lunedì 3 luglio 2023

Fratelli d’Italia, gente ignorante e pericolosa

 


Il MAXXI venne ufficialmente inaugurato il 28 maggio 2010 con le mostre di Luigi Moretti (tra l'altro fascista e non per caso), Dal Razionalismo all’informale; Gino De Dominicis, L’immortale;  Kutluğ Ataman, Mesopotamian Dramaturgies e infine Spazio. Dalle collezioni di arte e architettura del MAXXI.

Parliamo di una piattaforma culturale di altissimo livello per un museo di architettura, il primo di questo tipo in Italia. All’epoca ne parlarono i giornali di mezzo mondo. E fino al dicembre 2022, sotto la direzione di Giovanna Melandri, piaccia o meno, ha dato grandi prove di una qualità culturale non seconda ad altri musei similari all'estero. Diciamo pure di intelligente ecumenicità. Si chiama anche intelligenza della cultura.

Ora, dopo la  conversazione tra Sgarbi e Morgan  da   scapoli sporcaccioni  frequentatori  del  bar sport,  che non merita alcun commento,  Alessandro Giuli,  che ricordiamo come compito studioso di Julius Evola, dovrebbe dimettersi.  Che, detto  per inciso, se fosse caduto su Evola  avremmo capito e  perdonato.  E con lui, altro pozzo di scienza  il  ministro Sangiuliano che lo ha nominato. Altro che intelligenza della cultura:  da Moretti a Sgarbi e Morgan…

Ovviamente non si dimetteranno. Il che in fondo è un bene. Perché, solo in questo modo, continuando a danneggiare l’immagine dell’Italia all’estero, immagine alla quale dicono invece di tenere, Sangiuliano e accoliti potranno dimostrare la pochezza intellettuale di una destra, che rischia veramente, questa volta, di toccare il fondo. 

Ma non è tutto.  Questa destra “culturale” di Fratelli d’Italia, campione di originalità (si fa per dire)  ne ha combinata un'altra. Tra l'altro la cosa ci era sfuggita. Abbiamo  fatto la scoperta in occasione di Fenix,  la festa dei giovani di Fratelli d'Italia.  Il  suo movimento giovanile  ha ripreso il  nome di “Gioventù Nazionale” che riporta addirittura la storia  ai tempi del   Movimento Sociale Italiano di Michelini. Quindi  ben prima del Fronte della Gioventù, altra organizzazione giovanile  missina.  

Gli appartenenti   alla "Gioventù  nazionale” di allora, che si qualificavano come "volontari",   erano  energumeni, tutti giovanissimi,  in divisa cachi,  che negli anni Cinquanta-Sessanta presenziavano come servizio d’ordine alle manifestazioni del Movimento Sociale, in particolare ai comizi. Ragazzi, tra un colpo al sacco e un giro di corda, tutti  dediti alla lettura di Montesquieu e Tocqueville.

Ripetiamo, questa è gente ignorante e pericolosa.

Carlo Gambescia

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