Probabilmente, dal punto di vista della lotta politica, senza Giambruno la Meloni sarà più forte. Dando il benservito al classico marito macho di destra ( si ricordi il precedente della Mussolini: del consorte coinvolto in un giro di escort minorenni), la Meloni sul fronte della moralità, che fu la Waterloo di Berlusconi, non sarà attaccabile. Il che potrebbe rafforzarla.
Inutile meravigliarsi del fatto che Giambruno sia stato “licenziato”, per così dire, sui Social. Oggi la politica, soprattutto quella gridata e qualunquista , si fa sui social. All’inizio ultima spiaggia dei “falliti”, ora testa di ponte della politica dei “riusciti”, in particolare i politici, di governo e non.
L’errore sui social fu di tipo strategico. Si doveva puntare, fin dall’inizio, su un filtro culturale a livello di pubblica opinione. Cioè doveva valere in contrario: non i giornali che inseguono i social ma i social ristretti a retroguardia non affidabile dell’informazione, ignorati dalla stampa (o dai media) a grande tiratura. Così non è stato. Il che spiega il licenziamento social di Giambruno. Una separazione via Instagram…
Ovviamente, ogni politico usa gli stilemi della sua cultura. Giorgia Meloni, parla di rocce e gocce in puro stile sezione missina di Colle Oppio. Oltre quello non può andare.
Quanto alla vicenda umana, il terapeuta della coppia e della famiglia parlerebbe subito di modello familiare (pattern): anche la madre della Meloni si divise dal marito, probabilmente per altre ragioni o per le stesse (non si sa). Il punto è che quello della separazione rappresenta il modello socializzato di tipo relazionale-familiare delle Meloni. Crediamo quindi che anche la sorella sia rischio.
Quanto a Giambruno da quello che si è letto vanno evidenziate due cose.
La
prima, il suo comportamento è da manuale. Pensiamo al modello culturale
del macho di destra, predatore, che si autogratifica, spargendo il suo seme qui e là. Per inciso, un mio vecchio amico, scomparso molti
anni fa, che conosceva bene i suoi polli, parlava al riguardo, ironicamente, di due
destre: una “destra pipparola”, e una “destra sc...trice”. A quale
destra appartiene Giambruno? Decida il lettore...
La seconda cosa, rimanda all’uso politico, o comunque con ricaduta politica, delle intercettazioni di questioni private del signor Giambruno.
Si dirà, e a ragione, che il caso di Giambruno, come sembra colpevole di molestie sessuali, anche pesanti, oltre all’ufficio del personale, che infatti lo ha già sospeso, probabilmente rischia di finire anche in procura. E che quindi Striscia avrebbe comunque fatto bene a denunciare la cosa. Un atto di civiltà giuridica e civile e di grande libertà giornalistica del paladino Antonio Ricci.
Bah… Pensierino del mattino: dietro Striscia c’è Mediaset, e dietro Mediaset c’è la famiglia Berlusconi che sembra non amare molto Giorgia Meloni. E dal momento che in quell’ambito mediatico non si muove foglia, eccetera, eccetera… Ma anche qui decida il lettore, dal momento che non desideriamo infilarci nel tunnel della dietrologia.
Concludendo, Giorgia Meloni, come ieri scriveva l’amico Carlo Pompei, acuto giornalista, ora non può che attaccarsi ancora di più a dio e patria, visto che la famiglia… Perciò, poveri noi.
Carlo Gambescia
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