu, l’ ”odiata” Al Qaeda “ si assottiglierà più del sottile, fino a rendersi priva di forma”. Diventando così, a differenza di Obama e degli Stati Uniti, un'entità "gassosa" capace di arbitrare non solo il proprio destino, ma purtroppo, anche quello dell' incolpevole popolazione civile mondiale, e quindi non solo dell'Occidente.



Carlo Gambescia

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