giovedì 6 luglio 2023

Daniela Santanchè, mussoliniana e cattiva imprenditrice

 


Qual è la definzione di  imprenditore? I manuali ci dicono che è colui che istituisce e/o gestisce un’attività economica organizzata al fine di produrre o scambiare beni e servizi destinati al mercato. Un gran lavoro a tempio pieno, soprattutto quando si vuole sfondare.

Su Daniela Santanchè, quando si legge delle sue disavventure economiche, si scopre che più che altro è una pessima imprenditrice: soldi ne ha maneggiati tanti, ma non ne ha azzeccata una (*). Certo, per “Visibilia”, solo di nome, è indagata per bancarotta e falso in bilancio, ed è giusto che la giustizia faccia il suo corso.

Dal momento che è Ministro, la Santanchè, si dovrebbe dimettere, perché indagata. Ovviamente – neppure è incominciata – già si grida alla persecuzione giudiziaria. Va detto che i giudici con la destra, non sono mai stati teneri. Però va pure detto che la destra non ha mai fatto nulla per allontanare i sospetti. Berlusconi e Fini per primi. Ma il punto vero non è questo.

Un autentico imprenditore dovrebbe sempre tenersi alla larga dalla politica. In Italia però, se non si hanno conoscenze politiche, non si va lontano. Il caso Berlusconi resta eclatante. Le ragioni della sua discesa in politica, per i nemici furono dovute allo stato fallimentare della sue televisioni, per gli amici al suo amore per l’Italia. Probabilmente la verità sta nel mezzo. C’è però un problema di tempi. Anzi di tempistica

A differenza di Berlusconi, la Santanchè, sebbene figlia di un piccolo imprenditore, in realtà proviene dalla politica. Fin dagli anni Novanta ha sempre gravitato a destra (An e dintorni). Inoltre la sua ideologia politica, ben lontana da quella liberale, è tutta condensata in ciò che dichiarò nel 2017 all’ “Aria che tira”: “… Io sul comodino ho una bellissima testa del duce in legno, che mi hanno regalato. Ce l’ho, la tengo, non me ne vergogno. Ma non è che con questo inneggio al fascismo”.

Si noti la sfumatura: non è fascista però e mussoliniana. Molti fascisti si definiscono tuttora proprio così: mussoliniani, identificando il fascismo con la figura di Mussolini. Sono cose che gli storici conoscono. La Santanchè gioca sull’ignoranza storica dell’italiano medio. O forse, ma la cosa è difficile da credere visto che ha studi di scienze politiche, anche lei è un’italiana media.

È ovvio che un personaggio del genere non sia amato dalla sinistra. Cosa che la Santanchè ha sempre saputo. Anzi se ne è sempre fatta vanto. Benzina sul fuoco.

Ora, visto che l’attività imprenditoriale si è sviluppata in parallelo con quella politica nel campo pubblicitario-editoriale (terreno politicamente minato),  il buon senso avrebbe dovuto consigliare di optare per una delle due attività: o imprenditoriale o politica. Ma così, evidentemente, non è stato. 

Comunque sia, ora, da cattiva imprenditrice – se disonesta ancora non sappiamo – ne raccoglie i frutti.

Carlo Gambescia

(*) Qui: https://www.corriere.it/politica/23_giugno_29/caso-santanche-che-cosa-ha-fatto-quali-sono-accuse-contro-ministra-788de508-1642-11ee-8359-e19741a1a8b1.shtml .

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