venerdì 1 giugno 2018

In Italia è nato una specie di  governo Trump-Kim Jong-un. E tutti si adeguano...
Quanto durerà l’alleanza giallo-verde?




Così  l’Ansa.

«"C'è grande entusiasmo e determinazione. Lavoreremo per ridare fiducia all'Italia. Questo è un grande paese che ha bisogno di ritrovare fiducia". Lo ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte parlando con i cronisti mentre si recava a piedi dal Senato alla sua abitazione. - Conte ha deciso di recarsi dal Senato alla vicina pizzeria sotto casa a piedi e non in taxi, che gli uffici del Senato avevano chiamato per lui. Il presidente del Consiglio ha attraversato piazza Navona e ha imboccato via del Governo Vecchio, strada tipica della movida serale del centro. E qui è stato riconosciuto da diverse persone che gli anno[sic!] fatto gli auguri.
Il premier Giuseppe Conte è andato a cena in una pizzeria vicino casa, accolto da saluti e incoraggiamenti della gente per strada. Un passante gli ha urlato ironicamente "Viva Cottarelli". Festeggiamenti anche all'interno della pizzeria dove Conte si è fatto una foto con lo staff del locale. Poi ha ordinato un piatto di straccetti di manzo con la rucola. »


Diciamo che la prima agenzia di stampa italiana ha adottato lo stesso stile comunicativo dei mass media  russi nei riguardi di Putin. Cominciamo bene.
Anche se a dire il vero,   gli italiani non sembrano  aver  capito che,  per fare un esempio  chiaro per tutti,  è nato una specie di governo tra  Trump e  Kim Jong-un: un puzzolente miscuglio di protezionismo, populismo, statalismo e  bombe atomiche dell'uscita dall'Euro.  Sicché, tra i due giganti,  il professor  Conte, "il Premier",  politicamente conta  quanto il Presidente della Corea del Sud, di cui nessuno ricorda il nome.
Si ignora  pure  l’ultimo record italiano  in Europa.  Quale?  Quello di avere i populisti al governo, una gioia da condividere con la Polonia antisemita  e l' Ungheria razzista. Ad maiora.  Quanto al protezionismo di Trump, al quale si ispirerebbe Salvini,  andrebbe spiegato che gli Stati Uniti sono un paese ricchissimo di risorse,  grande trenta volte l’Italia.   
Ministri, salvo il dottor Stranamore-Savona e quei due mattacchioni di Salvini e Di Maio,  non meritano   alcun commento: nullità. Seconde, se non terze file, tra i "tecnici" e non pochi  neofiti tra i "politici".
Savona fa pensare a Camilleri. Uno scrittore  che il successo lo ha raggiunto da vecchio.  Con una differenza:  Montalbano  è meno pericoloso della Nuova Lira. Inoltre, mettere Salvini al Ministero dell’Interno è come mettervi  il "Grande Mago"  del KKK.  O, se si prefersce, il più classico  Dracula alla presidenza dell’Avis.  Mentre,  Di Maio a Lavoro e Sviluppo  è come nominare direttore di    una casa editrice un  analfabeta.
Come governeranno? Quale sarà il modello? Per i Cinque Stelle, Roma, dove la "Sindaca", invece di riparare le strade, stipula contratti con la Coldiretti  per far pascolare le pecore nel parchi e così risparmiare sul servizio giardini. Che genio.   
Per  La Lega,  il modello Veneto?  Il modello Lombardia?  Mah… Un conto è governare  regioni ricche, popolate di gente laboriosa,  dignitosa,  che non protende mai la mano,  un altro un’Italia di lazzaroni, piagnoni, furbastri e assistiti vita natural durante.   
Quanto durerà il governo giallo-verde?  Difficile dire.
Si potrebbe determinare un equilibrio conflittuale, anche lungo, un anno, due, forse tre,   in stile palude: non si  fa nulla,  imputando la colpa  -  tutti insieme -  al  capro-espiatorio UE.  I due partner  potrebbero però anche rompere subito, diciamo sei mesi,  un anno:  incolpandosi  a vicenda, ma unitamente contro l'Europa, anzi, alzando il tiro contro Euro ed EU. Chiamalo, se vuoi alibi politico.   Altra palude, nel frattempo.
Infine, potrebbero andare d’accordo. Introdurre  tutte le riforme annunciate,  impoverire  l’Italia,   uscire dall’Europa  e distruggere l’economia.  Quindi alla palude potrebbe sostituirsi un’Italia all’Amatriciana. Rasa al suolo. Si spera però con un Sindaco differente.
Qualcuno  si chiederà: ma l’opposizione? Non c’è. E in vacanza?  Magari.  
Berlusconi, Fornero o  non Fornero, crediamo  abbia capito che non ha  più l’età: dategli la pastina combattenti.  Il Pd e i fuoriusciti   sono  nel caos,  nessuno vuole allearsi con nessuno, sembra l'Albania dopo Hoxha. Infine, la Meloni ha scritto  al “Foglio” che vuole la Repubblica Presidenziale. Reazione? Silenzio assordante. Come per una dichiarazione di Pippo Baudo sul Giro d'Italia...  La Meloni poteva provare a dire che voleva la Champions,  forse avrebbe ottenuto un poco più di attenzione... (ci si augura che l’ultima erede di Almirante e Fini  non prenda sul serio  quando abbiamo appena detto,  qualcuno glielo spieghi).
Si dirà,  Gambescia oggi scherza…  Fin troppo,  scherza.  Diciamo che abbiamo pianto, e a dirotto,  fino a dieci minuti  fa…   La situazione è grave.  
Non ci si dica però, con il solito Flaiano, che in Italia le situazioni politiche sono  gravi ma non serie… Quando lui scriveva questa cosa, il  fascismo era morto e sepolto, e  gente,  come Grillo, Casaleggio (famiglia), Di Maio e Salvini, era ancora di là da venire.   C’era però la Democrazia Cristiana.  I padri nobili  di Mattarella.   E si sa, come capita per le biblioteche  di famiglia: i padri comprano, le madri donano, i figli vendono, anzi svendono...

     Carlo  Gambescia