lunedì 7 agosto 2023

Algoritmo. I vergognosi del mercato e gli statalisti a tutto campo

 


Il ministro Urso, politicamente parlando,  è un personaggio da operetta statalista. Ma non sono migliori di lui gli imprenditori che si nascondono dietro l’algoritmo.

Urso vuole cancellare l’algoritmo. Più di trent’anni fa, quando era giornalista all’ “Italia settimanale”, diretta da Veneziani, scriveva cose stataliste. Nulla è cambiato. Qualcosa forse sì: Urso e passato da Gianfranco Fini a Giorgia Meloni. Per contro, ribadiamo, dal punto di vista della teoria politico-economica, Urso continua a ragionare come al tempo dei Guf .

Si illude, che eliminando l’algoritmo che determina i prezzi, si elimini anche la legge della domanda e dell’offerta. La ricetta è vecchia: si chiama calmiere o prezzo politico.  Come scriveva Manzoni a proposito del prezzo politico del pane nella Milano di Renzo Tramaglino, ci si illude  alla stregua di quelle donne che credono di poter tornare giovani manipolando il certificato di nascita.

La legge della domanda e dell’offerta viene prima dell’algoritmo. Con i prezzi politici pane e biglietti aerei spariscono. Sicché l’algoritmo non è altro che la foglia di fico dietro la quale si nascondono imprenditori paurosi di essere tali, che si appellano alla scienza come nel medioevo ci si appellava alla volontà di dio.

Quando la domanda aumenta i prezzi salgono, ma se salgono troppo, la domanda diminuisce, e i prezzi di conseguenza scendono. È così. Però si ha vergogna a dirlo, allora ci si nasconde dietro la scienza, o meglio dietro la natura impersonale della scienza: “Sono i numeri a dirlo non Adam Smith”. Questo il ragionamento dell’imprenditore cacasotto (aripardon).

Finché, arriva, il ministro statalista, ammiratore della politica economica fascista, che forse mangiata la foglia, oppure no, introduce il calmiere. Oggi si chiama “tetto”, altro imbroglio lessicale, e così via.

In estrema sintesi la battaglia algoritmica sui biglietti aerei è tra dei cacasotto ( di nuovo pardon), cioè le imprese del settore, e uno statalista dell’età della pietra che odia l’economia di mercato.

Italia, anno di grazia 2023. E chi ne gode? L’individualista assistito. Quello degli “aeroporti in rivolta al Tg1”, Quello “dello Stato dov’è?”. Quello del “bonus vacanze”…

Come avrebbe detto mio nonno: “ E chi li ammazza questi!”. Giusto, soprattutto con ministri come Urso e imprenditori che giocano a nascondino.

Tranquilli, la festa continua.

Carlo Gambescia

Nessun commento: