Il MAXXI venne ufficialmente inaugurato il 28 maggio 2010 con le mostre di Luigi Moretti (tra l'altro fascista e non per caso), Dal Razionalismo all’informale; Gino De Dominicis, L’immortale; Kutluğ Ataman, Mesopotamian Dramaturgies e infine Spazio. Dalle collezioni di arte e architettura del MAXXI.
Parliamo di una piattaforma culturale di altissimo livello per un museo di architettura, il primo di questo tipo in Italia. All’epoca ne parlarono i giornali di mezzo mondo. E fino al dicembre 2022, sotto la direzione di Giovanna Melandri, piaccia o meno, ha dato grandi prove di una qualità culturale non seconda ad altri musei similari all'estero. Diciamo pure di intelligente ecumenicità. Si chiama anche intelligenza della cultura.
Ora, dopo la conversazione tra Sgarbi e Morgan da scapoli sporcaccioni frequentatori del bar sport, che non merita alcun commento, Alessandro Giuli, che ricordiamo come compito studioso di Julius Evola, dovrebbe dimettersi. Che, detto per inciso, se fosse caduto su Evola avremmo capito e perdonato. E con lui, altro pozzo di scienza il ministro Sangiuliano che lo ha nominato. Altro che intelligenza della cultura: da Moretti a Sgarbi e Morgan…
Ovviamente non si dimetteranno. Il che in fondo è un bene. Perché, solo in questo modo, continuando a danneggiare l’immagine dell’Italia all’estero, immagine alla quale dicono invece di tenere, Sangiuliano e accoliti potranno dimostrare la pochezza intellettuale di una destra, che rischia veramente, questa volta, di toccare il fondo.
Ma non è tutto. Questa destra “culturale” di Fratelli d’Italia, campione di originalità (si fa per dire) ne ha combinata un'altra. Tra l'altro la cosa ci era sfuggita. Abbiamo fatto la scoperta in occasione di Fenix, la festa dei giovani di Fratelli d'Italia. Il suo movimento giovanile ha ripreso il nome di “Gioventù Nazionale” che riporta addirittura la storia ai tempi del Movimento Sociale Italiano di Michelini. Quindi ben prima del Fronte della Gioventù, altra organizzazione giovanile missina.
Gli appartenenti alla "Gioventù nazionale” di allora, che si qualificavano come "volontari", erano energumeni, tutti giovanissimi, in divisa cachi, che negli anni Cinquanta-Sessanta presenziavano come servizio d’ordine alle manifestazioni del Movimento Sociale, in particolare ai comizi. Ragazzi, tra un colpo al sacco e un giro di corda, tutti dediti alla lettura di Montesquieu e Tocqueville.
Ripetiamo, questa è gente ignorante e pericolosa.
Carlo Gambescia
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